Gli occhi di Tammy Faye, film premiato coni due Oscar, è ispirato alla storia vera che si evolve attorno alla controversa figura di Tammy Faye Bakker, televangelista tra le più popolari in America nel corso degli anni ’80, e che assieme a suo marito Jim Bakker creò un vero e proprio impero televisivo, ed ebbe tanti, tantissimi problemi legali, pubblici e privati. Inoltre, il film di Michael Showalter, con protagonisti Jessica Chastain e Andrew Garfield, è direttamente tratto dal documentario omonimo del 2000 diretto da Fenton Bailey e Randy Barbato.
Partiamo dunque dalla vicenda che ha ispirato il film Gli occhi di Tammy Faye, ma anche il documentario del 2000 che a sua volta ha rappresentato la base della struttura narrativa della sceneggiatura curata da Abe Sylvia: il lungometraggio trionfatore agli Oscar 2022 nelle categorie della miglior attrice protagonista e il miglior trucco, parte proprio dalla storia della giovinezza di Tamara Fay LaValley (Jessica Chastain), da quando si innamora di Jim Bakker (Andrew Garfield) mentre studia al North Central Bible College di Minneapolis, fino al loro matrimonio nonostante la disapprovazione della madre di Tammy, Rachel, che non vedeva di buon occhio la figlia abbandonare il college per predicare e ispirare le comunità cristiane negli Stati Uniti assieme a Jim. La loro predicazione attira l’attenzione del Christian Broadcasting Network di Pat Robertson, che li assume come conduttori del programma per bambini Jim e Tammy. Jim in seguito diventa il primo conduttore di The 700 Club della CBN mentre i due danno il benvenuto alla loro prima figlia.
Segue l’incontro con il pastore televisivo Jerry Falwell (Vincent D’Onofrio) che incita Jim ad aprire un suo network cristiano, cosa che diventerà realtà grazie alle finanza di Falwell e con l’inaugurazione della rete satellitare PTL, capitanata dal programma di televangelo The PTL Club, che diventa popolarissimo negli anni ’80. Un successo talmente straordinario che la vita dei due coniugi diventa progressivamente sempre più lussuosa e lasciva, tra case ed abbigliamento sfarzosi, anche se al contempo la vita sentimentale tra Tammy e Jim va alla deriva. Lui è sempre più preso dal suo nuovo network e medita di inaugurare un parco a tema cristiano, lei invece sofferente dall’assenza del marito e dalla direzione politicizzata di Falwell, inizia a diventare dipendente dai farmaci ed a trasformare il suo volto radicalmente con tatuaggi permanenti ed interventi chirurgici drastici. Il rapporto sentimentale tra Tammy e Jim termina nel 1994, in seguito agli scandali sul debito finanziario di PTL e sulle relazioni extraconiugali di Jim, comprese le speculazioni sui rapporti sessuali che ha avuto con alcuni uomini. Alla fine di questi eventi, Jim Bakker viene imprigionato per frode, mentre Tammy cerca di sbarcare il lunario partecipando a qualche concerto cristiano in giro per l’America; finirà la sua vita nel 2007, sostenendo le lotte della comunità LGBTQ e perdendo una lotta contro il cancro durata per ben undici anni. Aveva soltanto 65 anni.
Nonostante il film con Jessica Chastain e Andrew Garfield segua pedissequamente gli eventi principali della vita della famosa e controversa televangelista americana, modifica o addirittura elimina dalla sua sceneggiatura alcuni eventi veramente accaduti, oppure mai verificatisi nella realtà dei fatti. Ad esempio, come suggerito da ScreenRant, il film di Showalter inventa di sana piante l’incidente stradale di Tammy e Jim che gli permette di incontrarsi fortuitamente per la prima volta con dei vicini di motel che li introducono a Jerry Falwell, così come viene totalmente tagliata la parte nella quale la coppia abbandona il network CBN ed inizia a lavorare per il Trinity Broadcasting Network prima di intraprendere l’avventura della TPL. Minuzie narrative che rendono però il racconto cinematografico meno documentaristico e più snello e più aderente alle psicologie fragili dei suoi due protagonisti; non è difatti un caso se Gli occhi di Tammy Faye ometta nel suo terzo atto la notizia che la protagonista si fosse risposata dopo il divorzio con Jim, o che la televangelista fosse perdutamente innamorata del produttore musicale Gary Paxton e ricambiata (la realtà ci suggerisce che l’infatuazione fosse soltanto un “problema” di Tammy e che lei non fosse ovviamente ricambiata da Paxton).
Non è la prima volta che Jessica Chastain accetta di vestire i panni di un personaggio realmente esistito; se in Gli occhi di Tammy Faye si trasforma anche fisicamente e vince il suo primo Oscar di carriera, nella miniserie George & Tammy (qui però si fa riferimento alla cantante country Tammy Wynette), l’attrice ha raccontato di aver smesso di mangiare per preparars al ruolo e per allenare le sue corde vocali.