Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo è liberamente ispirato alla storia vera del serial killer Zodiac, conosciuto anche come “Killer dello Zodiaco”, attivo in California tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70, mai catturato né identificato. L’assassino di solito uccideva con armi da fuoco e coltello e inviò una serie di lettere alla stampa, quattro delle quali contenevano crittogrammi, due dei quali mai risolti. Il film con Clint Eastwood, uscito nel 1971, viene citato anche in una scena del film Zodiac, di David Fincher.
Il primo omicidio attribuito al “Killer dello Zodiaco” è quello di Betty Lou Jensen e David Faraday, i quali vennero uccisi mentre si erano appartati in automobile la sera del 20 dicembre 1968 nella cittadina di Benecia, situata sulla costa della California. Poco dopo la seconda aggressione, avvenuta il 4 luglio del 1969 in cui perse la vita Darlene Ferrin, vennero recapitate le prime tre lettere ai quotidiani in cui l’autore si presentava come “Zodiac” e rivendicava le uccisioni. Gli omicidi proseguirono per un totale di sette vittime (quattro uomini e tre donne) e molti altri gli furono attribuiti (o da lui stesso rivendicati) ma senza trovare riscontro. Le lettere proseguirono per diverso tempo, le ultime attribuite al vero Zodiac risalgono al 1974.
Il primo script ufficiale, realizzato dai coniugi Harry Julian Fink e Rita M. Fink, vedeva la vicenda ambientata a New York. Per avvicinarsi ancora di più ai fatti di cronaca del Killer dello Zodiaco si decise di spostarla a San Francisco. Ma i riferimenti sono altri e ben più evidenti. L’uomo a cui dà la caccia l’ispettore Callaghan si fa chiamare Scorpio, un riferimento a un segno zodiacale che come ovvio richiama da vicino il vero killer. Anche l’assassino del film comunica attraverso le lettere. Nel finale, con Scorpio che dirotta uno scuolabus, fa riferimento a una minaccia di Zodiac contenuta in un suo messaggio mandato nel 1969 al San Francisco Chronicle.
In una scena di Zodiac, film tratto dalla storia vera del serial killer, diretto da David Fincher e tratto dai libri di Robert Graysmith sull’argomento, con l’ispettore Dave Toschi interpretato da Mark Ruffalo ed a sua volta ispirazione per il personaggio di Callaghan, che si trova al cinema a vedere il film con Clint Eastwood salvo poi decidere di andarsene. Lo stesso Fincher ha dichiarato di essere stato sconcertato all’epoca della facilità con cui l’opera di Siegel sfruttava un così delicato argomento di cronaca senza approfondirlo e sostiene che lo stesso Toschi si sia detto disgustato della cosa.