Tim Burton ha parlato di Batman e del “problema” con Jack Nicholson durante le riprese del film. Nonostante sia considerato uno dei più grandi attori di tutti i tempi, evidentemente anche il celebre protagonista di Easy Rider può riservare delle sorprese che rendono difficoltoso lavorare con lui.
Come riportato da Comic Book, nel corso di un’intervista con Empire, Tim Burton ha ricordato di aver dovuto chiedere a qualcuno di tradurre efficacemente ciò che Jack Nicholson diceva sul set, poiché il regista non capiva il suo strascico. Tim Burton ha raccontato: “Jack ha un modo di parlare molto astratto. Quindi mi diceva delle cose e io dicevo: ‘Sì, ho capito’, e poi mi rivolgevo a qualcuno attorno a me gli chiedevo di cosa dannazione avesse parlato. Quindi c’era questa strana comunicazione: non lineare, non collegata… Ma per me era molto chiaro. Mi sembrava che avessimo una buona comunicazione in stile cavernicoli”.
A parte le difficoltà di comunicazione, Tim Burton ha aggiunto che Jack Nicholson l’ha aiutato a trovare il suo posto come regista, guardando all’attore come una sorta di mentore. Tim Burton ha ricordato: “Jack Nicholson mi ha protetto e nutrito, mi ha fatto andare avanti, non facendosi sopraffare dall’intera faccenda. Mi sono sentito davvero sostenuto da lui in modo molto profondo. Ero giovane e avevo a che fare con un grande studio, e lui mi ha dato tranquillamente la fiducia necessaria per fare quello che dovevo fare. E il suo essere una voce di sostegno ha avuto molta risonanza con lo studio. Mi ha aiutato a superare l’intera faccenda. Mi ha dato forza”.
Più recentemente, Tim Burton ha potuto finalmente dare la sua impronta alla Famiglia Addams producendo la popolarissima serie Mercoledì di Netflix. L’autore ha dichiarato: “Quando ho letto questa sceneggiatura, mi ha parlato di come mi sentivo a scuola, di come ti senti nei confronti dei tuoi genitori e di come ti senti come persona. Ha dato alla Famiglia Addams un diverso tipo di realtà. È stata una combinazione interessante. Nel 1976 sono andato a un ballo di fine anno. Era l’anno in cui uscì Carrie. In quel ballo mi sono sentito come una Carrie al maschile. Ho provato quella sensazione di dover essere lì ma di non farne parte. Queste sensazioni non ti lasciano, per quanto tu voglia che se ne vadano”.
La serie sulla rampolla della Famiglia Addams (di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Mercoledì) è disponibile in streaming su Netflix.