Dogman, il nuovo film di Luc Besson uscito nel 2023 non è tratto da una storia vera, bensì è liberamente ispirato ad un articolo di cronaca nera su un bambino di 5 anni, rinchiuso in gabbia dai suoi genitori, una vicenda che il regista francese aveva letto anni prima prima della scrittura e la realizzazione del film.
L’ispirazione per la storia del film nasce da un vecchio articolo di cronaca nera che Luc Besson lesse qualche tempo prima di avere l’intuizione artistica di realizzare il suo Dogman (che, nonostante condivida lo stesso titolo, non ha nulla a che vedere con il film del 2018 di Matteo Garrone). Il regista lesse i dettagli violenti ed agghiaccianti di un bambino francese di soli 5 anni che venne rinchiuso in una gabbia dai suoi genitori; un particolare che diventerà poi importantissimo per la scrittura della sceneggiatura originale di Dogman, interpretato da uno straordinario e camaleontico Caleb Landry Jones.
Il film, di cui abbiamo parlato nella recensione di Dogman, racconta la storia tragica di Douglas, un bambino sensibile che fin dalla sua infanzia è sempre stato emarginato da tutti, dagli amici e dalla sua stessa famiglia; vittima delle violenze del patrigno, ha sempre avuto come suoi unici amici e confidenti una muta di fedelissimi cani, con i quali aveva tragicamente condiviso una putrida gabbia, gettato lì per punizione. Quando diventa adulto ma ugualmente tormentato, Douglas possiede ancora questo strano legame inter-specie tra lui e gli amici a quattro zampe, che adesso usa per vendicarsi dei torti subiti e contro le ingiustizie sociali. Tra un travestimento femminile e un altro.
Presentato in anteprima mondiale all’80° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia e nelle nostre sale da giovedì 12 ottobre con la distribuzione di Lucky Red, Dogman è il nuovo film scritto e diretto da Luc Besson, il ritorno dietro la macchina da presa per i regista francese dal 2019 con il poco fortunato Anna. Negli anni, Besson è diventato uno dei registi europei più celebrati, autore dietro la macchina da presa di titoli cult degli anni ’90 come Nikita, Lèon e Il quinto elemento.