La protesta della SAG-AFTRA? Piano B? Alberto Barbera, direttore artistico dell’ottantesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, in programma dal 30 agosto al 9 settembre prossimi, non si nasconde dietro a un dito, ma incassa il colpo e rilancia: non sarà un festival autarchico, anche se mancherà qualche star. “Lo sciopero degli attori non avrà un grande impatto sul programma, che era praticamente concluso. Grazie a produttori e registi che hanno confermato l’impegno che avevano con noi”, ha spiegato oggi nella conferenza di presentazione della manifestazione.
In effetti, dando un’occhiata al programma ufficiale del Festival di Venezia 2023 le sorprese non mancheranno. Qualche nome dal concorso? Michael Mann e il suo Ferrari, Bradley Cooper con la sua opera seconda Maestro, Povere creature! di Yorgos Lanthimos, The Killer di David Fincher, Priscilla di Sofia Coppola. E, dulcis in fundo, fuori concorso, Coup de Chance di Woody Allen. Ecco allora quali sono i film più attesi a Venezia 2023.
The Palace (Roman Polanski)
L’ultima volta a Venezia, alla 76.ma edizione, Roman Polanski conquistò il Gran premio della giuria per L’ufficiale e la spia. Quest’anno si presenta fuori concorso con un’opera scritta assieme a Jerzy Skolimowski ambientata a poche ore dall’arrivo del fatidico 2000. Un capodanno sui generis che riserverà molte sorprese per gli ospiti di un albergo, il The Palace appunto, situato sulle montagne della Svizzera. Nel cast Mickey Rourke, il nostro Fortunato Cerlino, Fanny Ardant e Luca Barbareschi.
Ferrari (Michael Mann)
Tra i film più attesi in lizza per il Leone d’Oro c’è Ferrari di Michael Mann, un biopic grandioso che si concentra su uno dei momenti più difficili della vita professionale del creatore automobilistico. Adam Driver è il Drake, mentre Penelope Cruz sarà sua moglie Laura. Girata in Italia, è sicuramente una di quelle opere da cui si ci aspetta grandi cose. Adattamento del libro di Brock Yates, Enzo Ferrari – The Man and the Machine.
The Killer (David Fincher)
Non tornava a Venezia dai tempi di Fight Club. E chissà che David Fincher non abbia dato vita a un nuovo cult movie. The Killer, interpretato da Michael Fassbender, Coppa Volpi nel 2011 per Shame, è un noir brutale, elegante e sanguinario. Le parole sono dello stesso Fincher. Nel cast anche Tilda Swinton. Il film è tratto dalla graphic novel francese Le Tueur firmata da Luc Jacamon e Alexis Nolent racconta le imprese di un assassino senza nome. Una storia che sicuramente verrà affrontata con la consueta maestria dall’autore americano.
Maestro (Bradley Cooper)
Dopo il successo planetario di A star is born, Bradley Coper è atteso al varco da tutti. E coraggioso come mai per la sua opera seconda resta nel campo musicale per raccontare la storia del leggendario compositore e direttore d’orchestra Leonard Bernstein. In particolare del suo matrimonio con Felicia (Carey Mulligan). Una relazione chiave per la sua vita, nonostante l’omosessualità di Bernstein. Girato in un bianco e nero di gran classe, il film è prodotto da Netflix.
Priscilla (Sofia Coppola)
Ricorderete sicuramente l’exploit di Somewhere film che vinse il Leone d’Oro nel 2010 per volere di Quentin Tarantino in persona, all’epoca presidente di giuria. Non crediamo Sofia Coppola si presenti a Venezia con l’intento di bissare quel successo, ma la storia del suo ultimo film, Priscilla, biopic dedicato alla moglie e musa di Elvis Presley, parte con i favori del pronostico. Del resto, dopo l’Elvis di Buz Luhrmann sentivamo il bisogno di vedere la storia del Re raccontata da un altro punto di vista.
Gli italiani
Non siamo mai state particolarmente toccate dalla maggiore o minore presenza di film italiani all’interno di un festival. Quest’anno, però, la scelta è ampia (ben sei lungometraggi) e varia. Il film più atteso è sicuramente Io capitano di Matteo Garrone, storia del viaggio di due giovani, Seydou e Moussa, da Dakar all’Europa. Altro film da cui ci attendiamo molto è Finalmente l’alba di Saverio Costanzo, una sorta di racconto metacinematografico in cui Cinecittà fa da sfondo alla storia di una ragazza che vivrà una notte infinita ed emozionante. Nel cast Lily James e Willem Dafoe.
Ma c’è anche Comandante di Edoardo De Angelis, scelto come film d’apertura dopo il forfait di Luca Guadagnino e del suo Challengers. Un’opera dedicata alla storia vera dell’eroico capitano Salvatore Todaro.
Adagio di Stefano Sollima è l’ennesima rielaborazione del mito di Roma per l’autore delle serie Romanzo Criminale e Suburra. Mentre Enea opera seconda di Pietro Castellitto affonderà le mani nella bruttezza della nostra Società. Tra droga e feste.
Chiude il parterre tricolore Lubo di Giorgio Diritti, liberamente ispirato al romanzo Il seminatore di Mario Cavatore. Il protagonista (Franz Rogowski) è un nomade, un artista di strada, vittima di una grande ingiustizia.
El Conde (Pablo Larraín)
Quando Pablo Larraín volge lo sguardo alla storia della sua nazione, il Cile, il risultato è sempre di altissimo livello. E oggi, dopo i bellissimi Post mortem e No, torna a raccontare la dittatura di Augusto Pinochet attraverso un film nerissimo in cui il fantasma del generale si risveglia per continuare a succhiare il sangue dei suoi cittadini.
La bête (Bertrand Bonello)
Prima volta a Venezia, e in concorso, per Bertrand Bonello che adatta liberamente Henry James, affidando il ruolo da protagonista all’incantevole Léa Seydoux. Una donna che, in un mondo minacciato dalle emozioni, sceglie di ripulire il suo DNA per liberarsi da ogni sentimento. Fino a quando non incontra un uomo che sembra essere sempre stato parte della sua vita. L’accoppiata distopia-sentimento potrebbe risultare molto interessante.
Aka Wa Sonzai Shinai (Ryûsuke Hamaguchi)
A Venezia in concorso vedremo anche il giapponese Ryûsuke Hamaguchi, diventato noto al grande pubblico per Drive my Car. Pochi i dettagli della trama affidati allo stesso Barbera che in conferenza ha parlato di “una società che vuole costruire un camping in un territorio”.
Povere creature! (Yorgos Lanthimos)
Yorgos Lanthimos presenta in concorso Povere creature! un film che come al solito non si pone alcun limite narrativo o formale. La storia è quella di Bella Baxter (Emma Stone, che non sarà al Festival), una novella Frankenstein riportata in vita da uno scienziato interpretato da Willem Dafoe. L’incontro con il dissoluto Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo) cambierà per sempre la sua vita.
Coupe de Chance (Woody Allen)
Dopo Match point, un altro film che parla del ruolo chiave del caso nella vita di un essere umano. Coupe de chance (colpo di fortuna) pare essere l’ultimo film di Woody Allen, presentato fuori concorso. E immaginiamo tra grandi festeggiamenti, visto che l’autore newyorchese continua a essere amato dal pubblico europeo.
L’ordine del tempo (Liliana Cavani)
Sarà suo il Leone d’oro alla carriera e per l’occasione Liliana Cavani presenterà fuori concorso il suo L’ordine del tempo di Liliana Cavani. Un film ispirato al saggio del fisico Carlo Rovelli, ambientato in una villa sul mare a poche ore da un evento catastrofico.
The Caine Mutiny Court-Martial (William Friedkin)
William Friedkin non conosce limiti, così la sua ultima fatica, ennesima rilettura dell’ammutinamento del Caine, dal drama teatrale di di Herman Wouk, è stata diretta nonostante le sue precarie condizioni fisiche. Il ruolo del protagonista è affidato a Kiefer Sutherland.
Hit Man (Richard Linklater)
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Fuori Concorso ritroviamo (in maniera molto gradita) Richard Linklater con un film che sembra distanziarsi dal suo solito spirito, nostalgico e romantico (almeno su carta). Hit Man infatti è la storia di un poliziotto texano che lavora in incognito nei panni di un killer pericoloso. Il rapporto con donna in fuga da un fidanzato violento lo obbliga a fare delle scelte precise.
Hokage (Shinya Tsukamoto)
Sarà presentato nella sezione Orizzonti il nuovo film di Shinya Tsukamoto, Hokage. Un’opera delicata che affronta il tema delle conseguenze della guerra sugli esseri umani. Raccontato attraverso il rapporto tra un soldato e un bambino.
Felicità (Micaela Ramazzotti)
Debutto dietro alla macchina da presa Micaela Ramazzotti che presenterà Felicità nella sezione Orizzonti Extra. La protagonista è una truccatrice alle prese con una famiglia disfunzionale. Di cui fanno parte Anna Galiena e Max Tortora. Nella sezione Orizzonti Extra c’è anche l’esordio registico di Danny Houston con Day of the fight (stesso titolo del film di Stanley Kubrick) cin Michael Pitt e Joe Pesci. E In the Land of Saints and Sinners di Robert Lorenz con Liam Neeson, Kerry Condon e Jack Gleeson.
Daaaaaali! (Quentin Dupiex)
Non uno ma ben quattro attori interpretano il geniale pittore Salvador Dalì nel film del geniaccio francese Quentin Dupieux (ma per noi sarà sempre Mr. Oizo), Daaaaaali! Autore che non ha mai fatto mistero del suo grande amore per le storie surreali. Suscita curiosità all’ennesima potenza.