Per la prima volta dal 2016, la Illumination porta in sala due film nello stesso anno, distribuiti dalla Universal: dopo l’exploit di Super Mario Bros. – Il film, attualmente l’incasso maggiore del 2023 nel mondo, a dicembre arriverà nelle sale Prendi il volo (in originale Migration), esordio americano dell’apprezzato regista francese Benjamin Renner, autore dell’acclamato Ernest & Celestine, e debutto nel medium animato per lo sceneggiatore Mike White, creatore della serie HBO The White Lotus. Il paese d’origine del cineasta è stato il teatro ideale per presentare in esclusiva alcuni spezzoni del lungometraggio, all’interno del programma del prestigioso Festival di Annecy, il più importante evento dedicato al cinema d’animazione. Ad accompagnare il footage c’era Renner, insieme al produttore Chris Meledandri, fondatore della Illumination e dal 2018 consulente per la DreamWorks Animation.
I primi 25 minuti del film
Dopo una breve introduzione da parte di Meledandri, che ha tessuto le lodi di Renner, e di quest’ultimo che ha parlato in termini positivi della sua prima esperienza con l’animazione digitale, il pubblico in sala a Bonlieu – il teatro che funge da centro nevralgico per il festival – ha potuto vedere, sostanzialmente completi al netto di qualche ritocco finale previsto soprattutto per il sonoro, i primi 25 minuti di Prendi il volo. Renner ha successivamente ironizzato su come quella fosse la parte “noiosa” del film, poiché introduce la famiglia protagonista – le anatre Mack (Kumail Nanjiani) e Pam (Elizabeth Banks) e i loro due figli Dax e Gwen – e lo stagno in cui vivono, prima che inizi la parte propriamente migratoria a cui partecipa anche Dan, lo zio di Mack (voce di Danny DeVito in inglese).
Un lungo incipit che fa capire dove andrà a parare il lungometraggio in termini di tono, con una commistione di humour, epica e tensione che già in questa versione provvisoria ha saputo emozionare gli spettatori. Molto apprezzato soprattutto l’inizio, con l’animazione tradizionale per rappresentare una storia della buonanotte raccontata da Mack e Pam, ma anche il logo Universal introdotto da dei versi d’anatra, sulla falsariga dei Minions che nei propri film “cantano” la sigla dello studio.
Cambio di stile
Dopo la proiezione del footage, Meledandri e Renner hanno conversato sull’esperienza del regista, passato dal 2D al 3D. “Una transizione strana ma bella”, ha detto il cineasta francese. “Alla fine, ognuno si adatta a quella tecnica e la fa sua, e lo stesso vale per il 2D. Ogni regista ha il suo approccio; Pierre Coffin, per esempio, non usa mai gli storyboard.” La più grande difficoltà, a livello di design, è legata ai protagonisti: “Le anatre in natura sono identiche fra loro, puoi distinguere i maschi dalle femmine solo in base al colore delle piume. E se provi a modificare una parte del corpo, si trasforma in un volatile diverso. I video su YouTube sono stati una risorsa preziosa, per studiare il linguaggio del corpo, e alla fine abbiamo raggiunto il giusto equilibrio fra naturalismo e un design che riflette la personalità della singola anatra.”
Un esempio notevole è Dax, che ha le ali un po’ sproporzionate. Spiega Renner: “È la nostra versione della pubertà, quando non tutte le parti del corpo cambiano allo stesso ritmo.” Il regista ha poi chiesto a Meledandri della filosofia Illumination, che il produttore ha riassunto così: “In quindici anni di attività, e credo che siamo unici da quel punto di vista, abbiamo fatto esordire una quarantina di persone come registi o co-registi di un film realizzato con l’animazione digitale, nessuno di loro l’aveva mai fatto prima. Gli unici veterani, nel nostro caso, sono i registi che tornano a collaborare con noi.”
Una carriera d’oro
L’evento si è concluso con un omaggio a Meledandri, la cui carriera pluridecennale, prima presso Fox e Blue Sky e poi in seno alla Illumination, gli è valsa un Golden Ticket, un accredito a vita per il festival, riconoscimento precedentemente andato a Jeffrey Katzenberg nel 2016. Il biglietto è stato presentato dal cantante Pharrell Williams, collaboratore regolare della Illumination dai tempi del primo Cattivissimo me, e un commosso Meledandri ha ricordato il loro primo incontro: “Stavo raccontando la premessa del film, e a un certo punto noto che Pharrell ha gli occhi abbassati e il telefono in mano. Io ero convinto di aver fatto cilecca con la presentazione, e vedendo la mia faccia il suo manager mi rassicurò, in realtà stava componendo. Durante quella riunione iniziò a lavorare alla canzone ufficiale del film.” Il produttore ha anche ricordato l’importanza di Annecy per lo studio, presenza regolare al festival proprio dal 2010: “Per noi fu molto importante essere invitati, perché all’epoca non eravamo nessuno. Annecy è stato un elemento vitale per il lancio di quel primo film, e della Illumination con esso.”