Con somma tristezza dei filologi della vecchia televisione, Mike Bongiorno non disse mai la famigerata frase, “Ahi ahi ahi, Signora Longari, mi è caduta sull’uccello“. Ed è stata la stessa protagonista, Maria Giuliana Toro, all’epoca signora Longari, a raccontare tutta la vicenda.
Campionessa del leggendario quiz televisivo Rischiattutto dal 7 maggio al 16 luglio 1970, la signora Toro ha raccontato in un’intervista al quotidiano La Verità come Bongiorno non abbia mai detto quelle parole, passate alla storia come l’ennesima gaffe del presentatore. “Guardi, io sono certa che questa esclamazione non mi è mai stata rivolta dal presentatore. Puntigliose ricerche fatte nelle Teche Rai non hanno portato ad alcun risultato. Nessuna traccia“, ha detto. Va anche sottolineato che la signora, dopo il successo di Rischiatutto, ha lavorato proprio nelle teche Rai, quindi sa di cosa parla.
E allora perché mai Bongiorno ha alimentato la leggenda? Il motivo è presto detto: non intaccare il suo personaggio. “Solo molti anni più tardi Mike riconobbe di non aver mai pronunciato quella frase – ha continuato Toro -. Mantenere il segreto gli fece comodo, perché la sua figura in Mediaset si basava sulle sue note gaffe. Penso che quella frase sia stata inventata da qualcuno che fabbricava barzellette basate su doppi sensi tra insegnante e alunna. L’alunna divenne la signora Longari“.
![Giuliana Longari davanti al simbolo di Rischiatutto](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/Giuliana-Longari-davanti-al-simbolo-di-Rischiatutto.jpg)
Oggi una frase del genere farebbe solo sorridere, com’è successo in tempi recentissimi con il caso di Vira Carbone, la conduttrice di Rai1 protagonista inconsapevole di una battuta hot durante una puntata di Buongiorno Benessere. Ma all’epoca, ci fu un piccolo caso nazionale, amplificato dal successo dello show e anche dalla fama raggiunta dalla signora Longari, vincitrice di ben 13 milioni. La quale, al culmine del successo, ormai esausta, sbagliò volontariamente la risposta per tornare a una vita ‘normale’.
Abruzzese di Popoli, Longari ha lavorato come segretaria di produzione per Dino De Laurentiis, sfiorando addirittura la partecipazione ad Amarcord di Federico Fellini, prima di iniziare la collaborazione con Rai Teche, fino al 2010, anno del pensionamento. Tutto questo, per la sua partecipazione a Rischiattutto in qualità di appassionata di storia della Repubblica Romana.
“Finii sulla copertina di Grazia, tra le donne più famose del 1970, pensi, accanto a Golda Meir. Mi avevano offerto di partecipare a Lady Italia e Lady Europa. Fellini volle conoscermi, aveva pensato di farmi fare Gradisca in Amarcord. Quando mi vide rimase deluso. Pensava fossi più prosperosa. Giulio Andreotti, che amava la storia romana, volle conoscermi. Mi donò le opere di Cicerone. Di occasioni me ne capitarono. Avrei potuto sfruttarle. Ma rifiutavo o fuggivo“, ha concluso.