Nel corso di quasi dieci anni il franchise di John Wick si è ritagliato una considerevole nicchia di fan. Il primo capitolo esce nel 2014 e diventa da subito un piccolo fenomeno. Una saga costruita su misura sopra le spalle del protagonista Keanu Reeves, nei panni di un ex sicario taciturno ma letale che nonostante il riposo duramente conquistato si ritrova nuovamente a imbracciare le armi della professione. Un mondo vivido, ricco e variegato quello immaginato e creato da Derek Kolstad con la regia di Chad Stahelski, ricolmo di società occulte, patti d’onore siglati all’ombra di antichi palazzi e un intero tessuto di assassini che vivono ed esercitano quando per tutti gli altri cala il sole.
E se al termine del primo film John Wick sembrava aver concluso il suo ciclo di personale vendetta e chiuso un cerchio di sangue tornato ad aprirsi di nuovo all’improvviso, con il secondo appuntamento della saga il passato viene a bussare ancora una volta alla porta. Vediamo assieme cosa succede e dove conducono gli eventi nella spiegazione del finale di John Wick – Capitolo 2.
Con chi deve fare i conti John Wick?
Quello del sicario non è un lavoro con il quale si può andare semplicemente in pensione. Anche se John Wick pareva esserci riuscito, la lunga scia di storie rimaste in sospeso è tornata sulla soglia della sua porta di casa. Nel primo capitolo il protagonista dà il via a una violenta vendetta privata; a farne le spese è la famiglia mafiosa russa dei Tarasov. Dopo un momento di apparente quiete, un altro frammento del passato pare volerlo richiamare in questa spirale di morte e dolore.
Questa volta si tratta di un “pegno”, un oggetto con cui due sicari siglano un patto di sangue: oggi qualcuno fa un favore per il quale potrà venire a riscuoterne un altro in un momento indefinito del futuro. A voler riscattare l’aiuto è Santino D’Antonio (Riccardo Scamarcio), rampante boss di una famiglia della camorra alla quale John aveva chiesto aiuto diversi anni prima e nuovo membro della Gran Tavola, l’organizzazione che regola gli affari di sangue dei sicari. Santino ha bisogno del sicario per eliminare sua sorella Gianna (Claudia Gerini) senza destare sospetti. Ma nel momento in cui Gianna muore suicida, conscia del fatto che la sua ora sia arrivata, Santino non rispetta i patti e anzi pone una taglia da sette milioni di dollari sulla testa di John per allontanare da sé ogni dubbio.
Come si salva John Wick?
Tornato a New York, dove avrebbe dovuto chiudere i conti con la questione, John Wick è braccato da tutti i sicari della città. In più, alle sue calcagna c’è anche Cassian (Common), fedele guardia del corpo di Gianna, con il quale John finisce per scontrarsi per l’ennesima volta. Durante una violenta colluttazione in metropolitana, Cassian è sconfitto ma viene risparmiato.
Stremato e braccato da chiunque, John decide di rivolgersi per un aiuto al Re di Bowery (Laurence Fishburne), un criminale che controlla e amministra il mondo sotterraneo di New York. Il Re in un primo momento pensa di uccidere l’uomo e riscattare la taglia, ma poi riflette sulla pericolosità di Santino e decidere di aiutare John consegnandogli un’arma e indicandogli dove può trovare il boss camorrista per chiudere i conti una volta per tutte.
Che fine fa Santino D’Antonio?
John Wick raggiunge Santino ma riesce a eliminare solamente i suoi scagnozzi e Ares (Ruby Rose), la sua personale guardia del corpo. Lo insegue quindi fino all’Hotel Continental, ma le leggi imposte da questo luogo franco gli impediscono di versare sangue ed eliminare Santino. La pena per chi infrange le regole di neutralità dell’hotel e per di più per chi uccide un membro della Gran Tavola è di ritrovarsi sulla testa una taglia perenne e permanente.
John, faccia a faccia con Santino, pare esitare e capire quale sia la prossima mossa da fare. Nel momento in cui il boss inizia però a schernirlo e deriderlo, il killer lo assassina con un colpo solo. Non avrebbe avuto comunque molte alternative: l’altra opzione sarebbe stata rimanere sotto il giogo della pressione esercitata dal nuovo potere di Santino.
Il sicario è però consapevole di aver infranto un codice inviolabile. Winston (Ian McShane), il manager dell’Hotel Continental, gli comunica sconsolato che non ha altra scelta che ritenerlo “scomunicato”: da qui in poi sarà braccato dalla società degli assassini e condannato a morte. In nome dell’amicizia che gli unisce, Winston concede a John un’ora di tempo per fuggire prima che la scomunica venga inoltrata ufficialmente. Prima di allontanarsi e della fine del film, John Wick annuncia che eliminerà chiunque deciderà di metterglisi contro. Ed è proprio qui che inizia il capitolo successivo, come potete leggere nella nostra recensione di John Wick 3 – Parabellum.