Il film Blow oggi è considerato un cult, ma prima delle riprese il vero narcotrafficante George Jung, non voleva Johnny Depp nel ruolo di sé stesso, perché era sicuro che l’attore dei film di Tim Burton non avrebbe funzionato. Jung lo ha raccontato nel 2018, spiegando di essersi poi ricreduto.
Come spiega The Hollywood Reporter, George Jung ha trascorso ben 60 anni in carcere dopo essere stato condannato per uso e traffico di cocaina a livello internazionale, ed è morto nel 2021, ma quando il film uscì nelle sale, nel corso del 2001, era ancora dietro le sbarre e non ebbe occasione di poter vedere il prodotto finale al cinema, nonostante fosse consulente per il regista Ted Demme e l’attore Johnny Depp. Tutto questo però cambia nel 2018, quando Jung presenzia ad una proiezione speciale di Blow al TCL Chinese Theatre di Los Angeles e racconta un po’ di interessanti retroscena sulla lavorazione del film ispirato alla sua incredibile vita: “Innanzitutto devo ringraziare il compianto regista Ted Demme. Lui era così, è stato in grado di entrare nella mia testa e catturare la mia essenza.”, ha esordito George Jung, ricordando in seguito come fosse particolarmente restio nell’affidare il volto del protagonista (cioè, se stesso) a Johnny Depp, prima delle riprese.
“Ted mi disse che Johnny aveva già interpretato un narcotrafficante in 21 Jump Street e un barbiere androgino e mezzo umano in Edward mani di forbice; fu allora che pensai sconsolato: ‘Non funzionerà’. Ma poi devo dire che mi sono ricreduto, tanto che quando prima delle riprese principali Johnny venne a sapere che la mia vita sarebbe stata edulcorata alla maniera di Hollywood, si arrabbiò e disse: ‘Lui è ancora vivo, quindi se non riusciamo a farlo bene, allora potete prendere i vostri soldi ed infilarveli nel didietro!”
Parole prounciate da George Jung che dimostrano ancora una volta quanto il pregiudizio che aveva su Depp era del tutto infondato; e difatti, il film di Ted Demme con il popolare attore e Penelope Cruz, fu un successo di pubblico e critica.
Blow è un film drammatico del 2001 diretto da Ted Demme basato sul romanzo omonimo di Bruce Porter, che narrava in forma letteraria la vita tumultuosa nel mondo della droga di Jung. Un film divenuto nel tempo cult, e di cui si è tornati a parlare di recente, in merito a storie di abusi e di accuse nei confronti di Johnny Depp, ancora del tutto da chiarire e verificare. Riguardo Jung, l’uomo fu uno dei protagonisti del narcotraffico