Pare parecchio Parigi, quindicesimo film diretto ed interpretato da Leonardo Pieraccioni, è ambientato in un maneggio in Maremma ma, in realtà, è stato girato sulla Cassia a Roma Nord. Quindl, per una volta ,la Toscana non offre i suoi scenari al film di Pieraccioni.
A rivelarlo è stato lo stesso Pieraccioni durante un’intervista rilasciata al quotidiano La Nazione in occasione dell’uscita del film in sala il 18 gennaio.
Mi sono accorto che quasi tutti i maneggi in campagna si assomigliano e questa volta, per comodità abbiamo girato tutto alla periferia di Roma, insomma Pare Parecchio Toscana ma siamo parecchio sulla Cassia a Roma nord. Abbiamo trovato questo posto che aveva anche delle strade asfaltate lì vicino. Dopo un’ora che si girava sempre nel solito posto siamo stati anche noi vittime della “teoria del criceto podista”. L’animaletto dopo due minuti che corre nella ruotina non sa più dov’è di preciso. E così dopo tutti quei giorni della stessa strada per otto ore al giorno avessimo visto davvero Parigi non ci saremmo meravigliati! Se fai il solito identico giro per ore e ore, perdi assolutamente il senso dell’orientamento.
Il film è ispirato ad una storia vera raccontata a Pieraccioni da un suo amico, alcuni anni fa. Protagonisti sono tre fratelli che, rimproverati dal padre morente di non essere mai stati una famiglia unita, decidono di fare insieme un viaggio a Parigi programmato da tanto e sempre rimandato.
Il genitore, però, non è in condizione du viaggiare. A questo punto i due pensano di sfruttare la sua cecità avanzata per dare forma ad una partenza senza, però, mai allontanarsi dalla loro tenuta. Pieraccioni, dunque, ha mantenuto l’impianto centrale della storia coinvolgendo, però, in questi affari di famiglia anche Chiara Francini e Valeria e Giulia Bevilacqua nei panni delle sue sorelle con cui condividere questo progetto apparentemente folle. Nelle vesti di un padre burbero, poi, Nino Frassica.