L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, il film di Sidney Sibilia con Elio Germano e Matilda De Angelis, finisce con la distruzione dell'”isola” creata da Giorgio, il cui sogno libertario va in fumo; il film si conclude con delle immagini del matrimonio dei veri Giorgio Rosa e Gabriella Chierici che, coronato finalmente il loro sogno d’amore, non si lasceranno mai più.
Fedelissima ricostruzione di una vicenda realmente accaduta tra le più bizzarre della storia italiana, il film di Sibilia racconta l’utopia di Giorgio Rosa, giovane neolaureato d’ingegneria che, nel 1967, dopo aver sostenuto l’Esame di Stato, rincontra la sua ex Gabriella Chierici, prossima al matrimonio con un altro uomo; la donna lo ha lasciato tempo prima, stanca delle velleità utopistiche di Giorgio, che non riesce o non vuole conformarsi ai dettami della società civile, di giorno in giorno sempre più soffocante. Con l’aiuto di alcuni amici, il sognatore decide di dare il là a un progetto apparentemente folle; la costituzione, in acque internazionali, di un’isola artificiale personale dove poter esercitare appieno le proprie libertà senza costrizioni.
Quella che inizialmente era un’impresa privata diviene presto un polo turistico che attrae la curiosità di molte persone comuni, fra cui proprio Gabriella; la donna rinfaccia a Giorgio il suo infantilismo, accusandolo di aver creato una discoteca a cielo aperto; la piattaforma creata da Giorgio è infatti in breve tempo diventata un polo turistico indipendente, dotato di moneta corrente e in cui si parla l’esperanto; ultimo passo sarebbe a questo punto l’indipendenza politica.
Dopo aver formato un governo con se stesso come presidente e gli amici come ministri, Giorgio inoltra formale richiesta all’ONU, che a sua volta informa il governo italiano. Da parte sua, il ministro dell’Interno Restivo convince il presidente della Repubblica Giovanni Leone dell’eccessiva pericolosità di una istituzione simile; dapprima, attraverso coercizioni o minacce, gli esponenti di governo cercano di fare terra bruciata attorno a Giorgio, convincendo gli amici ad abbandonarlo.
Giorgio a quel punto si rivolge a Gabriella, che gli consiglia di rivolgersi al Consiglio d’Europa. Il governo, temendo in un pronunciamento favorevole, decide di usare tutte le carte a sua disposizione, ordinando all’incrociatore Andrea Doria di abbattere l’isola; Giorgio, recatovisi in tutta fretta, vi trova Gabriella, che ha deciso di tornare con lui; anche gli amici hanno deciso di tornare sui loro passi e difendere fino all’ultimo il sogno; gli occupanti, a quel punto, vengono fatti evacuare con la forza, e l’isola fatta saltare.
Il film – di cui parliamo nella recensione de L’incredibile storia dell’isola delle rose – ha vinto diversi David di Donatello e Nastri d’Argento, oltre che essersi aggiudicato un Globo D’Oro.