Era il 2009 quando il mondo faceva la conoscenza di Esther Albright aka Leena Klammer, trentenne affetta da un grave disturbo endocrino che ne altera la crescita, rendendola fisicamente identica a una bambina di 10 anni. Nel 2022, il machiavellico personaggio interpretato da Isabelle Fuhrman faceva invece il suo ritorno sullo schermo, in un prequel che narra gli eventi precedenti all’incontro con Kate e John Coleman (Vera Farmiga e Peter Sarsgaard), mostrando la sua evasione dall’istituto psichiatrico in Estonia e raccontando le origini del male che si nasconde dietro quel volto fanciullesco. In Orphan: First Kill – questo il titolo del prequel disponibile su Netflix e di cui potete trovare la nostra recensione – vediamo come la diabolica protagonista riesca a insinuarsi all’interno della famiglia Albright sfruttando l’incredibile somiglianza con la loro bambina, Esther, scomparsa nel nulla 4 anni prima dalla loro casa nel Connecticut. Nonostante gli sforzi di Leena/Esther per tenere a bada i segni del proprio squilibrio mentale e per calarsi alla perfezione del ruolo della figlia amorevole, però, il suo improvviso ritorno sembra però non convincere tutti, in particolar modo il detective Donnan (Hiro Kanagawa), che tanto si era speso nelle ricerche della piccola.
La donna decide, così, di metterlo fuori gioco, presentandosi a casa sua e colpendolo fino a ridurlo in fin di vita. Ed è qui che va in scena l’incredibile plot twist del film: nell’abitazione irrompe anche la madre di Esther, Tricia (Julia Stiles), che finisce l’uomo a colpi di pistola sotto gli occhi attoniti di Leena. Tricia, infatti, non solo aveva scoperto la reale identità di quella donna travestita da bambina ma aveva anche sempre saputo che non poteva essere la figlia scomparsa. Il motivo? Scopriamolo insieme nella nostra spiegazione del finale di Orphan: First Kill.
Cos’è successo alla vera Esther?
Come ci viene spiegato dalla stessa Tricia, la vera Esther Albright era stata uccisa 4 anni prima da suo fratello maggiore Gunnar durante un gioco violento con conseguenze fatali per la bambina. Per proteggere suo figlio e non perdere anche lui, la donna aveva così deciso di occultare il corpo della piccola, affermando poi che era scomparsa nel nulla e mentendo anche al marito Allen (Rossif Sutherland). L’uomo, caduto in una profonda depressione, era però tornato a vivere con il ritorno improvviso di Esther, ovvero Leena sotto falsa identità; per questo motivo, nonostante Tricia avesse scoperto di aver accolto in casa non solo una donna adulta ma anche una criminale ricercata, aveva preferito stare al gioco per non far soffrire ulteriormente il marito. L’intervento del detective Donnar rischiava, però, di mandare tutto all’aria, per questo aveva dovuto ucciderlo.
Come si accordano Tricia e Leena?
Tricia – in accordo anche con il figlio Gunnar – decide quindi di stringere con Leena un patto in grado di portare beneficio a entrambe: la donna dovrà continuare a fingersi Esther se non vuole essere denunciata e rinchiusa nuovamente nell’istituto psichiatrico in Estonia. Il “quieto vivere”, però, dura poco: Leena, infatti, tollera malvolentieri questa nuova situazione nella quale non è lei ad avere il controllo mentre Tricia nota che la nuova arrivata inizia a provare un interesse sentimentale per Allen. La situazione arriva al suo punto di rottura quando Leena prova a spingere Tricia e Gunnar sotto un treno: i due decidono quindi che è arrivato il momento di eliminare la donna, mettendo in scena un tragico incidente durante l’assenza di Allen. È, però, ancora una volta Leena ad avere la meglio, uccidendo Gunnar con una balestra trovata all’interno dell’abitazione. Inizia così tra Tricia e Leena una violenta colluttazione che causa un incendio in casa, costringendo le due donne a salire sul tetto.
Come finisce Orphan: First Kill?
Proprio in quel momento, Allen rientra dal lavoro e trova le due circondate dalle fiamme e in procinto di precipitare dal tetto. L’uomo fa in tempo solo a salvare quella che crede ancora essere sua figlia Esther mentre Tricia – che tenta di rivelare all’uomo la verità sulla “bambina” – cade nel vuoto morendo sul colpo. Mentre i due superstiti si abbracciano, Leena perde la dentiera che nascondeva i suoi denti da trentenne tabagista e Allen si rende così finalmente conto che non si tratta affatto di Esther; dal canto suo, Leena, pensando di avere adesso una possibilità con l’uomo, gli rivela la sua vera identità e il suo amore. Ma, quando Allen la etichetta come un “mostro”, Leena, capendo che non avrebbe mai coronato il suo sogno, decide di spingere anche lui giù dal tetto.
Nel finale di Orphan: First Kill, vediamo Leena abbracciare totalmente la sua vita nei panni di Esther Albright, mentre la terapista infantile, la Dott.essa Segar, spiega che troveranno presto una famiglia amorevole disposta ad adottarla. In questo modo, il prequel del 2022 si lega perfettamente al cult horror del 2009, nel quale vediamo Kate e John Coleman – sconvolti dalla morte prematura della loro terza figlia – prendere in custodia quella che credono essere una bambina di 9 anni.
Orphan 3: si farà?
La risposta è sì, Orphan 3 si farà. Il regista del sequel William Brent Bell ha infatti annunciato di essere già al lavoro su un terzo capitolo del franchise horror, dichiarando:
Il libro delle regole del franchise è stato aperto e tutto è possibile. E sapendo a che punto siamo del processo, sono assolutamente emozionato per i colpi di scena che abbiamo in serbo.