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Home » Film » 23 migliori film sul bullismo

23 migliori film sul bullismo

Da Wonder a Audrey e Daisy, ecco i 23 migliori film sul bullismo da vedere assolutamente per approfondire il tema.
Elisa RipamontiDi Elisa Ripamonti31 Luglio 2023Aggiornato:2 Novembre 2023
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Una scena del film Wonder
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Non è facile parlare di un tema delicato come il bullismo, un comportamento aggressivo di natura verbale e fisica che ancora oggi si fatica a combattere. Diffuso tra gli adulti, ma soprattutto tra giovani e giovanissimi. Con l’avvento della rete, le molestie e le cattiverie sono incrementate, causando gravi conseguenze sociali. Per fortuna, negli anni, il cinema ha assunto un ruolo fondamentale nel promuovere campagne contro questo fenomeno, con la realizzazione di film emotivamente toccanti. Abbiamo deciso di segnalarvi i 23 migliori film sul bullismo da vedere per approfondire la questione attraverso opere che spaziano dal dramma alla commedia, passando per gli horror.

1. Wonder (2017)

Una scena di Wonder

Diretto da Stephen Chboski e tratto dal ciclo di romani di J.R. Palacio, Wonder è uno dei film più delicati sul tema del bullismo e regala allo spettatore un percorso emozionante. Condotto con mano soave dal regista, senza mai cedere a falsi pietismi. August “Auggie” Pullman (Jacob Tremblay) è un ragazzino di 10 anni affetto da una grave malformazione-cranio facciale causata dalla sindrome di Treacher Collins. Per volontà dei genitori bisognosi di progettare il figlio, il ragazzo non è mai andato a scuola, ricevendo lezioni private.

Con l’arrivo degli 11 anni, i genitori decidono di iscriverlo alla Beecher Prep School. Qui, incontra Jake Will (Noah Jupe), un ragazzino che lo prende in simpatia e che lo mette sotto la sua ala, e Julian Albans (Bryce Gheisar), una bambina che sfrutta le debolezze degli altri per elevarsi. August viene preso di mira dalla ragazza che non solo lo bullizza con frasi cattive sulla sua faccia ma gli crea anche problemi con l’amico Jake. Nel cast troviamo due formidabili Julia Roberts e Owen Wilson, nei panni dei genitori di Auggie.

2. Carrie, lo sguardo di Satana (1976)

Tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King, Carrie, lo sguardo di Satana è un film che può avere una duplice lettura. La prima è quella relativa al diventare donne, un passaggio naturale nella vita di ogni ragazzina che tuttavia nell’horror diretto da sua maestà Brian De Palma viene immortalato nel suo aspetto più angosciante. Anche perché, e qui arriviamo alla riflessione sul bullismo, la protagonista (Sissi Spacek) viene presa di mira dalle sue feroci compagne di classe che ne scatenano in qualche modo la furia omicida, in una sequenza diventata ormai di culto. Piccola nota finale, non trascurabile: in Carrie a essere bulla è anche la madre della ragazza, una donna incapace di amare e di amarla, travolta dai suoi pensieri di morte.

3. Mean Girls (2004)

Una scena di Mean Girls

La scrittura briosa di Tina Fey (presente anche nel cast) e le sue protagoniste, capeggiate da Lindsay Lohan, fanno di Mean Girls di Mark Waters, un classico della commedia adolescenziale americana. Parte integrante del film sono le dinamiche disfunzionali tra queste ragazzine che assieme diventano un microcosmo tossico, nonostante le tonalità zuccherose dei loro outfit. Perché il bullismo è più sottile di quanto si pensi. Candy Hemeron (Lindsay Lohan) è una giovane ragazza che ha trascorso la sua infanzia circondata dagli animali in Africa perché i suoi genitori sono zoologi. All’età di quindici anni, la ragazza rientra negli Stati Uniti, a Evanston, e viene iscritta presso la North Shore High School. Qui, Candy viene catapultata in un altro mondo e diventa il bersaglio perfetto del gruppo di tre giovani bulle: Regina George (Rachel McAdams), Gretchen Weiners (Lacey Chabert) e Karen Smith (Amanda Seyfried). Inizialmente, le tre ragazze fanno entrare Candy nel loro gruppo da “Barbie” ma, nel momento in cui neo arrivata si interessa all’ex fidanzato di una di loro, Regina, Gretchen e Karen rendono impossibile la vita di Candy.

4. Dolcissime (2019)

Una scena di Dolcissime

Dolcissime è un film italiano diretto da Francesco Ghiaccio e nato dall’idea creativa di Marco D’Amore. Un’opera leggera ma tenera che porta avanti con intelligenza una crociata a favore del body positive. Tre amiche inseparabili, Chiara (Margherita De Francisco), Letizia (Fiorellino Giulia) e Mariagrazia (Giulio Barbuto Costa De Cruz), vengono bullizzate quotidianamente dai compagni di scuola perché sono in sovrappeso. La madre di Mariagrazia, ex campionessa e ora allenatrice di nuoto sincronizzato, iscrive la figlia al corso di acquagym nel quale prendono parte anche Chiara e Letizia. Nella stessa piscina si allena Alice (Alice Manfredi), capitano della squadra scolastica di nuoto sincronizzato, che viene incaricata di allenare, in segreto, il trio. Tra ricatti, insulti e fragilità, Dolcissime sviscera l’emotività e le debolezze umane mettendo in luce le conseguenze del bullismo.

5. Billy Elliot (2000)

Una scena di Billy Elliot

Prima delle atmosfere cupe di The Hours, Stephen Daldry ha fatto conoscere al mondo uno dei personaggi più amati, Billy Elliot, il ragazzino così innamorato della danza da mettersi contro la sua famiglia pur di inseguire il suo sogno. Ambientato nel 1984 in Inghilterra, il film segue le vicende di un giovane undicenne con la passione del balletto. Rimasto orfano dalla madre, Billy (Jamie Bell) è costretto dal padre Jake a praticare pugilato per imparare a difendersi anche se lui non ne è interessato. Tuttavia, con il passare del tempo, il ragazzo scopre sempre di più se stesso e il suo talento e decide dunque di iscriversi segretamente alla classe di balletto.

Jackie (Gary Lewis) lo scopre e, indignato dall’accaduto, proibisce al figlio di proseguire con le lezioni. La passione di Billy però è così grande che lo spinge a chiedere aiuto all’insegnante di danza, Sandra Wilkinson (Julie Walters), che gli permette di ottenere un’audizione con la Royal Ballet School di Londra. A causa della detenzione del fratello, Billy perde l’audizione e considerato gay dal padre, viene totalmente isolato. Qui il tema del bullismo è affrontato in maniera sottile ma ugualmente potente. Ballare è sinonimo di omosessualità in una società fortemente dominata da un’idea di mascolinità tossica. Fortunatamente, il lieto fine non è banale né tantomeno consolatorio.

6. La forma della voce (2016)

Una scena di La forma della voce

La forma della voce diretto da Naoko Yamadaa affronta come mai prima negli anime il tema del bullismo e del suicidio giovanile. Shoko, una giovane ragazza affetta da sordità, arriva nella scuola elementare giapponese dove cerca di integrarsi in tutti i modi. Attirando l’attenzione su di sé, Shoko diventa vittima degli insulti di Shoya e di altri suoi compagni di classe. Nel momento in cui il preside ne viene a conoscenza, Shoya viene identificato come il carnefice e diventa a sua volta il bersaglio delle vessazioni dei compagni. Per tale motivo, il ragazzo arriva alle mani con Shoko e la costringe a cambiare istituto. Ormai isolato dal resto del gruppo, Shoya decide di far visita a Shoko per restituirle il quaderno trovato in classe e, con il passare degli anni, i due ragazzi costruiscono un legame particolare.

7. Disconnect (2012)

Una scena di Disconnect

Come spiegato in precedenza, il web ha amplificato purtroppo i fenomeni del bullismo, regalando un palcoscenico sterminato, impossibile da gestire. Proprio questo è al centro di Disconnect di Henry-Alex Rubin, che mette in luce i rischi della rete e il difficile rapporto tra vita reale e vita virtuale in maniera intelligente. Nina Dunham (Andrea Riseborough) è una reporter brillante e determinata che si trova a intervistare in videochat Kyle (Max Thieriot), un adolescente che fa lo spogliarellista per conto di un tale di nome Harvey (Alberto Angrisano). Quando l’FBI ne viene a conoscenza tramite il web, la giornalista viene incaricata di scoprire l’indirizzo dell’abitazione in cui i minori si esibiscono. Contemporaneamente, due bulletti, Jason (Colin Ford) e il suo amico Frye, si prendono gioco di un loro compagno di classe tramite il web: si fingono di essere Jessica e lo istigano a inviare foto in cui è completamente nudo.

8. Bully (2001)

Una scena di Bully

Il bullismo spesso e volentieri si intreccia a delle terribili dinamiche tossiche all’interno di un gruppo ristretto di persone. Come mostra benissimo il drammatico Bully, presentato alla 58.m Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il film è una trasposizione cinematografica del libro Bully: A True Story of High School. Bobby (Nich Stahl) e Marty (Brad Renfro) sono due amici che si conosco da sempre e, tra i due, il primo è colui domina l’altro. Tra piccoli lavoretti e giri di droga, i ragazzi riescono finalmente ad ottenere un impiego redditizio con la vendita di filmini pornografici e sesso telefonico agli omosessuali. Un giorno Bobby e Marty incontrano due ragazze, la bella e viziata Ali e la vulnerabile Lisa. Con il tempo il rapporto tra Bobby e Marty si complica perché Bobby abusa sessualmente di Aly (Bijou Phillips) e Lisa (Rachel Miner) cerca di convincere Marty a prendere un’importante decisione che cambierà per sempre le sorti del suo amico.

9. Charlie Bartlett (2007)

Una scena di Charlie Bartlett

Diretto da Jon Poll al suo esordio alla regia, Charlie Bartlett declina il tema del bullismo in maniera assieme delicata e divertita. Il protagonista (Alton Yelchin) è un ragazzo ribelle alle prese con l’adolescenza, la noia e l’infelicità. Figlio di genitori benestanti, il ragazzo ha frequentato scuole private nelle quali, per vari motivi, è sempre stato espulso. Arrivata al limite, la madre decide di iscriverlo in una struttura pubblica. Qui, Charlie si innamora della figlia del preside (Robert Downey Jr.) ed è vittima di bullismo. Grazie al suo nuovo impiego di spacciatore di psicofarmaci nei bagni, il ragazzo riesce a ribaltare la sua posizione sociale conquistando fama e notorietà. Tuttavia, dopo aver colpito il preside a seguito di un litigio con la figlia, Charlie viene arrestato e sarà costretto ad affrontare i propri demoni.

10. Después de Lucía (2012)

Una scena di Despues de Lucia

Quando il bullismo colpisce una ragazza sul punto di sbocciare, le conseguenze sono ancora più letali. Lo spiega benissimo Después de Lucía di Michel Franco, premiato nel 2012 a Cannes in Un Certain Regard. In seguito alla morte di Lucia, il marito Roberto (Hernand Mendoza) decide di intraprendere una nuova vita, con la figlia diciassettenne Alejandra (Tessa Ia), nella Città del Messico. Iscritta nella scuola frequentata dai figli dell’alta borghesia, Alejandra viene presa di mira dai compagni perché invidiosi e gelosi della sua bellezza e intelligenza. Durante una festa, la ragazza fa sesso con un compagno e, di nascosto, viene filmata con un telefono. Da quel momento in poi, la situazione si complica perché diventa il capo espiatorio su cui chiunque sfoga le proprie frustrazioni ma Alejandra decide di vivere tutto nel silenzio, senza chiedere aiuto a nessuno, e si rinchiude in sé stessa.

11. Cyberbully (2011)

Una scena di Cyberbully

Altro film che analizza con accuratezza il legame tra bullismo e cyber spazio, Cyberbully è un’opera televisiva trasmessa dalla ABC, diretta da Charles Binamé. A causa del divorzio dei genitori Taylor (Emily Osment), la giovane e bella ragazza, comincia a sviluppare un senso di inferiorità rispetto agli altri compagni che la spinge a trovare conforto all’interno di un popolare social network. Nonostante le sue grandi aspettative di ritrovare un appagamento personale e di sentirsi apprezzata dagli altri utenti, Taylor diventa vittima di alcuni episodi di bullismo virtuale che però arrivano ad intaccare anche la sua vita reale: la ragazza inizia a distaccarsi dalla famiglia e dagli amici, fino a quando un tragico evento la spinge, per la prima volta, a chiedere aiuto.

12. Audrie & Daisy (2016)

Una scena di Audrie & Daisy

L’approccio documentaristico al tema del bullismo si rivela particolarmente interessante in Audrie & Daisy, doc del 2016 diretto da Bonni Cohen e Jon Shenk con Daisy Coleman e Delaney Henderson. Il lavoro mette in scena le vicende di Audrie e Daisy, due studentesse liceali di due diverse città degli Usa, entrambe vittime di abusi sessuali. Dopo il tragico evento, entrambe le ragazze sono costrette ad affrontare, nella solitudine, sia la tragedia sia le accuse e l’atteggiamento incomprensibile della società in cui vivono. Un film potente e doloroso che vi consigliamo.

13. Caro Evan Hansen (2021)

Sempre diretto da Stephen Chboski, autore che dimostra particolare sensibilità sugli argomenti legati al benessere mentale degli adolescenti, Caro Evan Hansen è un musical ambientato in una high school come tante. Il protagonista, il bravissimo Ben Platt, è un giovane con ansia sociale che ha tentato di togliersi la vita, mascherando il gesto come semplice incidente. Costantemente emarginato dai suoi compagni di classe, diventa improvvisamente noto per la sua presunta amicizia con Connor, un ragazzo che si è suicidato e che per degli strani incastri viene considerato il più grande amico di Evan.  Quella bugia diventa in realtà l’occasione per discutere seriamente di depressione e per rompere il muro di silenzio che purtroppo circonda “gli anonimi”. Un’opera delicata che affronta il tema del bullismo con tocco soave.

14. L’A.S.S.O. nella manica (2015)

Come vedremo anche più avanti, il bullismo può essere affrontato anche in maniera leggera, come nella commedia di Ari Sandel, L’A.S.S.O. nella manica. Asso in realtà è l’acronimo di Amica sfigata strategicamente oscena, in una parola, Bianca. La ragazza è un’adolescente legatissima alle due amiche del cuore, la cui prospettiva cambia quando scopre di essere considerata, suo malgrado, “quella brutta”. Ossia, la parte sfigata del terzetto il cui ruolo è quello di mettere in risalto le altre due. Si tratta di una forma sottile di bullismo che però ha conseguenze altrettanto dolorose per Bianca, che si allontana dalle amiche per diventare una ragazza di successo. Il percorso però è accidentato, perché viene presa di mira dalle vere bulle della scuola che diffondono su internet un video imbarazzante di Bianca che bacia un manichino. La commedia di Sandel è decisamente eterea, ma molto carina.

15. Per vincere domani – Karate Kid (1984)

Forse pochi film come Per vincere domani – Karate Kid di John Avildsen hanno parlato di bullismo in maniera così diretta e senza possibilità di fraintendere. Capostipite di un franchise di successo e di una serie di Netflix, Cobra Kai, il film vede come protagonista un ragazzino che si è appena trasferito di un liceo di Los Angeles. Gracilino e senza grilli per la testa, viene subito preso di mira dai violenti bulli capitanati da Johnny Lawrence. Per evitare di prendere botte tutti i giorni, Daniel impara il karate. Le lezioni di Miyagi non hanno a che fare però solo con la potenza fisica, ma sono un vero percorso di crescita umano. Così, tra una palizzata dipinta e le macchine ben lucidate, Daniel San trova il modo di diventare grande, battendo Johnny Lawrence nella finale di un importante torneo giovanile. Il film è un distillato di cinema sportivo anni ’80, evocativo ed emozionante nella sua semplicità.

16. Sierra Burgess è una sfigata (2018)

Diretto da Ian Samuels, Sierra Burgess è una sfigata dichiara apertamente il suo intento già dal titolo. La protagonista è una liceale emarginata per il suo aspetto fisico e lo stile, che ha però un’intelligenza sopra la media. Grazie alla sua indole, come una novella Cyrano, riesce a stipulare un patto con un’arrogante cheerleader aiutandola a essere più brava a scuola. In cambio, Sierra ottiene da Veronica un “corpo perfetto”, che utilizzerà per sedurre il ragazzo più famoso della scuola. Il lieto fine è assicurato, ma non è per questo che il film ci interessa, quanto per il fatto che a un certo punto della storia, anche Sierra diventa una sorta di bulla di Veronica, mettendone in pericolo la reputazione. La commedia, quindi, ci ricorda che certe dinamiche possono instaurarsi in qualsiasi circostanza. E che vanno affrontate una volta per tutte.

17. Un bacio (2016)

Diretto da Ivan Cotroneo, Un bacio è un dramme giovanile che affronta il tema del bullismo in maniera molto delicata ma anche senza infiocchettature. Il protagonista, Lorenzo, è un ragazzo gay che viene bullizzato nella sua nuova scuola. Unica fonte di sollievo è il rapporto d’amicizia sincero che lo lega a Blu, emarginata perché considerata di facili costumi, e ad Antonio, verso il quale forse prova qualcosa di più. I tre saranno costretti a fronteggiare le loro paure più profonde. Blu capisce, ad esempio, di essere stata stuprata dal suo ragazzo e da altri compagni di scuola. Mentre Antonio non riesce ad accettare la sua omosessualità e finisce per compiere un atto terribile.

18. A girl like her (2015)

A girl like her di Amy Weber è un film che parla del rapporto tossico tra una ragazza bullizzata e la sua carnefice. Jessica, questo il nome della protagonista, prova a togliersi la vita e per questo viene portata d’urgenza in ospedale. Quando nella sua scuola iniziano a girare un documentario, gli studenti intervistati parlano dell’accaduto e della relazione difficile tra Jessica e la sua ex migliore amica Avery. La verità che emerge è terribile, visto che Avery, ripresa di nascosto, aveva preso di mira Jessica, invitandola più volte a uccidersi. Nel finale Avery ritrova la sensibilità perduta, chiedendo il perdono dell’amica per il suo comportamento terribile.

19. Do revenge (2022)

Niente è come sembra nel film diretto da Jennifer Kaytin Robinson per Netflix. Come vi abbiamo spiegato nella nostra recensione di Do revenge, il film interpretato da Maya Hawke e Camila Mendes pare un divertissement su ascesa e caduta della più popolare della scuola, colpita sul vivo quando il ragazzo pubblica un loro video intimo rendendola ridicola. In realtà i rapporti di forza tra i personaggi sono costantemente stravolti e anche la vittima di bullismo Eleanor nasconde un segreto da difendere. Non un capolavoro, va detto, ma un film da vedere per capire come un tema così importante possa essere anche lo spunto di riflessione sull’inutilità assoluta della vendetta.

20. Fuga dalla scuola media (1995)

Ah, i favolosi anni ’90 del grunge. Quelli in cui le protagoniste di commedie indipendenti come Fuga dalla scuola media di Todd Solondz, venivano bullizzate solo perché irrimediabilmente fuori contesto. Per questo vi vogliamo segnalare questo teen drama sui generis, che affronta il tema del bullismo dal punto di vista di Dawn, una ragazzina del New Jersey derisa dalle compagne di scuola e da un teppistello, Brandon, che in realtà nasconde dietro il suo atteggiamento un cuore d’oro. Un film divertente e toccante al tempo stesso, che vi consigliamo senza meno di vedere per le sue atmosfere agrodolci e per una Heather Matarazzo deliziosa nei panni di Dawn.

21. Jimmy Grimble (2000)

Diretta da John Hay questa fiaba ambientata a Manchester racconta la storia di Jimmy, un ragazzino tifosissimo del City, che viene bullizzato dai suoi compagni di scuola, tutti invece tifosi dello United. Sì, il bullismo esercitato attraverso lo sport e il calcio in particolare  è più frequente di quanto si possa pensare. Quando Jimmy, però, indossa un paio di scarpini magici, la sua vita cambia. E da brutto anatroccolo deriso, diventa uno splendido cigno. Una favola, appunto, Jimmy Grimble, che però sta bene in questo elenco di film sul bullismo, per la sua apertura alla speranza.

22. Piggy (2022)

Cambiamo decisamente genere con Piggy, l’horror di Carlotta Pereda, di cui trovate la recensione qui, che ha come protagonista una ragazza sovrappeso, derisa per il suo aspetto. Sara, questo è il suo nome, è bullizzata da tre ragazze molto popolari che un giorno vengono rapite. Piggy, questo il suo soprannome, è l’unica testimone del rapimento, ma incerta sulla possibilità di parlare o meno, prende tempo. Fino a quando non si trova faccia a faccia con le sue carnefici, prendendo una decisione coraggiosa. La Pereda ha un approccio brutale e sorprendente al bullismo e proprio per questo il film, pur se disturbante in molti punti, merita una visione.

23. Ancora tu! (2010)

Come detto, il tema del bullismo può anche essere trattato con ironia e leggerezza, come in Ancora tu! di Andy Fickman. Una commedia in cui la protagonista Marni torna nella sua città dopo anni da incubo al liceo per scoprire che l’amato fratello Will sta per sposare la sua nemesi e super bulla Joanna. La ragazza prova a mandare a monte le nozze, ma si rende conto di essere davvero maturata, nonostante le batoste subite. Supera così il trauma, riconciliandosi con la futura cognata. Nel cast troviamo anche Jamie Lee Curtis e Sigourney Weaver, madri di Marni e Joanna, ex compagne di classe e soprattutto ex vittima e carnefice.

 

Aggiornato da Francesca Fiorentino

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