Lorella Cuccarini è stata la presentatrice co-co della quarta serata del Festival di Sanremo 2024, quella dei duetti e, senza alcun dubbio, la più amata dal pubblico: per affrontare il palco dell’Ariston per la quarta volta con gli outfit giusti, dunque, la showgirl ha fatto una scelta di stile ben precisa: attingere tra i modelli storici della moda tutti targati made in Itlay.
Tra le firma scelte Dolce e Gabbana, Gianfranco Ferrè, Versace e Roberto Cavalli. Nomi che non sono stati certo presi a caso. Questi, infatti, rappresentano pienamente la nuova stagione della moda italiana iniziata alla fine degli Ottanta. La stessa che ha visto una vera e propria rinascita della femminilità attraverso abiti in grado di utilizzare la tradizione sartoriale per veicolare un’interpretazione della donna più libera e spregiudicata.
Un esempio chiaro potrebbe essere l’abito firmato dalla maison Dolce e Gabbana, che la Cuccarini ha deciso d’indossare per il balletto con cui ha fatto l’ingresso al teatro Ariston. Si tratta di un modello della collezione primavera/estate 2003 costruito introno ad un bustier di raso color rosa antico. Questo elemento, in particolare, rappresenta un caposaldo della maison che, proprio dagli anni Novanta, decise di rendere abito ciò che, tradizionalmente, apparteneva al mondo dell’intimo. Per completare il suo look, poi, la Cuccarini ha deciso di aggiungere anche dei guanti in tulle nero che dovrebbero aumentare il sex appeal del look.
Al Festival di Sanremo, però, per una protagonista femminile non esiste momento più importante e critico della discesa della famosa scalinata. Una sorta di presentazione ufficiale particolarmente insidiosa, soprattutto in presenza di tacchi alti, che richiede un abito scenografico. Per questo motivo, dunque, Lorella opta per un modello ampio di Gianfranco Ferrè. Si tratta di un abito couture dei primi anni 2000 che interpreta lo smoking maschile attraverso una scollatura all’americana con revers, mentre la sottogonna è caratterizzata da una plissettatura architettonica bianca, a contrasto, che ha il compito di ricordare la camicia da completo.
Dietro questa scelta, però, c’è una motivazione ben precisa. La Cuccarini, infatti, era legata a Ferrè da un rapporto di stima ed amicizia personale. Non è certo un caso che lo stilista l’avesse già vestita per l’avventura sanremese del 1995. Per completare il look, poi, la show girl ha deciso d’indossare choker di perle vintage. Un particolare che le dona e la impreziosisce grazie ad un collo particolarmente lungo che le permette questo tipo di ornamenti così evidenti.
Ma la personale passerella della Cuccarini non è certo finita qua. Come terzo cambio, infatti, opta per un abito d’archivio firmato Gianni Versace parte della storica collezione autunno/inverno 1992. Si tratta della couture che, all’inizio, nasce come Miss S&M ma che, poi, Gianni ribattezza Bondage. Ed, effettivamente, elemento ornamentale e strutturale di questo tubino nero sono le stringe che definiscono il busto insieme agli ormai storici bottoni dorati con l’effige della Medusa. Uno stile che, all’epoca fece molto scandalo ma che evidenziava una lettura forte, autonoma e spregiudicata della nuova donna da parte dello stilista.
A chiudere la serata, come quarto look storico, arriva lo slip dress di Roberto Cavalli di raso di seta dalla linea semplice ma caratterizzato da una stampa che non lo fa passare inosservato. Il vestito, infatti, sembra proprio riprodurre una sorta di cielo stellato con pianeti e costellazioni. Un effetto ottenuto attraverso una precisa tecnica di stampa con cui è possibile indossare un quadro. La stessa che Cavalli ha deciso di utilizzare per la sua collezione 2003.