Genere: fantascienza, thriller. Durata: 83 minuti. Dove l’abbiamo visto: su Disney+, in lingua originale.
Trama: Tre adolescenti ottengono poteri telecinetici, e le conseguenze non saranno piacevoli per tutti.
Fu un piccolo fulmine a ciel sereno il primo lungometraggio di Josh Trank, uscito nella primavera del 2012 quando la moda del found footage (qui il nostro articolo sui migliori film girati con telecamera a mano) si applicava a tutti i generi cinematografici (nel medesimo periodo usciva il decisamente meno riuscito Project X, che si muoveva nei territori della commedia adolescenziale goliardica) e apprezzato per il suo uso dell’escamotage nel contesto delle storie di supereroi.
In teoria l’apripista per una carriera coi fiocchi, se non fosse che Trank – non interamente per colpa sua – non è stato del tutto in grado di mantenere le formidabili promesse del suo debutto (e ancora più in picchiata è stata la discesa professionale e personale dello sceneggiatore Max Landis, sostanzialmente sparito dalla circolazione nel 2017 in seguito ad atteggiamenti sessisti e molesti), promesse di cui vogliamo parlare nella nostra recensione di Chronicle.
La trama: tre uomini e una videocamera
Andrew Detmer è un giovane infelice residente a Seattle, dove viene bullizzato a scuola e maltrattato dal padre, mentre la madre è gravemente malata. Su consiglio della compagna di suo cugino Matt, si procura una videocamera per documentare il proprio vissuto quotidiano. Un giorno, Matt e il di lui amico Steve gli chiedono di filmare una buca che hanno trovato nel bosco. Al suo interno c’è un oggetto di cristallo che, come scopriranno qualche settimana dopo, ha conferito al trio poteri telecinetici, con i quali possono spostare oggetti e persone con la forza del pensiero, e anche volare. Di comune accordo, decidono di limitare l’uso delle loro nuove capacità, in particolare quando interagiscono con altri esseri viventi. Ma per Andrew la tentazione di vendicarsi di tutti coloro che l’hanno tormentato è troppo forte…
Il cast: da grandi poteri derivano grandi interpretazioni
Andrew e Steve sono due dei volti in ascesa del cinema americano dell’epoca, Dane DeHaan e Michael B. Jordan, qui alla prima esperienza in ambito supereroistico (ironia della sorte, entrambi sono poi stati personaggi Marvel per vari studios, con Jordan che ha lavorato di nuovo con Trank interpretando la Torcia Umana). A completare il trio c’è Alex Russell che, guarda caso, un anno dopo è stato il perfido Billy Nolan nel rifacimento di Carrie, una delle ispirazioni dichiarate di Chronicle (insieme ad Akira), e in questa sede dimostra di essere molto convincente dall’altro lato della barricata. Tra gli adulti la presenza di rilievo è Michael Kelly nel ruolo del crudele padre di Andrew.
Ciak, si vola!
Girato in Canada e Sudafrica per questioni di budget, il film maschera bene le sue location fasulle grazie all’espediente del found footage, una tattica utile anche sul piano narrativo per entrare maggiormente nella testa dei tre protagonisti e rendere più visivamente accattivanti i loro poteri (i quali a loro volta risolvono il problema di altri film con impostazione simile, ossia come fosse possibile che la videocamera riprendesse certi momenti specifici senza mandare a farsi benedire la sospensione dell’incredulità). Lo stratagemma fa sì che l’operazione sia letteralmente epica ed intima allo stesso tempo, con la metafora puberale ai massimi livelli e una riflessione non indifferente sul bullismo che intrecciano un rapporto simbiotico con la (volutamente) modesta ma interessante componente spettacolare. Non per nulla, complice il successo commerciale, si è parlato subito di un sequel, ancora non realizzato. E forse è meglio così, perché questo è il parto creativo personale di un cineasta che, come i suoi tre protagonisti, era libero di volare nel mondo hollywoodiano, prima di schiantarsi in parte negli anni successivi.
La recensione in breve
Josh Trank firma con inventiva e intelligenza un racconto di formazione che mescola temi, generi e stili disparati per creare qualcosa di coinvolgente e sorprendente.
- Voto CinemaSerieTV