I fan, a loro tempo, hanno notato delle somiglianze tra la versione di Willy Wonka interpretata da Johnny Depp ne La fabbrica di cioccolato e le movenze e la voce di Michael Jackson. Pura ipotesi o, in effetti, l’interprete ha fatto qualcosa per somigliare alla celebre pop star? Niente di tutto ciò, a quanto pare. Johnny Depp, infatti, ha dichiarato di non aver mai pensato a Michael Jackson per costruire il suo personaggio nel cult diretto da Tim Burton.
Nel corso di un’intervista con RogerEbert.com, Johnny Depp disse: “Questa idea non ha mai attraversato la mia mente. Non ci ho mai pensato, a dire il vero. Però è interessante la percezione del pubblico e il fatto che abbia dato vita a un’ipotesi del genere”. Come riportato da Cheat Sheet, Johnny Depp ha proseguito: “Alcune persone ne hanno parlato e la cosa mi ha colto di sorpresa. Non me l’aspettavo proprio. Michael Jackson non è stato affatto un ingrediente o un’ispirazione per il personaggio”.
L’interprete vede più una somiglianza tra Willy Wonka e Howard Hughes – un’altra celebrità eccentrica – piuttosto che tra Willy Wonka e Michael Jackson. Howard Hughes era un uomo d’affari e produttore cinematografico noto per il suo disturbo ossessivo-compulsivo. In un’intervista a IGN, l’interprete ha descritto il suo personaggio come “reclusivo, germofobico e con l’ossessione del controllo”, tre qualità che ha associato al produttore. Una vita, quella di Hughes, che anni fa fu raccontata da Martin Scorsese in The Aviator.
Piuttosto, Johnny Depp voleva che la sua versione di Willy Wonka assomigliasse ai conduttori di programmi per bambini che aveva visto in televisione quando era piccolo. Ha citato come esempi Fred Rogers, Zio Al e Captain Kangaroo (nella foto qui sopra)
L’attore feticcio di Tim Burton ha aggiunto: “Ricordo chiaramente, anche a quell’età, il loro modo di parlare e la loro qualità musicale nel modo in cui si rivolgevano alla telecamera e ai bambini. Ho pensato, già allora, che fosse davvero strano. Pensavo che fosse super bizzarro perché era tutto un ‘Ciao, bambini. Come state?’. E i conduttori dei game show, che ricordo di aver visto e guardato. Pensavo: ‘Mio Dio! Non possono essere così a casa. Non possono essere davvero così'”.
Johnny Depp giunse alla conclusione che i conduttori di questi programmi hanno un’espressione felice perché il loro lavoro glielo richiede, anche quando non si sentono felici. Voleva che il suo Willy Wonka avesse la stessa qualità. L’ultimo attore ad aver interpretato Wonka nell’omonimo film (di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Wonka) è stato Timothée Chalamet in una sorta di prequel basato sul personaggio creato da Roald Dahl.