Hitchcock diceva che la suspense è l’elemento chiave per far sì che un thriller progredisca senza perdersi in digressioni inutili. Questo effetto, di cui il Maestro del genere si è fatto assiduo portatore, ha impregnato gran parte della sua filmografia, per non dire tutta, e guardando le sue opere è servito, ai registi a lui successivi, per regalarci grandi prodotti, alcuni diventati dei veri e propri cult. È da sottolineare che spesso la tecnica della suspense risulti molto più vincente quando applicata nei thriller psicologici, in cui noi spettatori ci troviamo di fronte a intrecci assolutamente folli e complessi, tanto da catturare totalmente la nostra mente.
Sono gli stessi che, se ben costruiti, ci tengono inchiodati allo schermo con il fiato sospeso fino all’ultimo nome del titolo di coda, un po’ sospesi fra angoscia per ciò che si è visto (e di cui si è attivi partecipi) e sollievo per la storia finita. Rispolverando vecchi cult movie come Psycho fino a quelli più recenti come Don’t worry darling, abbiamo stilato una lista dei migliori thriller psicologici di cui – si può dire – il cinema è davvero pieno.
1. Il silenzio degli innocenti (1991)
Iniziamo la classifica con quello che secondo noi è il miglior thriller psicologico da vedere: Il silenzio degli innocenti. L’agente Clarice Starling viene incaricata dall’FBI per catturare Buffalo Bill (Ted Levine), un serial killer che uccide e scuoia giovani donne. La donna però per poter entrare al meglio nella mente dell’assassino e cercare di risolvere il caso, si vede costretta a chiedere aiuto ad un altro omicida psicopatico che si trova in carcere: Hannibal Lecter (Anthony Hopkins). Il film, diretto da Jonathan Demme, si basa sul romanzo omonimo di Thomas Harris e all’epoca vinse ben 5 Oscar: Miglior film, Miglior regia, Migliore sceneggiatura non originale, Miglior attrice e Miglior attore.
2. Psycho (1960)
Nella filmografia di Hitchcock Pyscho è un cult del genere thriller, nonché protagonista di molti volumi letterari di cinema. Marion (Janet Leigh) sta scappando dal fidanzato con una grossa somma di denaro in auto, quando per colpa di un temporale deve fermare il suo viaggio e sostare in un motel solitario gestito da Norman Bates (Anthony Perkins). L’uomo, ambiguo e misterioso, ha un legame morboso con la madre e nasconde segreti oscuri. La pellicola racchiude la famosa scena della doccia – impressa nell’immaginario collettivo – che Hitchcock realizzò attraverso una serie di jump cuts volti a disturbare e angosciare lo spettatore (per il cinema classico del tempo, quel particolare montaggio non era contemplato, ma il regista lo usò proprio ai fini della sua suspense).
3. La fiera delle illusioni (2021)
In questa pellicola diretta da uno dei Maestri dell’horror e del dark fantasy, Guillermo del Toro, Bradley Cooper veste i panni di un giostraio ambizioso, Stanton “Stan” Carlisle, il quale ha una grande abilità: riesce a manipolare le persone con l’uso di pochissime parole. Ma quando incontra la psicologa Lilith Ritter (Cate Blanchett), la situazione si ribalta e, mentre inizia una relazione con lei, non sa che dietro la sua personalità si cela qualcuno che può essere molto più pericoloso di lui. Il film è impiantato su una struttura corale e presenta un cast di tutto rispetto, fra cui spiccano nomi come Willem Dafoe, Rooney Mara e Ron Perlman. La fiera delle illusioni è un adattamento cinematografico tratto dal romanzo di William Lindsay, Nightmare Alley, scritto nel 1946.
4. Scappa – Get out (2017)
Una delle pellicole di maggior successo ma anche profondamente angoscianti, diretta e co-prodotta da Jordan Peele. La storia ruota attorno a Chris Washington (Daniel Kaluuya), il quale decide di andare a conoscere i genitori della sua compagna Rose Armitage (Allison Williams) e passare insieme a loro un intero weekend. Non appena fa ingresso nella loro casa, l’uomo si accorge del loro strano comportamento e lo riconduce al suo rapporto interraziale. Con il trascorrere del tempo però Chris si rende conto che i genitori di Rose nascondono macabri e inquietanti segreti, fino a quando non arriva ad una scoperta sconvolgente. Il film, a tratti satirico, si pone come una critica sul moderno liberalismo negli Stati Uniti d’America, ed è il film d’esordio di Peele. Inoltre ha ottenuto 4 candidature agli Oscar nel 2017.
5. The Lighthouse (2019)
Protagonisti di questa pellicola molto discussa sono Willem Dafoe e Robert Pattinson, rispettivamente nei panni di Thomas Wake e Thomas Howard/Ephraim Winslow. Siamo nel XIX secolo, quando Ephraim Winslow raggiunge un’isola remota del New England per lavorare un mese con Thomas Wake, il guardiano del faro. La permanenza sull’isola però diventa ben presto un’esperienza folle per Ephraim, il quale inizia ad avere strane allucinazioni a cui si susseguono irrefrenabili pulsioni, mentre alcuni demoni personali iniziano a venire a galla. Le inquadrature del film, diretto da Robert Eggers, provocano in chi fruisce una vera e propria sensazione di claustrofobia e mentre le immagini scorrono inesorabili sembra quasi di star soffocando insieme ai suoi protagonisti.
6. Il cigno nero (2010)
Nina Sayers (Natalie Portman) è una ballerina classica del New York City Ballet la cui vita cambia quando viene scelta per essere la protagonista dello spettacolo teatrale Il lago dei cigni. In questa produzione Nina deve interpretare sia il “Cigno Bianco” che la sua controparte malvagia il “Cigno nero”. Non sentendosi a suo agio nella versione oscura del personaggio, Nina inizia a sentirsi sotto pressione, vedendo poi in Lily (Mila Kunis), un’altra ballerina della compagnia, una rivale da temere. Rabbia repressa e frustrazione porteranno l’étoile ad un vero e proprio squilibrio mentale. Il film diretto da Darren Aronofsky fu il film d’apertura della 67° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, e Natalie Portman nel 2011 vinse l’Oscar come Miglior attrice protagonista.
7. L’uomo invisibile (2020)
Cecilia Kass (Elisabeth Moss) vive da anni una relazione nociva con un ricco ma violento uomo d’affari, Adrian Griffin (Oliver Jackson-Cohen). Una notte la donna decide di fuggire via, nel tentativo di liberarsi per sempre da quel rapporto malsano, ma l’uomo riesce a raggiungerla. Cecilia riesce ancora una volta a scappare dalle sue grinfie, finché due settimane più tardi Adrian non si suicida. Ma quando nella sua quotidianità iniziano a presentarsi eventi strani, la donna capisce che in realtà l’uomo non è mai andato via davvero, e inizia ad avere il sospetto che sia diventato invisibile. Diretto da Leigh Whannell, il film pone l’accento anche sulla tematica della violenza sulle donne, e di come l’ombra del loro carnefice continui a perseguitarle seppur queste credano di essersene liberate. È l’adattamento moderno dell’omonimo romanzo di H.G. Wells, nonché reboot della pellicola del 1933.
8. Animali notturni (2016)
Se pensiamo ad Amy Adams una delle prime immagini che ci vengono in mente è la gioiosa e altruista Giselle del fiabesco film Come d’incanto, perciò trasporla in un genere thriller psicologico diventa impresa ardua. Eppure questo film, diretto da Tom Ford, ci fa conoscere un personaggio ben lontano da quello a impronta disneyana, catapultandoci nella vita di una gallerista insoddisfatta, Susan Morrow (Amy Adams, per l’appunto) la quale riceve un romanzo scritto dall’ex marito Edward (Jake Gyllenhaal) il cui contenuto è dedicato a lei. Man mano che la donna ne legge la storia, le pagine portano a galla dei parallelismi metaforici con il loro passato di coppia talmente potenti da turbarla nel profondo. Per il film Tom Ford ebbe una candidatura come Miglior regista ai Golden Globe.
9. Prisoners (2013)
Pennsylvania. La famiglia Denver vive una vita tranquilla in una pacata cittadina, finché il Giorno del ringraziamento la figlia Anna di 6 anni scompare insieme alla sua amica Joy. Provato dall’accaduto il padre di Anna, Keller (Hugh Jackman), inizia la ricerca delle due bambine, fino a rapire un ragazzo del quartiere per farlo confessare, convinto che sia lui il colpevole. Parallelamente il caso è seguito dal detective Loki (Jake Gyllenhaal) che si mette sulle tracce di un altro sospettato. La pellicola è diretta da Denis Villenueve e nel 2014 ebbe una candidatura agli Oscar per la migliore fotografia.
10. Il gioco di Gerald (2017)
Jessie (Carla Gugino) e il marito Gerald (Bruce Greenwood) tentano di riaccendere il loro matrimonio trascorrendo un weekend di passione in una casa sul lago. All’improvviso però l’uomo muore a causa di un infarto e la donna si ritrova ammanettata sul letto senza sapere come liberarsi. Fra allucinazioni e visioni del marito defunto, Jessie cerca in tutti i modi di sopravvivere nella speranza di poter fuggire da quel posto. Alla regia troviamo Mike Flanagan, cineasta navigato per questo genere di pellicole e il cui successo del film era quasi scontato, vista anche la fama della serie The Haunting of Hill House, da lui diretta e scritta.
11. Gone Girl – L’amore bugiardo (2014)
Diretto da David Fincher, il film è l’adattamento del romanzo L’amore bugiardo nato dalla penna di Gillian Flynn. Quanto può ingannare l’apparenza e cosa si nasconde dietro un matrimonio apparentemente perfetto? Queste le domande che ruotano attorno al thriller, il cui centro sono Amy (Rosamund Pike) e il professore di giornalismo Nick (Ben Affleck). Dietro una tipica e felice coppia americana però in realtà si nascondono molte crepe, le quali affiorano quando la donna il giorno del loro quinto anniversario scompare. Non appena le indagini iniziano e l’ipotesi di omicidio comincia a permeare la narrazione, tutti i sospetti volgono verso Nick, mentre dall’altra parte il mondo dei media cerca risposte. Nel 2015 Rosamund Pike ebbe una nomination agli Oscar nella categoria Miglior attrice protagonista.
12. Allucinazione perversa (1990)
Jacob Singer (Tim Robbins) è un reduce della guerra in Vietnam, nella quale fu gravemente ferito. Seppur laureato in filosofia e con una professione a cui poter ambire, l’uomo decide di condurre una vita modesta lavorando presso le poste di New York. La morte del figlio lo porta però alla separazione con la moglie Sarah (Patricia Kalember), a cui segue una nuova relazione. Inizia però ad avere degli incubi di notte che riguardano la sua esperienza in Vietnam, scoprendo poi che non è l’unico. Mentre inizia ad indagare sulle ragioni di questi sogni, la paura di poter sprofondare in uno stato di malessere perpetuo si diffonde. Il film è diretto da Adrian Lyne (conosciuto anche per Attrazione fatale), ed è stato il primo in cui fu utilizzato l’effetto speciale che aumenta la velocità di movimento della testa degli attori.
13. La donna che visse due volte (1958)
Se di thriller si parla, non si può non menzionare uno dei capolavori del Maestro del genere, Alfred Hitchock. Il cineasta inglese è conosciuto per le sue pellicole dalla forte suspense, elemento necessario – come lui dice – affinché la storia possa avere successo. Ecco perché non si può non parlare di La donna che visse due volte, seppur il vero nome (che ne rispecchia il film) sia Vertigo, da cui nasce il famoso “effetto vertigo” eseguita con uno zoom in avanti e una carrellata indietro. Protagonisti della storia John Ferguson (James Stewart) e Madelaine Elster (Kim Novak). Lui, ex poliziotto che soffre di vertigini, accetta di occuparsi della moglie di un amico, finendo per innamorarsene. Ma quando Madelaine è colpita da stati di incoscienza, sembra essere posseduta dallo spirito della sua bisnonna suicidatasi più di un secolo fa. I due cominciano comunque ad avere un rapporto fino a quando l’uomo non scoprirà alcune verità sul suo passato.
14. L’uomo senza sonno (2004)
Trevor Reznick (Christian Bale) è un uomo che non dorme da un anno. Le ragioni della sua insonnia risiedono nell’aver subito uno choc molto forte, ma che nel frattempo gli causa anche allucinazioni e visioni. La trama si infittisce quando arriva Ivan (John Sharian), una figura che mette in moto nell’uomo una grande ossessione. Ma Ivan è reale o è solo frutto della sua non lucidità? In un susseguirsi di plot twist e sorprese, si verrà a scoprire cosa ha realmente causato l’insonnia di Trevor. La pellicola, diretta da Brad Anderson, è nota anche per la trasformazione di Christian Bale, il quale per il ruolo perse ben 20 kg.
15. Il sacrificio del cervo sacro (2017)
Nella vita felice e piena di Steven (Colin Farrell) e Anna (Nicole Kidman) niente sembra poter interferire fino a quando lui non inizia ad avere un’amicizia con il sedicenne Martin (Barry Keoghan). Il ragazzo, che ha recentemente perso il padre, inizia ad attaccarsi in maniera ambigua e morbosa a Steven, fino ad insinuarsi completamente nella sua vita. Un thriller la cui suspense tiene incollati allo schermo fino ai titoli di coda, con un finale inaspettato e decisamente memorabile. La pellicola è stata diretta da Yorgos Lanthimos e ha vinto il Prix du scénario al Festival di Cannes nel 2017.
16. I soliti sospetti (1995)
Dopo che un incendio nel porto San Pedro di Los Angeles ha ucciso ben 27 persone, l’agente Dave Kujan (Chazz Palminteri) inizia ad investigare sulla causa. L’unico ad essere sopravvissuto è Verbal Kint (Kevin Spacey), il quale viene sottoposto ad una lunga interrogazione. Tramite lui si scopre così quanto è accaduto, fra rivelazioni, violenze e identità segrete. Magistrale per questa pellicola la recitazione di Spacey, tanto da guadagnarsi un Oscar nel 1996 nella categoria Miglior attore non protagonista. I soliti sospetti è anche considerato uno dei migliori thriller di sempre e, agli Oscar, si guadagnò anche la vincita nella categoria Migliore sceneggiatura originale.
17. Watcher (2022)
Approdato negli States in estate, il film è diretto da Chloe Okuno. Julia (Maika Monroe) e il marito Francis (Karl Glusman) si sono appena trasferiti a Bucarest, in un appartamento la cui stanza da letto ha una vetrata molto larga. Non appena la donna mette piede nell’appartamento si accorge che dall’altra parte della strada un uomo misterioso la osserva. Nel frattempo, Julia scopre che nella città si aggira un omicida che taglia la testa alle donne, chiamato “Il Ragno”. Un racconto da brividi, da non guardare troppo vicini alla finestra di casa, la cui suspense impregna tutto il tessuto narrativo fino all’ultima azione inquadrata. Una grande nota di merito va all’interprete della protagonista, Maika Monroe, grazie alla quale la storia non perde mai il ritmo agitato.
18. Attrazione fatale (1987)
Dan Gallagher (Michael Douglas) ha una vita da far invidia a chiunque. È così che iniziano i migliori thriller, se si presta attenzione. La sua carriera da procuratore legale è in ascesa e non gli manca niente: ha una bellissima moglie e un’incredibile figlia. A cambiargli la vita è un’avventura di una notte con Alex (Glenn Close). Seppur per Dan non significhi niente quella storia, lei inizia a tormentarlo fino a quando non tenta il suicidio e poi, in seguito, di uccidere sua moglie. La pellicola, diretta da Adrian Lyne, è considerata un cult del cinema thriller degli anni ’80, ed ebbe un successo enorme tanto da incassare ben 320 milioni di dollari.
19. Don’t worry darling (2022)
Probabilmente una delle pellicole più chiacchierate, soprattutto per il gossip ricamato sopra che vede protagonisti Olivia Wilde, Harry Styles e Chris Pine. Diretto dall’attrice Olivia Wilde, Don’t Worry Darling è un thriller psicologico dentro cui confluisce anche il genere horror. La storia segue le vicende di Alice Chambers (Florence Pugh), una casalinga che vive in una comunità sperimentale, sposata con Jack Chambers (Harry Styles). In quella quotidianità che sembra perfetta, Alice inizia a sospettare che la compagnia del marito nasconda segreti inquietanti, cominciando a porsi domande sull’effettivo luogo in cui Jack vada una volta uscito di casa. Una trama incalzante, di costume, che travolge lo spettatore dalla prima battuta e lo mantiene incollato fino a quando non compaiono i titoli di coda sullo schermo.
Don’t Worry Darling è stato al centro di molte discussioni soprattutto per quello che si vociferava sugli scontri fra Florence Pugh e Olivia Wilde.
20. Basic Instinct (1992)
Altra pellicola thriller di successo con Michael Douglas. Nick Curran (Michael Douglas, per l’appunto), è un detective che sta indagando su un omicidio causato da un punteruolo da ghiaccio. La sospettata principale del caso è Catherine Tramell (Sharon Stone), scrittrice di successo. Nonostante questo i due iniziano una relazione amorosa, ma i dubbi in Nick crescono sempre di più, conducendolo a scavare nel suo oscuro passato. Il film è diretto da Paul Verhoeven, e ottenne uno degli incassi più alti al botteghino negli anni Novanta, oltre a lanciare ufficialmente la Stone nel cinema, rendendola famosa.
21. La ragazza del treno (2016)
Rachel Watson (Emily Blunt) è una donna distrutta. Il suo matrimonio è andato alla deriva ed è stata licenziata a lavoro a causa della sua dipendenza da alcool. Per non far scoprire all’amica, con cui condivide l’appartamento, dell’accaduto, la donna continua a prendere un treno in cui spende gran parte della giornata. Nei suoi numerosi viaggi, dal finestrino, individua una coppia il cui amore apparentemente idilliaco fa affezionare Rachel, fin quando un giorno non viene a conoscenza della scomparsa della donna, Megan (Haley Bennett). Decisa a scoprire cosa sia accaduto, inizia a indagare sul caso fino a quando non verrà a conoscenza dell’inquietante verità. La pellicola è l’adattamento dell’omonimo romanzo nato dalla penna di Paula Hawkins, ed è diretto da Tate Taylor.
22. Mulholland Drive (2001)
Una trama difficile da riassumere quella che David Lynch porta in scena con questo intricato film. Protagoniste della storia due donne: Betty (Naomi Watts), un’attrice arrivata a Hollywood nella speranza di avere successo e Rita (Laura Harring), una donna che ha perso la memoria in un incidente automobilistico. Le due si trovano e decidono di aiutarsi a vicenda, intraprendendo anche una relazione sentimentale. Mentre si muovono in una Los Angeles inquietante, fra allucinazioni e realtà, Betty e Rita cercano di scoprire quale sia il passato di quest’ultima. La pellicola è famosa non solo per la sua portata contenutistica ma anche per il suo finale spiazzante e sorprendente. Lynch vinse l’Oscar per la Miglior regia e il Prix de la mise en scène al Festival di Cannes.
23. Regali da uno sconosciuto – The Gift (2015)
Simon (Jason Bateman) e Robyn (Rebecca Hall) sono una coppia di giovani sposi la cui vita procede in tranquillità. L’arrivo di Gordo (Joel Edergton), un conoscente di Simon, scombussola però la loro placida quotidianità, con la sua presenza che li butta in una spirale di esperienze sconvolgenti. All’inizio l’uomo non riconosce Gordo, ma una serie di inquietanti regali portano a galla un segreto orribile. La pellicola è il debutto alla regia di Joel Edgerton, con un’acclamazione del pubblico incredibile: nel suo primo fine settimana di programmazione in sala incassò ben 11.854.273 milioni di dollari.
24. Un giorno di ordinaria follia (1993)
Bill (Michael Douglas) è un uomo la cui vita tranquilla gli è stata spazzata via in un battibaleno. La moglie non solo lo ha tradito, ma ha anche deciso di lasciarlo accusandolo di essere violento con lei e impedendogli di vedere la figlia. Il licenziamento dal lavoro, poi, è la goccia che fa traboccare il vaso. Una mattina, nel traffico di Los Angeles, l’uomo scende dall’auto abbandonandola e iniziando così una vera e propria discesa nell’oscurità. Ancora una volta Douglas porta in scena un uomo dalle mille sfaccettature, complicato e complesso, il quale deve affrontare una società che – come tutt’ora accade – risulta egoista nei confronti dei suoi cittadini.
25. La donna alla finestra (2021)
Anna Fox (Amy Adams) osserva ciò che accade intorno a lei spiando da una finestra i suoi vicini. Mentre il suo sguardo, aiutato dal teleobiettivo della macchina fotografica, mette a fuoco la vita privata delle persone del suo quartiere, inizia a conoscere meglio una famiglia in particolare, quella dei Russell. Inizia a legare con Jane (Jennifer Jason Leigh), fino a quando un giorno non assiste al suo omicidio. La situazione precipita quando, a detta della polizia e dei Russell stessi, questa Jane non è mai esistita. La pellicola è diretta da Joe Wright, ed è un altro adattamento dell’omonimo romanzo del 2018 di A.J. Finn.
26. Identità (2003)
Dieci individui sconosciuti si trovano costretti a rifugiarsi in un motel a causa di un temporale, ignari che di lì a poco un misterioso killer è pronto ad ucciderli. Inizialmente non capiscono quale sia la ragione ma, gradualmente, la verità viene a galla: tutti sono nati il 10 maggio e tutti hanno un nome di uno Stato americano. Ma cosa li unisce davvero? La pellicola, diretta da James Mangold, vede fra i protagonisti il compianto Ray Liotta nei panni di Rhodes.
27. Glass (2019)
Fra i film più intricati del regista M.Night Shyamalan c’è Glass. La storia ruota intorno a David Dunn (Bruce Willis) e il figlio, che riescono sempre a garantire la giustizia a Philadelphia fino a quando non incontrano la Bestia, ossia Kevin Wendell Krumb (James McAvoy). Vengono però entrambi presi dalle autorità che li portano nell’ospedale psichiatrico dove si trova anche l’Uomo di vetro, Elijah Price (Samuel L. Jackson).
28. Split (2016)
Filadelfila. Kevin (James McAvoy) è un uomo affetto da personalità multipla. Un giorno, in una delle sue personalità chiamata Dennis, rapisce tre teenager popolari. Queste ragazze, Casey, Claire e Marcia, più che essere spaventate dalla loro rapina sono terrorizzate dai cambiamenti repentini di chi le ha rapite che in pochissimi minuti cambia tutto: voce, atteggiamento e postura. Solo in seguito le tre ragazze scopriranno che davanti hanno un uomo affetto da complessi disturbi mentali derivanti da un’infanzia molto difficile. Split fa parte della trilogia di M. Night Shyamalan, iniziata con Unbreakable – Il predestinato e conclusasi con il sequel Glass. Il regista si è ispirato alla figura di Billy Milligan, un criminale affetto da disturbo associativo della personalità.
29. Seven (1995)
Il detective William Somerset (Morgan Freeman) è un poliziotto vicino alla pensione e viene affiancato dal giovane David Mills (Brad Pitt), impulsivo e avventato. Seppur abbiano due modi di lavorare completamente diversi, entrambi vengono incaricati di indagare su alcuni omicidi. Scopriranno che il killer sceglie le sue vittime in base a se queste rappresentino per lui i sette peccati capitali. La pellicola è diretta da David Fincher ed ha avuto una candidatura agli Oscar nella categoria Miglior montaggio.
30. Il segreto dei suoi occhi (2015)
Ray (Chiwetel Ejiofor) è un agente dell’FBI che da 13 anni indaga sull’orribile omicidio della figlia della sua collega Jess (Julia Roberts). Dopo continue ricerche, Ray riesce ad arrivare ad alcuni preziosi indizi che, seguendoli, lo portano a scoprire un’inquietante verità a cui nessuno è disposto a credere. La pellicola, diretta da Billy Ray, è un remake del film di produzione argentina Il segreto dei suoi occhi del 2009, con alla regia Juan José Campanella. Entrambi i film sono un adattamento dell’omonimo libro Il segreto dei suoi occhi nato dalla penna di Eduardo A. Sacheri.
31. Run (2021)
Chloe (Kiera Allen) è una bambina cresciuta in completo isolamento per volere della madre Diane (Sarah Pulson). La mania di controllo della donna sulla figlia diventa con il tempo eccessiva e inquietante; quando Chloe diventa adolescente inizia a scoprire i segreti oscuri che la madre le tiene nascosta. In cabina di regia per questa pellicola troviamo Aneesh Chaganty e quando è uscito il film è stato il titolo più visto di sempre sulla piattaforma Hulu.
32. Lo strangolatore di Boston (2023)
Diretto dal pluripremiato sceneggiatore e regista Matt Ruskin e ispirato a una storia vera, Lo strangolatore di Boston racconta la storia della pionieristica reporter Loretta McLaughlin (interpretata da Keira Knightley) che, scoprendo il collegamento tra alcuni efferati omicidi compiuti nella città di Boston, porta alla luce l’esistenza di uno spietato serial killer. Utilizzando un celebre caso di cronaca nera, il film – che può contare sulle ottime performance della protagonista già citata e di Carrie Coon – fornisce un solido ritratto della condizione femminile degli anni Sessanta, con particolare riferimento alla difficoltà delle donne di farsi strada all’interno di luoghi lavorativi prettamente maschili.