Fabrizio Frizzi raccontò il suo malore in diretta, a causa di un’ischemia cerebrale, avvenuto nell’ottobre 2017, durante le riprese del programma L’Eredità. in un’intervista rilasciata al Corriere poche settimane prima della sua morte. “Sono precipitato in un abisso, ma per fortuna ero in uno studio tv! Gli autori, sempre molto attenti a monitorare la macchina in ogni dettaglio, si sono accorti prima di me di quello che mi stava succedendo. Se mi fosse capitato in altro momento non so come sarebbe finita“.
In quella stessa intervista al Corriere della Sera, Frizzi escludeva la possibilità del malore come conseguenza dei ritmi di lavoro, ma ammetteva che questi segnali dovevano essere presi in considerazione: “L’età avanza e occorre stare attenti ai sintomi, sono segnali importanti che ti invia il corpo, vanno raccolti e io, evidentemente, non sono stato attento“. Frizzi, dopo un periodo di riposo in cui è stato sostituito alla conduzione del programma da Carlo Conti, era tornato al lavoro: “Ora non sono guarito del tutto, ma l’aver ripreso il lavoro, una vita simil-normale, mi dà una carica di adrenalina che è una terapia aggiunta a quella medica. È come se, a ogni puntata, mi si installasse un motore iper-turbo: fino a un minuto prima della diretta-differita, posso accusare stanchezza, ma appena entro in azione tutto sparisce“. A TV Sorrisi e Canzoni Frizzi aggiunse che dopo l’ischemia ha dovuto combattere per una “situazione di salute seria” e che pur non essendo tornato a pieno regime sul set de L’Eredità tornava a registrare il programma per tre o quattro giorni alla settimana. “Mi “restaurano”, c’è tutto il tempo per farlo, e ho la protezione che mi garantisce la squadra del programma. Non mi vergogno a farmi vedere con i segni dovuti alle terapie che ho fatto, però preferisco per ora starmene un po’ protetto, perché bisogna ricominciare a esporsi quando si sta bene”
Cinque mesi dopo, a marzo 2018, Frizzi verrà ricoverato d’urgenza all’Ospedale Sant’Andrea di Roma per un’emorragia cerebrale, avvenuta sempre durante le registrazioni della trasmissione e causata dal tumore al cervello che gli era stato diagnosticato. Morirà la mattina dopo, all’età di 60 anni, lasciando la moglie Carlotta Mantovan e la figlia Stella.