Halloween Ends presenta una serie di collegamenti con Halloween III – Il Signore della Notte. Il film finale della trilogia prodotta da Blumhouse Productions e diretta da David Gordon Green è appena stato distribuito nelle sale italiane e si accinge a terrorizzare il pubblico globale in vista del prossimo 31 ottobre. La presunta battaglia finale tra Michael Myers e Laurie Strode ha visto molti colpi di scena unici ed è stata diversa da qualsiasi film di Halloween che abbiamo visto prima. Questo è stato fatto apposta, dato che lo slasher ha un legame con uno dei film cult del franchise.
Gli spettatori più attenti noteranno che, ad esempio, nella classica sequenza dei crediti di apertura, il regista David Gordon Green ha utilizzato un testo blu invece del tipico arancione. L’unico altro film del franchise a fare altrettanto è stato Halloween III – Il Signore della Notte.
Per chi non lo avesse visto, Halloween III – Il Signore della Notte era famoso per essere l’unico film del franchise di quasi 45 anni a non avere come protagonista Michael Myers. Si trattava invece di una storia antologica su un malvagio fabbricante di maschere di nome Conal Cochran, che progettava di usare le sue maschere di Halloween per uccidere i bambini del mondo e riportare Halloween alle sue radici medievali. L’assenza di Michael nel film del 1982 è il motivo per cui i fan e la critica lo hanno criticato all’epoca. Tuttavia, oggi questo inquietante thriller psicologico è giustamente considerato uno dei migliori episodi della serie.
Come riportato da Collider, il font blu non è solo un omaggio visivo, ma serve anche ad avvertire tutti i fan che quest’ultimo film della trilogia (di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Halloween Ends) non è il tipico film di Halloween. La storia condivide il DNA de La stagione delle streghe con il suo ritmo lento e misterioso, l’attenzione a un nuovo personaggio centrale e, come quel film cult, anche Halloween Ends permette all’orrore di “respirare”, facendo sì che la storia si svolga nell’arco di una settimana che precede la notte di Halloween. Si tratta di un incubo guidato dai personaggi. Il film ha a disposizione Michael Myers e Laurie Strode, ma li getta nel mezzo di un thriller paranoico e di un’oscura storia d’amore. Sebbene alcuni fan non saranno d’accordo con la nuova identità terrificante di questo film, il titolo di David Gordon Green che chiude la trilogia si è preso dei rischi genuini che hanno assicurato che la sua versione di Halloween uscisse con un botto emotivo da capogiro. Inoltre, anche la colonna sonora industriale di John Carpenter richiama alla memoria il terzo film della saga originale.
Non è nemmeno la prima volta che David Gordon Green rende omaggio a Halloween III – Il Signore della Notte. Sia in Halloween che in Halloween Kills, per tutta la sanguinosa notte di Halloween si vedono dei “dolcetti o scherzetti” che indossano le tre iconiche maschere Silver Shamrock di quel film. Michael, alla fine, uccide anche uno di loro. Si possono dire molte cose sulla trilogia di Green, ma non si può dire che il regista e la sua squadra non siano fan sfegatati di Halloween. Tutti e tre i film sono pieni di riferimenti a tutti i film della serie. Il già citato font blu completa anche la trilogia di riferimenti ai titoli di testa di Green. Il font di Halloween era lo stesso di Halloween di John Carpenter, quello di Halloween Kills era lo stesso dell’originale Halloween II e quello di Halloween Ends è stato preso direttamente da Il Signore della Notte. Ancora più assurdo è il fatto che, ogni volta che David Gordon Green ha reso omaggio alla trilogia originale nei titoli di testa dei suoi film, ognuno dei tre originali celebrava il suo quarantesimo anniversario. Beh, se non è merito dell’Ombra… Non sappiamo di chi, a questo punto!