La trama di Giorgio Ambrosoli – Il prezzo del coraggio, docu fiction del 2019 racconta i cinque anni in cui l’avvocato Ambrosoli ha indagato sui fatti legati alla Banca Privata Italiana e sulla figura del faccendiere Michele Sindona. A fare da voce narrante sono soprattutto le parole del maresciallo della Guardia di Finanza Silvio Novembre, che ha accompagnato professionalmente Ambrosoli. A lui si affiancano anche Alessio Boni, Dajana Roncione e Fabrizio Ferracane a gestire la parte dedicata alla fiction proprio nei panni di Ambrosoli e di Sindona.
La trama di Giorgio Ambrosoli – Il prezzo del coraggio si concentra in uno specifico lasso di tempo, ossia quello che va dall’ottobre del 1974 all’11 luglio 1979, giorno dell’assassinio. In quel periodo Ambrosoli viene designato commissario liquidatore della Banca Privata Italiana di Michele Sindona. Uomo buono ed eroico, Giorgio ama il suo lavoro e crede nella forza della legalità al punto da mettere a repentaglio la sua stessa incolumità.
Per questo motivo, nel settembre del 1974, il governatore della Banca d’Italia gli chiede di analizzare la situazione della Banca Privata Italiana, la cui quota di maggioranza appartiene a un uomo di nome Michele Sindona. In seguito al rilevamento di alcune irregolarità contabili, poi, Ambrosoli viene nominato commissario liquidatore della BPI e Sindona, su cui viene emesso un mandato di cattura, fugge immediatamente a New York.
Per cinque anni, dunque, l’avvocato lotta per portare alla luce un sistema politico e finanziario altamente corrotto. Un’attività che viene interrotta solo con l’omicidio di Giorgio Ambrosoli, avvenuto l’11 luglio 1979. Tornando a casa dopo una serata con amici, viene avvicinato nei pressi della sua abitazione da uno sconosciuto. Questo, scusandosi, fa esplodere quattro colpi con una Magnum 357. A volere la sua morte sembra sia stato il malavitoso italo-americano William Joseph Aricò, già ampiamente condannato per rapina, sequestro ed omicidio. Ad assoldare il killer, invece, è stato Sindona con 25 000 dollari in contanti ed un bonifico di altri 90 000 dollari su un conto bancario svizzero.
Tra le testimonianze più autorevoli della docu-fiction prodotta da Stand by me in collaborazione con Rai Fiction c’è l’intervista esclusiva alla moglie Annalori, donna coraggiosa ed eroica. Una persona eccezionale, come del resto aveva scritto lo stesso Ambrosoli nella lettera-testamento a lei indirizzata.
“Sarà per te una vita dura, ma sei una ragazza talmente brava che te la caverai sempre e farai come sempre il tuo dovere costi quello che costi.”