Forse non tutti lo sanno, ma il celebre film C’era una volta in America di Sergio Leone ha avuto ben tre versioni alternative, ognuna con un minutaggio differente. Quella europea dura 229 minuti ad esempio, ma quella statunitense che uscì proprio nel 1984 durava solamente 139 minuti; una versione massacrata dal montaggio americano che lo stesso regista disconobbe e che come reazione non volle mai vedere di sua iniziativa. A raccontarlo è stato il figlio Andrea Romano nel 2022, in occasione del debutto del documentario di Francesco Zippel Sergio Leone, l’italiano che inventò l’America.
Intervistato in esclusiva per Panorama nel 2022, Andrea Leone ha raccontato moltissimi aneddotti legati al padre Sergio, dalla vita famigliare al ritratto più umano e privato del genio dietro la macchina da presa, fino alla delusione del cineasta quando nel 1984 sul mercato statunitense iniziò a circolare una versione cinematografica del suo C’era una volta in America di 139 minuti anziché di 229, minutaggio quest’ultimo approvato dallo stesso Sergio Leone e che era stato rilasciato nelle sale europee ed internazionali. Andrea Romano racconta l’acredine del padre per quella versione iper-tagliata e che seguiva l’ordine cronologico degli eventi narrati, senza flashback: “Mio padre la prese malissimo e non volle mai vedere quel montaggio. Che probabilmente fu realizzato per avere più spettacoli al cinema e vendere più biglietti.”
La cosiddetta extended director’s cut del film durava 251 minuti, aveva 26 minuti di scene tagliate e non inserite nel montaggio finale, ed era stata commissionata da Andrea e Raffaella Leone quando nel 2011 ne acquistarono i diritti per l’Italia, affidando l’opera di restauro alla Cineteca di Bologna. Questa terza versione alternativa fu presentata al 65° Festival di Cannes in presenza del compositore Ennio Morricone e di buona parte del cast, tra cui Robert De Niro, James Woods e Jennifer Connelly.
C’era una volta in America è disponibile in streaming è un film drammatico del 1984 diretto da Sergio Leone e basato sul romanzo Mano armata di Harry Gary. Considerato non solo come il capolavoro del regista romano, è anche uno dei lungometraggi più amati di tutti i tempi, che al momento della sua uscita in sala non ebbe un successo straordinario, ma anzi venne ampiamente rivalutato con il tempo. Sapevate che l’iconica foto di Gianni Minà, con De Niro, Muhammad Ali e Marquez fu scattata durante le riprese di questo film?