Adam Driver ha dichiarato di aver definitivamente chiuso con Kylo Ren e, di conseguenza, con Star Wars; ospite di Smartless Podcast, l’attore ha allontanato la possibilità di tornare sotto qualsiasi forma, in uno dei prossimi progetti legati alla “galassia lontana lontana”. Driver, infatti, ha ricordato le difficoltà avute sul set dei tre film, e ha descritto l’esperienza come estenuante.
Ecco le parole dell’attore, riportate da Variety: “Hanno in ballo della roba, ma certamente io non ci sarò; il mio personaggio ha chiuso il suo arco narrativo. Oltretutto, per me, Star Wars è stato estenuante, molto di più quanto avrebbe mai dovuto essere, e sono stato io a rendere quell’esperienza estenuante”. Driver spiega che il ritmo di lavoro sul set mal si conciliava con le sue abitudini: “Non avevo mai avuto che fare con una produzione così grande, prima d’allora; avevo sempre lavorato su set piccoli, in cui le cose si muovevano velocemente; io non posso controllare il ritmo di lavoro di un regista, mi ci devo adeguare“.
Senza dubbio, però, Kylo Ren ha rappresentato il punto di svolta definitivo per la carriera di Driver, dandogli la possibilità di interpretare un personaggio complesso e sfaccettato, segnato da un’ineffabile tragedia, l’uccisione del padre, l’iconico Han Solo; uno snodo narrativo fondamentale nella saga e che perseguita tutt’ora l’attore nella vita quotidiana; oltretutto, nei piani originali concepiti dal regista di Episodio VII, JJ Abrams, l’evoluzione del personaggio sarebbe dovuta essere opposta a quella poi effettivamente avvenuta. Ricorda Driver al Rich Rosen Show: “Sarebbe dovuto essere un Vader al contrario; incerto e titubante all’inizio, poi sempre più convinto di appartenere in tutto e per tutto al lato oscuro”.
La trilogia sequel ha diviso appassionati e pubblico generalista, ma la galassia di progetti legati a Star Wars non accenna a restringersi; al momento in cui scriviamo, oltre a svariate serie televisive e animate a corollario, sono infatti stati ufficialmente annunciati tre diversi film ambientati in diverse ere; una pellicola, senza titolo, diretta da James Mangold, che racconterà le origini del primo Jedi; un capitolo cinematografico di The Mandalorian, diretto da Jon Favreau, dal titolo The Mandalorian & Grogu, e soprattutto, un film anch’esso senza titolo, diretto da Sharmeen Obayd – Chinoy, che vedrà il ritorno di Daisy Ridley nei panni di Rey, occupata a ricostituire da zero l’ordine Jedi, quindici anni dopo gli eventi di Episodio IX: “Nel 2024 era anche ora che arrivasse una donna a raccontare una storia nella galassia lontana lontana”, ha dichiarato la regista presentando il progetto alla CNN, attraverso parole provocatorie, che hanno sconvolto il fandom.