Uno dei periodi più difficili della Storia a noi più vicina è quello della Seconda Guerra Mondiale, tra i cui momenti più bui c’è senza dubbio l’Olocausto. A decenni di distanza, la memoria di quanto accaduto non può sbiadire ed è importante ricordare la tragedia dell’eccidio ebraico, raccontandone i dettagli anche alle nuove generazioni: solo così, fatti del genere non potranno più ripetersi, restando solo macchie oscure relegate nel nostro passato collettivo.
Il cinema, in questo senso, ci viene particolarmente in aiuto: film dedicati a quel periodo storico sono il modo migliore per non dimenticare la crudeltà dei fatti ed i milioni di persone che hanno perso la vita. Nell’articolo che segue abbiamo riunito quelli che secondo noi sono i migliori film sulla Shoah, dal recentissimo La zona d’interesse a Train de vie – Un treno per vivere e JoJo Rabbit. Recuperarli tutti è un imperativo: la speranza che certi orrori non possano più accadere passa attraverso la conoscenza, la cultura, ed essendo tra i media più accessibili il cinema va incontro a diversi tipi di pubblico, con gusti e di età differenti.
1. La zona d’interesse (2023)
Apriamo questa lista sui migliori film sulla Shoah con un titolo recentissimo: La zona d’interesse, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes e candidato ben cinque premi Oscar. Il film diretto da Jonathan Glazer tratta l’Olocausto con un approccio assolutamente unico che, come vi abbiamo spiegato nella nostra recensione del film, colpirà lo spettatore fin dai primi minuti di visione. La storia si apre in una villetta di campagna, in cui una famiglia vive un’esistenza idilliaca a contatto con la natura, tra picnic in riva al fiume, sport all’aria aperta e la cura di uno splendido giardino. Il capofamiglia scopriamo ben presto essere Rudolph Höß (Christian Friedel), comandante del campo di concentramento di Auschwitz che, insieme ai cinque figli e alla moglie Hedwig (Sandra Hüller), abitava in una casa proprio adiacente al campo che gestiva. L’orrore che avviene subito al di là delle loro mura lo percepiamo inizialmente da pochi dettagli, poi in maniera più evidente, costringendoci a scontrarci con l’apatica noncuranza dei protagonisti nei confronti della morte e della violenza da loro stessi perpetrata. Un film davvero potente, capace di restare impresso nello spettatore ben dopo il termine dei titoli di coda.
2. Schindler’s List (1993)
Proseguiamo con quello che è considerato il maggior capolavoro sul tema della Shoah: lo splendido Schindler’s List di Steven Spielberg. Al centro di questa storia troviamo un personaggio realmente esistito, Oscar Schindler, che viene ricordato in questo indimenticabile testamento del suo operato. Schindler, interpretato da Liam Neeson, è un imprenditore tedesco inizialmente interessato solo a fare fortuna, desideroso di sfruttare la manodopera ebrea nelle sue fabbriche. Con il tempo, però, si renderà conto del bene che può fare e di quante persone può aiutare, con coraggio e furbizia riuscirà così a salvare più di un migliaio di ebrei da morte certa. Schindler’s List è reso indimenticabile anche dalla scelta di utilizzare una fotografia in bianco e nero, fatta eccezione per alcune scene in cui certi dettagli a colori colpiscono al cuore lo spettatore. Insieme a Neeson nel cast troviamo anche Ben Kingsley e Ralph Fiennes.
3. Il pianista (2002)
Tra i migliori film dedicati all’Olocausto c’è anche Il pianista, diretto da Roman Polanski e con protagonista Adrien Brody. Anche in questo caso ci troviamo di fronte alla storia di un personaggio realmente esistito: il talentosissimo pianista ebreo Władysław Szpilman. Nel film seguiremo il viaggio all’inferno suo e della sua famiglia, che dopo essere stati rinchiusi nel ghetto di Varsavia cercheranno di sfuggire alla deportazione. Non è una visione semplice, di questo dobbiamo avvisarvi, ma Il pianista è di certo uno degli esempi di film sulla shoah meglio realizzati e commoventi in circolazione.
4. La vita è bella (1997)
Non potevamo non inserire in questa lista il titolo italiano che a suo modo ha ridefinito il modo di fare film sull’Olocausto, aggiudicandosi anche l’Oscar come Miglior Film Straniero: La vita è bella di Roberto Benigni, che ne è anche il protagonista. Al centro di questa storia troviamo la forza di un padre che, dopo essere stato deportato in un campo di concentramento insieme a suo figlio, con il suo approccio giocoso e ottimista alla vita è capace di preservare l’innocenza del bambino. Guido, infatti, sarà capace di far credere al figlio Giosuè di trovarsi all’interno di un gioco a premi, proteggendolo così dagli orrori che lo circondano. Uno dei migliori film sulla memoria di sempre, la cui visione è adatta anche ai più piccini.
5. The Reader – A voce alta (2008)
Tratto dal famoso romanzo omonimo di Bernhard Schlink, la storia narrata in The Reader – A voce alta è complessa e profonda, affronta inoltre temi difficili con la giusta delicatezza. I protagonisti di questa storia sono Hanna (Kate Winslet), una ex SS, e il suo giovane amante Michael. Anni dopo il concludersi della loro relazione, ormai diventato adulto, Michael assisterà al processo che vede incriminare Hanna per le atrocità commesse durante la guerra. Per questo film diretto da Stephen Daldry, Kate Winslet si è aggiudicata L’Oscar come Miglior Attrice Protagonista.
6. La scelta di Sophie (1982)
Passiamo ora ad un titolo famoso per la sua carica emotiva, un film capace di far commuovere anche lo spettatore più cinico e che è valso alla sua protagonista Meryl Streep l’Oscar come Miglior Attrice: La scelta di Sophie. Streep interpreta Sophie Zawistowska, una donna che, durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale è stata deportata in un campo di concentramento, e li ha subito dei traumi indelebili. Più la narrazione prosegue più lo spettatore apprende il passato della donna, condividendone la disperazione.
7. Il bambino con il pigiama a righe (2008)
Se si parla di film strappalacrime uno dei primi a venire alla mente è anche uno dei migliori film sulla Shoah di sempre: Il bambino con il pigiama a righe. Il protagonista di questa storia è il piccolo Bruno Bruno (Asa Butterfield), figlio di un alto ufficiale nazista che, insieme a tutta la famiglia, si è trasferito nei pressi di un campo di concentramento. Bruno stringerà una profonda amicizia con un coetaneo rinchiuso nel campo, il bambino “con il pigiama a righe” del titolo, senza capire il perché lui sia così diverso. Una storia che ci insegna come amore ed amicizia possano superare ogni barriera.
8. Il figlio di Saul (2015)
Tra i migliori film sull’Olocausto vi segnaliamo anche questo titolo diventato un vero e proprio cult tra i cinefili: Il figlio di Saul, diretto da László Nemes e aggiudicatosi il premio Oscar come Miglior Film Straniero. Saul (Géza Röhrig) è prigioniero in campo di concentramento, il compito a cui lo obbligano i nazisti è quello di recuperare i corpi dalle camere a gas e poi cremarli. Un giorno, però, si trova davanti a quello che crede essere il cadavere di suo figlio: sconvolto, deciderà di fare di tutto pur di concedergli una sepoltura dignitosa, cercando un rabbino che possa portare a termine il rito nel modo più giusto. La ricerca di Saul farà esplodere un piccola ma potente rivoluzione nel campo…
9. Train de vie – Un treno per vivere (1998)
Cambiamo genere con la commedia dal sapore dolceamaro Train de vie – Un treno per vivere, diretta da Radu Mihăileanu. Siamo nel 1941, in un villaggio ebraico dell’Europa dell’Est. Per sfuggire alla deportazione nei campi da parte dei nazisti, gli abitanti organizzeranno un viaggio a bordo di un finto convoglio, che passando attraverso la Russia ha come meta la Palestina. Una di quelle storie che vi rimarranno dentro, con un finale di quelli che sono impossibili da dimenticare.
10. Jojo Rabbit (2019)
Chiudiamo questa nostra lista dei migliori film sulla shoah con un’opera piuttosto recente, un altro di quei titoli che attraverso gli stilemi della commedia è capace di trattare temi estremamente complessi e difficili. Anche in questo caso la leggerezza non risulta in superficialità narrativa ma, al contrario, in un mezzo come un altro per trasmettere un messaggio importante, anche ai più giovani. Il protagonista di Jojo Rabbit, diretto da Taika Waititi, è un timido bambino della gioventù hitleriana che vive solo con la madre perché il padre è al fronte in Italia. Jojo ha un amico immaginario molto particolare, una versione grottesca di Adolf Hitler che lo sostiene nelle difficoltà della vita di tutti i giorni. Le sue radicate convinzioni cominceranno però a vacillare quando sua madre nasconde una ragazzina ebrea in casa loro: il bambino si renderà conto che la realtà delle cose potrebbe essere molto diversa da come lui era sempre stato convinto… Nel cast, oltre allo stesso Waititi che interpreta l’Hitler immaginario, troviamo Scarlett Johansson, Sam Rockwell, Roman Griffin Davis e Thomasin McKenzie. Jojo Rabbit si è aggiudicato il Premio Oscar come Migliore Sceneggiatura non originale.