Assassinio a Venezia ha il suo cuore pulsante nella scena di una seduta spiritica che ha preso gli spettatori in contropiede e che è stata abilmente raccontata dal cast. Gli attori, guidati da Kenneth Branagh, hanno spiegato che non sapevano cosa sarebbe accaduto durante le riprese di quella scena e le loro reazioni di paura sono spontanee.
Ad aver raccontato la seduta spiritica al centro di Assassinio a Venezia è stato lo stesso cast del film nel corso di una featurette realizzata per Rotten Tomatoes. A quanto pare, gli attori sul set non erano stati informati di tutti i numerosi dettagli artigianali che sarebbero stati portati in scena per realizzare la sequenza che ritrae una seduta spiritica. A questo proposito, Kenneth Branagh ha dichiarato: “Ci serviva qualcosa di realmente entusiasmante e divertente come una seduta spiritica. Il nostro obiettivo era garantire al pubblico un’esperienza genuina e di autentica sorpresa!”.
In Assassinio a Venezia, la seduta spiritica non viene realizzata in modo tradizionale facendo ricorso a espedienti tradizionali – come le bellissime tavole Ouija di questa classifica – ma, bensì, a una macchina da scrivere (vero e proprio inside joke letterario, data l’origine del film!) i cui tasti battono sotto l’influenza dello spettro che è stato appena evocato. Secondo Riccardo Scamarcio: “Tutto quello che vedete nel film in quella scena è accaduto davvero senza che noi sapessimo niente. La nostra reazione stessa era: ‘Wow, è tutto vero!'”.
Ad aver proferito parola a proposito del tono orrorifico del film e della volontà di Kenneth Branagh è stato James Pritchard, produttore del film, nel corso di un’intervista con The Direct. L’uomo ha raccontato: “Credo che il tono horror del film dipenda dal lavoro di Kenneth. Mi risulta che abbia deliberatamente spaventato il cast sul set. Quindi, in realtà, parte della paura che si vede è autentica. Non ha detto loro cosa stava per succedere. Credo che questo, in un certo senso, faccia parte del mantenimento del tono e dello spirito del film”.
Nella sequenza, la medium (interpretata da Michelle Yeoh) entra presumibilmente in contatto con lo spirito di Alicia, suicidatasi dopo aver rotto il suo fidanzamento con lo chef Maxime Gerard ed essersi ammalata gravemente. Tra finestre che si aprono all’improvviso facendo entrare le folate gelide della città di Venezia (e perché no? Anche qualche spirito!), pappagalli gracchianti, maschere di Halloween e fantasmi di bambini che aleggiano all’interno del palazzo, la sequenza non ha terrorizzato soltanto il pubblico ma anche gli attori durante le riprese.
Assassinio a Venezia è disponibile nei cinema italiani e, al momento, ha incassato poco più di 2 milioni di euro. L’ultimo film di Kenneth Branagh (ne abbiamo parlato nella nostra recensione di Assassinio a Venezia) è stato distribuito da 20th Century Studios e Walt Disney Studios lo scorso 14 settembre. Il film diretto da Kenneth Branagh è tratto dal romanzo Poirot e la strage degli innocenti e rappresenta la terza incursione del regista e attore nell’universo letterario di Agatha Christie. Questa volta, però, dopo l’adattamento esangue di Assassinio sull’Orient Express e quello passionale ed erotico di Assassinio sul Nilo, il regista ha scelto di sposare i toni fantasmatici e misteriosi garantiti dalla città di Venezia, mai così cupa e luciferina.