Il catalogo Netflix si è appena arricchito del convincente thriller apocalittico diretto da Sam Esmail e tratto dal romanzo omonimo di Rumaan Alam: come vi abbiamo spiegato nella nostra recensione de Il mondo dietro di te, la fine del mondo diviene qui occasione per imbastire una critica nei confronti della società in cui viviamo, puntando il dito contro razzismo, classismo, evidenziando le divisioni interne alle comunità e mettendo in luce i difetti della modernità (tra cui la dipendenza da tecnologia).
Nell’articolo che segue ripercorreremo brevemente quello che accade durante il film, per concentrarci poi sulla spiegazione del finale de Il mondo dietro di te, analizzandone i dettagli e il significato.
Che cosa succede durante Il mondo dietro di te?
La storia prende il via con una famiglia newyorchese che improvvisamente decide di passare qualche giorno di vacanza sulle spiagge di Long Island: Amanda (Julia Roberts), Clay (Ethan Hawke), l’adolescente Archie (Charlie Evans) e la piccola Rose (Farrah Mackenzie) sono pronti a rilassarsi tra mare e piscina nella lussuosa villa che hanno affittato. Le cose prendono però da subito una piega inaspettata quando una petroliera si incaglia a pochi metri da loro in riva al mare – apparentemente per dei problemi con gli strumenti di navigazione – e televisione e Wi-Fi smettono di funzionare. La famiglia si rende conto che la situazione è più grave di quello che avrebbero mai potuto immaginare quando G.H. Scott (Mahershala Ali), e sua figlia Ruth (Myha’la) si presentano alla loro porta, dichiarando di essere i proprietari della casa.
I due raccontano di essersene andati in fretta e furia da New York dopo che un blackout ha mandato nel panico l’intera città. I sei inizieranno di malavoglia un periodo di convivenza, e ben presto verranno messi di fronti ad una drammatica verità: la società per come la conoscono sta crollando. I mezzi di comunicazione non funzionano, le rotte migratorie degli animali sono completamente sballate, gli aerei di linea si schiantano uccidendo centinaia di persone e nemmeno i telefoni satellitari sono d’aiuto: indizi di un disastro in corso. G.H. Scott, che lavora per il governo, è quello tra tutti che ha un’idea più chiara di quello che sta accadendo. Dopo aver parlato con un vicino di casa Danny (il survivalista interpretato da Kevin Bacon), G.H. si convince che qualcuno stia tentando di far crollare il governo americano dall’interno, tagliando prima tutti i mezzi di comunicazione, scatenando il caos e poi portando le persone ad un’inevitabile guerra civile. L’unico modo per salvarsi è raggiungere il bunker antiatomico costruito da uno dei ricchi conoscenti di G.H., che vive poco lontano: il gruppo, che si è separato – G.H, Clay e Archie si sono recati alla ricerca di medicinali per il ragazzo, affetto da una malattia che gli ha fatto cadere i denti; Amanda e Ruth, invece, si sono inoltrate nel bosco alla ricerca di Rose, che si è allontanata senza avvertire nessuno -, senza saperlo è diretto verso la stessa meta, ossia la grande villa in cui è stato costruito il rifugio.
Come si chiude il film?
La scena finale ci mostra che la teoria di G.H. su quello che sta accadendo è corretta: Amanda e Ruth, sempre alla ricerca di Rose, vedono in lontananza una serie di esplosioni devastare New York. Si tratta di della terza fase tra quelle elencate da G.H. che porterebbero alla caduta di un governo dall’interno: prima il forzato isolamento, poi il caos sincronizzato e infine la guerra civile. La piccola Rose ha raggiunto la grande villa del vicino e trova il grande bunker al suo interno: attraverso un sistema di comunicazioni d’emergenza ci viene detto che la Casa Bianca è sotto attacco da forze armate ribelli, con i livelli di radiazioni nelle grandi città – dove ci sono state le più forti esplosioni – in aumento. Rose, però, riesce a trovare la collezione di DVD del proprietario di casa (pronta per l’evenienza di una lunga permanenza nel rifugio) e può finalmente terminare la sua serie TV del cuore: Friends.
Lo spettatore intuisce che il resto del gruppo è diretto verso la grande casa, e trovando il bunker vi si rifugerà: G.H., Clay e Archie ne hanno scoperto l’esistenza dal racconto di Danny, e sanno che è la loro unica possibilità di salvezza; Amanda e Ruth vi arriveranno seguendo le tracce di Rose di cui sono alla ricerca.
Chi ha attaccato gli Stati Uniti?
L’identità di chi ha attaccato gli Stati Uniti provocandone il crollo “dall’interno” durante il corso del film non viene mai chiarita. Danny afferma che potrebbe trattarsi dei “coreani o dei cinesi”, almeno questo è ciò che ha letto online, nei suoi forum complottisti, prima che la situazione esplodesse. Clay gli mostra il volantino che ha recuperato tra quelli lanciati dall’aereo, affermando che ci sia scritto “Morte all’America” e che questo gli abbia spinti a pensare che il nemico sia invece l’Iraq. Danny però controbatte che un suo amico gli ha raccontato, prima che le comunicazioni venissero completamente interrotte, di aver trovato volantini simili, scritti però in coreano o mandarino. La conclusione del gruppo è che potrebbe trattarsi di un’alleanza tra “nemici” dell’America, ma anche che qualcuno che non vuole rivelare la propria identità stia cercando di gettare ancora più caos creando delle false piste.
Il finale de Il mondo dietro di te è diverso da quello del libro?
L’adattamento di Sam Esmail segue in maniera piuttosto fedele il romanzo di Rumaan Alam: a parte aver cambiato il personaggio di Ruth, che da moglie di G.H. ne è diventata la figlia, gli avvenimenti narrati rimangono sostanzialmente gli stessi dalla carta stampata allo schermo.
Nel finale del libro, a differenza che in quello del film, Rose trova la grande casa con il bunker, ma poi esce alla ricerca della sua famiglia. Tutta la sottotrama legata alla serie TV Friends, da cui Rose è ossessionata, è un’aggiunta del film. L’autore del romanzo, Rumaan Alam, ha però dichiarato in un’intervista che ha gradito quest’aggiunta, perchè non allontana lo spettatore dal messaggio che lui voleva trasmette: “Lo scopo del film è quello di lasciare il pubblico con le stesse sensazioni che il mio libro ha lasciato ai lettori, cambia solo nella forma.”
Il significato del finale
A differenza del libro, quindi, Rose decide invece che di cercare la sua famiglia di finire prima l’episodio di Friends che le mancava. La scelta di terminare il film in questo modo ci permette di formulare diverse considerazioni su questa storia e sul suo messaggio. Da una parte, sicuramente, questa conclusione ci mostra come nel mondo di oggi la dipendenza da tecnologia si sempre più radicata, e anche in un momento di crisi le priorità della persona comune siano completamente cambiata. Dall’altra, però, questo finale ci parla anche di una bambina terrorizzata da ciò che sta accadendo attorno a lei, dalla profonda incertezza rispetto a ciò che le riserva il futuro, che come meccanismo di difesa si rifugia nel confort del “conosciuto”, ossia la sua serie TV preferita.
La volontà degli autori – sia del libro che del film – è quella di chiudere la storia con un finale in qualche modo aperto, che suscita incertezza, sensazione che ricalca quella provata anche dai protagonisti, che si trovano ad affrontare una crisi di cui sanno poco o nulla e che hanno davanti a sé un futuro ancor più imprevedibile.