Il film: Greenland, 2020. Regia: Ric Roman Waugh. Cast: Gerard Butler, Morena Baccarin, Roger Dale Floyd. Genere: Catastrofico, azione, thriller, drammatico. Durata: 120 minuti. Dove l’abbiamo visto: Su Infinity, in lingua originale.
Trama: Una cometa rischia di colpire il nostro pianeta, dando il via ad un’estinzione di massa. John dovrà affrontare l’impossibile per mettere in salvo la sua famiglia.
Diretto da Ric Roman Waugh ed interpretato da Gerard Butler e Morena Beccarin, Greenland non è il disaster movie che, viste le sue premesse che hanno poco di originale, ci aspetteremmo di vedere. La presenza di un eroe action come Gerard Butler, già visto in un film dello stesso genere come Geostorm (di cui vi abbiamo parlato nel nostro approfondimento sui migliori film catastrofici da vedere), potrebbe trarre in inganno: l’attore qui non è un abile militare o un agente segreto dai mille talenti, è uomo qualunque, un “oridinary Joe“, come direbbero gli americani.
Ed è questo a rendere questo film più interessante dei tanti altri titoli simili che lo hanno preceduto. Come vedremo in questa recensione di Greenland, il film diretto da Ric Roman Waugh è una pellicola ad alta tensione, che gli amanti di questo tipo di film senza dubbio apprezzeranno, ma che è capace di commuovere e coinvolgere grazie alle storie dei suoi protagonisti, persone normali costrette a trovare dentro di sé una forza che non immaginavano di possedere.
La trama: una cometa assassina
John Garrity (Gerard Butler) sta passando un periodo difficile con la moglie Allison (Morena Baccarin), ma i due cercano di far funzionare le cose per loro figlio Nathan (Roger Dale Floyd). Le cose per loro prendono una piega spaventosamente inaspettata quando Clark, una commedia di passaggio vicino alla terra, cambierà di rotta e, rompendosi in frammenti, diventa una minaccia per l’intero pianeta. John e i suoi, grazie al lavoro di lui come ingegnere edile, vengono selezionati per recarsi in un rifugio segreto, allestito dal governo. Una volta arrivati all’aeroporto militare predisposto per portarli in salvo, però, vengono respinti a causa del diabete per piccolo Nathan.
Da qui inizierà la discesa nell’incubo dei tre, che verranno separati e costretti a tentare il tutto per tutto per trovare la salvezza: John, Allison e Nathan dovranno affrontare momenti estremamente difficili, ma guidati dall’amore che li lega e dal bisogno di ritrovarsi supereranno anche le situazioni più disperate.
La narrazione: tensione crescente
Come anticipavamo in apertura Greenland non è il solito disaster movie: per quanto prenda il via da premesse tutt’altro che originali (il cult del genere Deep Impact vi dice qualcosa?) si sviluppa in modo inaspettato. Rendendo il cuore della storia una famiglia qualunque – non sono eroi, non sono soldati, non hanno nulla di speciale – il film di Ric Roman Waugh coinvolge fin da subito il suo pubblico, portandolo ad empatizzare sempre di più con i personaggi, costretti ad affrontare una serie di situazioni assolutamente realistiche e credibili in un mondo che sta crollando. Non ci sono cattivi in questa storia, solo persone disperate pronte a far di tutto per sopravvivere ma comunque capaci di grande empatia verso il prossimo. I momenti più toccanti sono infatti quelli in cui i protagonisti trovano conforto e vengono aiutati da persone comuni quanto loro, la cui umanità non viene cancellata neanche negli scenari peggiori.
La tensione viene costruita con grande maestria: più la storia procede più lo spettatore si sente coinvolto in quello che accade ai protagonisti. Greenland non punta allo spettacolare, non abusa di effetti speciali, ma si mantiene sempre al livello dei suoi personaggi, raccontando quello che – realmente – potrebbe accadere in una situazione del genere.
Peccato per la sottotrama legata alla crisi matrimoniale di John e Allison, che non viene approfondita quanto dovrebbe e non aggiunge molto alla narrazione e all’approfondimento dei due personaggi. Di elementi drammatici in questa storia ce ne sono già abbastanza, senza creare un conflitto in più tra i protagonisti che però non inficia particolarmente su quello che gli succede.
Il cast: storia di un uomo qualunque
A differenza di quello che ci si potrebbe aspettare da un simbolo del cinema action come lui, Gerard Butler funziona particolarmente bene nel ruolo di un uomo come tanti, guidato solo dalla necessità di salvare la sua famiglia. Anche Morena Baccarin è convincente ed intensa, sempre credibile come madre costretta ad affrontare e a superare le sue peggiori paure.
In conclusione Greenland è una pellicola che ci sentiamo assolutamente di consigliare, che si sia o meno degli habitué del genere: il film esplora gli estremi a cui si può arrivare in momenti di grande disperazione e paura; non è certo il primo disaster movie a porsi questo obiettivo, ma lo fa con schiettezza e realismo, permettendo allo spettatore di empatizzare quanto più possibile con la vicenda.
La recensione in breve
Greenland è un disaster movie atipico, che racconta la storia di un uomo qualunque disposto a tutto per salvare la propria famiglia. Gerard Butler e Morena Baccarin sono particolarmente convincenti nei ruoli.
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Voto CinemaSerieTV