Il marchese del Grillo, celebre film interpretato da Alberto Sordi nel 1981, è stato girato tra il Lazio, l’Umbria e la Toscana, con la principale location, ovvero la villa dove dimora il protagonista, collocata a Lucca. Si tratta infatti di Palazzo Pfanner, straordinario esempio di architettura del Seicento con il celebre e bellissimo giardino all’italiana realizzato da Filippo Juvarra, che si adagia lungo le Mura della città.
A Roma invece, figurano altre location riconoscibili del film di Monicelli, tra cui il famoso Parco degli Acquedotti, meglio conosciuto come Acquedotto Claudio, oppure la chiesa di San Bonaventura, che invece si trova nel Rione Campitelli e compare nella parte iniziale della pellicola. La Casa dei Cavalieri di Rosi è a Roma e rappresenta una delle ambientazioni in esterno più belle del film.
Non manca la bellezza dei casali, come quello della Civita nelle campagne di Tarquinia, a Viterbo, dove il marchese, con il suo fare goliardico, s’intrattiene con degli amici francesi. Un altro luogo notevole scelto da Mario Monicelli è Villa Grazioli a Grottaferrata, spazio in cui il regista toscano ha scelto di girare la scena del lancio delle monete roventi ai mendicanti. Il casolare di via delle Pietresche a Manziana sui monti Sabatini è il secondo casale che compare nel film. L’ultimo paesaggio presente che contribuisce alla bellezza del film è il lago di Vico, dove il marchese incontra l’esercito francese.
Una piccola curiosità riguarda Palazzo Pfanner, di cui abbiamo parlato agli inizi: nella stessa location sono stati girati altri film, tra cui Ritratto di Signora, di Jane Campion, con Nicole Kidman. Ricordiamo che il Marchese del Grillo è un personaggio realmente esistito, che l’interpretazione di Sordi ha contribuito a rendere celebre anche ai giorni nostri.
Altra cittadina che compare nel film è Terni. Il luogo di ripresa è il teatro sociale ad Amelia dove si esibiva Olimpia, una delle amanti del marchese. Oltre che da Alberto Sordi, il film è interpretato anche da Paolo Stoppa, Caroline Berg, Riccardo Billi, Flavio Bucci, Cochi Ponzoni, Leopoldo Trieste e Marina Confalone.