Ready Player One è un autentico calderone di riferimenti alla cultura pop, in particolare quella degli anni ’80, e tra le sequenze più memorabili c’è quella in cui i protagonisti, per risolvere uno dei puzzle postumi lasciati da James Halliday, si ritrovano in un mondo che ricrea fedelmente l’Overlook Hotel di Shining. Un omaggio di Steven Spielberg al suo compianto amico Stanley Kubrick, ma anche una soluzione creativa per aggirare un ostacolo legato all’adattamento del romanzo originale e i riferimenti a Blade Runner.
Dato il numero di rimandi a proprietà intellettuali varie nel libro di Ernest Cline, per la trasposizione cinematografica era infatti necessario ottenere i diritti per ogni film e serie che non fosse già in mano alla Warner Bros., e tra questi c’è Blade Runner, che è dove finiscono i personaggi nel passaggio corrispondente del romanzo. O meglio, la Warner detiene i diritti di distribuzione, ma per poter usare il materiale occorreva il permesso della Alcon Entertainment, che non diede l’autorizzazione perché in quel periodo stava lavorando al sequel Blade Runner 2049 e preferiva che l’originale non fosse oggetto di omaggi o parodie prima dell’uscita. Per lo stesso motivo, nel film appare il Gigante di ferro (di proprietà della Warner), al posto di Ultraman il cui statuto giuridico audiovisivo era particolarmente intricato. Per questa ragione, fu deciso di sostituire Blade Runner con il film di Kubrick.
Queste complicazioni colpirono anche alcuni film dello stesso Spielberg, che doveva comunque chiedere i diritti ai vari studios: da un lato, la Universal diede il permesso per l’uso di Jurassic Park e Ritorno al futuro (di cui il cineasta è produttore esecutivo); dall’altro, la Sony/Columbia vietò un rimando a Incontri ravvicinati del terzo tipo. Difficilmente, però, il regista si è lamentato della cosa, dal momento che, rispetto al romanzo, le citazioni della sua filmografia furono ridotte al minimo indispensabile per evitare che il lungometraggio fosse eccessivamente autocelebratorio.
Shining è uno dei migliori film horror anni ’80, oltre che un capolavoro del cinema. Tratto da un romanzo di Stephen King, il film vede protagonista Jack Nicholson nel ruolo di Jack Torrance, uno scrittore che accetta un incarico come custode per la stagione invernale all’Overlook Hotel, nel Colorado. L’albergo si rivela un luogo infestato da spettri e teatro di allucinazioni terrificanti. Il figlio di Jack, Danny, ha premonizioni lugubri e suo padre inizia a perdere la testa e a diventare aggressivo.