Il film Il cacciatore di donne, uscito nel 2013, è ispirato alla storia vera del serial killer Robert Hansen, che tra gli anni ’70 e ’80, in Alaska, uccise circa 20 donne. Hansen, che nel film è interpretato da John Cusack, uccideva le sue vittime con un modus operandi da “cacciatore”: le legava, poi le liberava e tentava di sparargli a distanza, mentre queste fuggivano. La polizia riuscì a fermarlo dopo la fuga di una delle sue vittime,
Ed in effetti il vero Robert Hansen (1939 – 2014) iniziò ad appassionarsi alla caccia sin da giovanissimo. Nato nello Iowa, Hansen da bambino era un po’ introverso e si trovò a subire atti di bullismo a scuola. Nel 1960 si trasferisce a Pocahontas, in Arkansas, si sposa, inizia ad avere i primi problemi con la legge e dopo che viene arrestato per aver dato fuoco al deposito degli scuolabus locali e condannato a tre anni, sua moglie lo lascia. Negli anni a seguire viene arrestato altre volte per piccoli reati, si sposa con Darla Henrichsen, la sua seconda moglie, che gli darà due figli e si trasferisce nuovamente in Alaska, ad Anchorage. I suoi concittadini lo considerano un cacciatore provetto (e ottiene anche dei riconoscimenti locali per questo motivo) ma Hansen continua a commettere reati e viene arrestato altre volte. La sua seconda moglie, nonostante tutto, continuò a restargli accanto e a fargli visita in carcere (con i bambini) anche quando Hansen fu arrestato per aver tentato di rapire una ragazza sotto minaccia di arma da fuoco. Nonostante con lei Robert avesse atteggiamenti violenti, anche “solo” a livello verbale e nel loro matrimonio facessero vite separate (con lei che spesso tornava in Arkansas dai suoi) Darla non immaginava che suo marito fosse un serial killer, ma pensava che avesse il “vizio” di andare con le prostitute.
Nel 1980, con una frode, Robert Hansen, ottiene un risarcimento di 13mila dollari dalla sua compagnia assicurativa e con i soldi apre una panetteria. Per questo motivo, in seguito, verrà soprannominato The Baker Butcher, ovvero il panettiere macellaio. Il negozio va bene e Robert diventa un membro conosciuto e rispettato della comunità.
Due anni dopo, nel 1982, due poliziotti fuori servizio che stavano trascorrendo un pomeriggio di caccia in un bosco nei pressi di Anchorage, trovano il cadavere di una donna legata, che viene successivamente identificata come Sherry Morrow, una ragazza di 24 anni che lavorava come ballerina in un locale notturno. La Morrow era stata vista viva l’autunno precedente, mentre andava ad un appuntamento con un uomo che le aveva offerto un compenso per scattare delle foto. Il ritrovamento del cadavere dà il via ad un’indagine incrociata sulla scomparsa di altre ragazze, quasi tutte performer di locali notturni o prostitute.
Un po’ come era accaduto anche nel caso di Jeffrey Dahmer, il percorso criminale di Robert Hansen arriva ad una svolta nel 1983, quando una delle sue vittime riesce a sfuggirgli. La ragazza in questione (che ha ancora le manette ai polsi) è Cindy Paulson, ha diciassette anni e spiega che aveva accettato un compenso di duecento dollari per un rapporto orale, ma quando Hansen l’aveva portata a casa, l’aveva sottoposta ad una notte di violenze e torture. Nelle prime ore del mattino, l’uomo aveva trascinato la ragazza all’aeroporto per farla salire con sé su un aereo. A questo punto però, la ragazza era riuscita a fuggire ed era stata aiutata da un camionista di passaggio. Hansen viene rintracciato e interrogato, ma ha un alibi e la fa franca fino a quando i dettagli sulle recenti indagini incrociate non trovano riscontri nel caso della Paulson. Se ricordate, con Dahmer accadde una cosa simile: una delle sue vittime, un ragazzo molto giovane, riuscì a sfuggirgli, ma la polizia non gli credette e lo riportò al suo assassino.
Successivamente, in una perquisizione in casa di Hansen vengono trovati dei gioielli appartenuti ad alcune delle ragazze scomparse e ovviamente anche delle armi da fuoco. La prova schiacciante però, è una mappa dei boschi locali, con delle X segnate su di essa, che viene trovata dietro il letto. Come si scoprirà in seguito, le x corrispondono ai luoghi di sepoltura delle vittime di Hansen. Messo alle strette, il serial killer confessa di aver ucciso delle donne.
Il film Il cacciatore di donne inizia proprio a partire dalla fuga di Cindy Paulson (anche se semplifica un po’ la sua fuga). La giovane prostituta diciassettenne che è l’unica sopravvissuta ad Hansen, è interpretata da Vanessa Hudgens, mentre il serial killer, come già detto ha il volto di John Cusack. A Nicola Cage invece è affidato il ruolo del detective Jack Halcombe (anche lui realmente esistito) che segue il caso delle ragazze scomparse. Il film è stato girato proprio ad Anchorage, dove si sono svolti i fatti.
Cusack ha rivelato a ETOnline che accettare il ruolo in un film su un serial killer non è stato facile. “Ricordo di aver sentito la storia di quest’uomo che cacciava le sue vittime col fucile quando avevo 17 o 18 anni e avevo l’età di Cindy Paulson. Inizialmente l’ho respinta, perché la trovavo disturbante”