Disponibile su Netflix da ieri, Maestro di Bradley Cooper racconta lunga e tormentata storia d’amore tra il leggendario direttore d’orchestra Leonard Bernstein e la moglie Felicia Montealegre. Un rapporto durato per 27 anni, nonostante l’omosessualità del musicista, di cui la compagna era consapevole. E che diventò un problema solo nel 1976 quando Bernstein si legò al clarinettista Tom Cochran, decidendo di lasciare la donna.
Il film – di cui abbiamo parlato nella recensione di Maestro – finisce idealmente nel 1978, anno in cui Montealegre, assistita fino alla fine dal marito, con il quale si era riconciliata, muore a causa di un cancro. Leonard Bernstein continuò a insegnare per 12 anni dopo la morte della moglie. Nel 1979, ripresosi dal lutto, tornò anche a dirigere un’orchestra, nella fattispecie la Berlin Philharmonic. Negli anni ’80 oltre all’insegnamento si è dedicato anche alla composizione, con la scrittura dell’opera A Quiet Place nel 1983.
![Leonard Bernstein prende a picconate il muro di Berlino nel 1989](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2023/12/Leonard-Bernstein-prende-a-picconate-il-muro-di-Berlino-nel-1989.jpg)
Nel 1989, nel giorno di Natale, diresse la nona sinfonia di Beethoven alla Schinkel’s Schauspielhaus di Berlino per celebrare la caduta del muro. Nella fase conclusiva della sua carriera conquistò numerosi riconoscimenti tra cui il Kennedy Center Honors Award nel 1980, il Grammy alla carriera nel 1985, la Legion d’Onore francese nel 1985 e il Praemium Imperiale giapponese nel 1990.
L’ultimo concerto è datato agosto 1990, quando ormai la sua salute dava segni di cedimento. Morì due mesi dopo, il 14 ottobre, a 5 giorni dall’annuncio del suo ritiro dalle scene. Leonard Bernstein morì nella sua casa di New York a causa di un infarto causato da un mesotelioma. Bernstein riposa nel cimitero di Brooklyn a fianco della moglie Felicia. Ebbe numerose relazioni con uomini dopo la morte di Montealegre, ma non si risposò mai.