È appena arrivato al cinema Omen – L’origine del Presagio, prequel del capolavoro horror del 1976, Il presagio. Diretto da Arkasha Stevenson, questo nuovo capitolo della saga di Omen non si preoccupa di sconvolgere lo spettatore con una serie di scene assolutamente terrificanti: tra queste ce n’è una per cui il film ha rischiato la classificazione NC-17, ossia vietato ai minori di 17 anni. La sequenza in questione è quella in cui uno dei personaggi partorisce una creatura demoniaca, e l’inquadratura non lascia nulla all’immaginazione.
Dato l’impatto shock di questa sequenza di parto i produttori del film hanno dovuto rivolgersi al comitato di classificazione dei film per ben cinque volte per evitare che fosse vietato ai minori di 17 anni, cosa che avrebbe ridotto di molto il bacino di pubblico che può vedere il film in sala. La classificazione è stata poi abbassata ad R (i minori di 17 anni possono vedere il film se accompagnati da un adulto), ma la regista Arkasha Stevenson ha spiegato che la battaglia per ottenerla è stata davvero faticosa. In un’intervista a UPROXX, Stevenson ha dichiarato: “Abbiamo combattuto per quella scena. Voglio dire, quella è stata la battaglia del film, è stata quella ripresa. E per me, quella ripresa è il tema del film. È come il corpo di una donna violato: mente, corpo, anima dall’interno verso l’esterno. E abbiamo avuto una valutazione NC-17 per un bel po’ di tempo. E davvero siamo andati avanti e indietro forse quattro o cinque volte con la commissione di valutazione. Sai, c’è quella ripresa frontale, giusto? E poi c’è l’angolazione laterale. E il compromesso è stato passare all’angolazione laterale per parte del tempo, il che credo abbia reso effettivamente la scena più esplicita, ironicamente.”
La scena incriminata mostra un parto da incubo prima da un’inquadratura frontale, in cui il corpo femminile viene messo completamente a nudo, poi laterale. La regista ha continuato dicendo: “Combattere per la vagina perché è semplicemente… Sì, è interessante perché alla fine della giornata, stiamo facendo un film sull’autonomia del corpo femminile e devi mostrare di cosa stai parlando. E penso che sia stata un’immagine difficile da far passare attraverso la commissione di valutazione perché sì, stiamo mostrando una vagina, ma la stiamo anche mostrando in modo non sessualizzato. Quindi questo è iperoffensivo per le persone. E per molte persone, non era ciò che usciva dalla vagina, era solo la vagina stessa che era sconvolgente. Credo che sia semplicemente incredibile ed è per questo che penso che l’immagine fosse così importante.”
Il film è ricchissimo di scene ad alto livello di orrore, addirittura una di queste, incentrata sulla protagonista Margaret (Nell Tiger Free), ha fatto scappare alcuni membri della troupe dal set mentre veniva girata. Come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione, il film esplora le terrificanti origini di Damien, l’Anticristo che è al centro della saga: al centro di questa storia c’è Margaret, una novizia mandata a lavorare in un orfanotrofio italiano dove accadono cose sinistre. Lì la giovane donna scoprirà una terribile cospirazione per far nascere il figlio di Satana, cospirazione di cui lei potrebbe essere una pedina fondamentale.
Il film, che qui da noi è stato vietato ai minori di 14 anni, può essere apprezzato anche da chi non ha visto il resto della saga (qui trovate tutti i film di Omen). Vi consigliamo però di recuperare il capolavoro del 1976, diretto da Richard Donner e con protagonista Gregory Peck: il film di Arkasha Stevenson termina proprio dove l’originale aveva inizio, trasportandoci direttamente in una delle pellicole che hanno fatto la storia del cinema horror.