La fiction La luce nella masseria, in onda oggi, domenica 7 gennaio su Rai 1, è stata girata a Matera e dintorni. La masseria della famiglia Rondinone, fulcro della storia, è situata nella suggestiva campagna nei dintorni della città, ma troviamo anche l’affascinante centro storico della Città dei Sassi, oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Attraverso lo sguardo di un bambino, racconta una favola ambientata negli anni ’60 nel Sud Italia, sullo sfondo l’introduzione della televisione in una famiglia della regione. Il film è parte delle celebrazioni per il settantesimo anniversario della Rai, il servizio televisivo nazionale pubblico italiano che ha preso vita il 3 gennaio 1954.
Immerso nel suggestivo scenario di Matera, conosciuta come “la vergogna nazionale”, La luce nella masseria dipinge un quadro dei profondi cambiamenti che caratterizzarono il Sud Italia all’inizio degli anni ’60. Ambientato un decennio dopo l’avvio dei primi programmi televisivi, il film cattura l’impatto del progresso e delle prime fabbriche, che contribuiscono allo svuotamento delle campagne e alla trasformazione irreversibile delle relazioni sociali tradizionali.
![Domenico Diele e Aurora Ruffini in una scena de La luce nella masseria.](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/la-luce-nella-masseria-1-1024x683.jpg)
La trama della fiction – scoprite qui da quante puntate è composta – evidenzia il contrasto tra la dura realtà della vita nelle campagne e l’influenza della modernità sulla vita familiare. La televisione, rappresentata dalla Rai, emerge come un elemento unificante, mantenendo viva la socialità attraverso l’esperienza condivisa della visione televisiva. Riunirsi attorno al televisore diventa un’esperienza collettiva e sociale, alimentata dalla forza aggregatrice dei programmi dell’epoca, che il film cerca di omaggiare. In un breve lasso di tempo, la televisione ha varcato le soglie delle case italiane, raggiungendo oltre 6 milioni di abbonati già nel 1965.
La direzione di Tiziana Aristarco e Riccardo Donna conferisce al film una prospettiva unica, mentre la produzione curata da Luca Barbareschi vede come protagonisti Domenico Diele, Renato Carpentieri e Aurora Ruffino, insieme al giovane Giovanni Limite, al centro della coinvolgente trama.