Signs è uno dei film più celebri di M. Night Shyamalan. Il regista ha spiegato la battuta del bicchiere d’acqua pronunciata da Bo immediatamente prima che la bambina dichiari al padre la presenza di un mostro fuori dalla finestra della sua stanza. A detta del regista, tale battuta rispecchierebbe una sua difficoltà nella vita di tutti i giorni.
Come riportato da Slash Film, a proposito di sé stesso e della battuta pronunciata da Bo in Signs, M. Night Shyamalan ha raccontato: “La cosa che ho notato a proposito di me stesso è che non ho quasi nessuna capacità di compartimentazione. Quindi, vi faccio un esempio. Ponete il caso che io e mia moglie abbiamo avuto una conversazione al mattino. Quanto accaduto influenzerà direttamente il modo in cui sto interagendo con lei. Tutte le altre interazioni che ho avuto contribuiscono a definire il modo in cui io e lei abbiamo conversato. È una cosa davvero poco pratica, ma anche meravigliosa. Le persone che sono in grado di iper-compartimentare sembrano avere un superpotere”.
Relativamente a Signs, il regista ha proseguito: “Io sono l’opposto di come descrivo Bo nel film. Quando Bo dice in modo molto rapido: ‘Posso avere un bicchiere d’acqua? C’è un mostro fuori dalla mia stanza’, il mio obiettivo era quello di riprodurre la modalità di pensiero dei bambini. Loro pensano molto velocemente e si lanciano subito sull’idea successiva. Perché lei vuole un bicchiere d’acqua? In un film in cui tutto ha un significato, cosa vuol dire questa sua richiesta? Quindi continuate a pensarci, e questo semino si sviluppa e germoglia. Appunto, anche qui manca compartimentazione. Ogni cosa che tocchi, ogni battuta, ogni scelta che fai si diffonde nel film e influisce su tutto”.
L’ultimo film di M. Night Shyamalan (ne abbiamo parlato nella nostra recensione di Bussano alla porta) è stato distribuito nelle sale italiane poco meno di un mese fa ed è stato interpretato da Dave Bautista e Rupert Grint, già suo collaboratore in Servant.