Il film: Harry Potter e la camera dei segreti (Harry Potter and the Chamber of Secrets), 2002. Regia: Chris Columbus. Cast: Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Kenneth Branagh, John Cleese, Robbie Coltrane, Warwick Davis, Richard Griffiths, Richard Harris, Jason Isaacs, Gemma Jones, Toby Jones, Alan Rickman, Maggie Smith, Fiona Shaw, Julie Walters.
Genere: fantastico, avventura. Durata: 161 minuti. Dove l’abbiamo visto: su Netflix, in lingua originale.
Trama: Harry Potter torna a Hogwarts per il suo secondo anno scolastico, e si ritrova al centro di un mistero legato a un mostro che sta attaccando gli studenti.
Prima che si passasse a un ciclo produttivo di 18 mesi per ciascun episodio della saga, il secondo capitolo delle avventure di Harry Potter arrivò nelle sale americane un anno dopo il capostipite. Eppure, ciò non incise sulla qualità, come proviamo a spiegare in questa recensione di Harry Potter e la camera dei segreti.
La trama: secondo round
Il nuovo anno scolastico si avvicina, e Harry non vede l’ora di essere nuovamente a Hogwarts, circondato dai suoi amici. Ma non tutti sono d’accordo: un misterioso elfo di nome Dobby è pronto a tutto purché il ragazzo non torni a scuola, e una volta arrivato Harry comincia a rendersi conto del perché: un misterioso mostro, legato alla storia dei fondatori di Hogwarts, sta aggredendo gli studenti, e c’è chi vuole servirsi dell’accaduto per screditare l’operato del preside, Albus Silente. Non aiuta il fatto che la carica di insegnante di difesa contro le arti oscure è passata a Gilderoy Allock, famoso – e pomposo – scrittore che in realtà sembra non possedere alcuno dei suoi tanto millantati talenti…
Il cast: addio, Mr. Harris
Il cast principale è sostanzialmente lo stesso, con nuovi ingressi di un certo livello: Jason Isaacs è il perfido Lucius Malfoy, padre di Draco; Gemma Jones e Miriam Margolyes sono rispettivamente Madam Pomfrey e la professoressa Sprout; e un esilarante Kenneth Branagh presta il corpo all’incompetente Allock (un ruolo inizialmente pensato per Hugh Grant, che però aveva altri impegni). Toby Jones presta la voce all’elfo Dobby, e Julian Glover doppia il ragno Aragog. Bonnie Wright, che nel primo film aveva praticamente un cameo, da qui in poi acquisisce importanza nei panni di Ginny Weasley, sorella minore di Ron. Questo è anche l’ultimo film in cui Silente ha il volto di Richard Harris, stroncato da una malattia poco prima dell’uscita. Negli episodi successivi lo sostituisce Michael Gambon.
Il secondo viaggio di Columbus
Inizialmente assunto con l’intenzione di realizzare tutti e sette i film (quando ancora non si sapeva che sarebbero divenuti otto), Chris Columbus ha dato forfait dopo questo secondo capitolo, dato che il franchise lo avrebbe tenuto eccessivamente occupato durante gli anni formativi dei figli. Prima di passare ad altro, però, ha avuto l’accortezza di prevedere che ogni sequel si facesse un po’ più cupo, anche senza sapere dove sarebbero andati a parare i libri (all’epoca delle riprese doveva ancora uscire il quinto tomo). E così la fotografia comincia a desaturarsi e i pericoli diventano più tangibili, segnalando una svolta dark nei corridoi di Hogwarts e nelle note della partitura di John Williams (anche se in realtà, per questioni di tempistiche, il compositore non ha fatto in tempo a scrivere l’intera colonna sonora, ragion per cui ogni tanto si riciclano, in modo un po’ incongruo, brani del primo film).
Il problema della fedeltà
Rimane, in questa sede, anche se in misura minore rispetto al precedente capitolo, la questione del voler portare sullo schermo tutto ciò che c’è nel libro (che paradossalmente, pur essendo il più breve di tutti, ha dato vita al film più lungo della saga). E se il lavoro di scrittura di Steve Kloves rimane encomiabile, soprattutto per come gestisce i pochi elementi scartati dal lungometraggio, rimane la sensazione che questo sia ancora l’equivalente audiovisivo di un libro illustrato, dove la parola dell’autrice regna sovrana, anziché un film che, come il suo protagonista, dovrebbe avere la possibilità di esibire il proprio valore e spiccare il volo.
La recensione in breve
Al secondo giro, la saga di Harry Potter dimostra di avere tutte le carte in regola per un'evoluzione interessante. Eccelso Kenneth Branagh nei panni del professore incompetente.
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Voto CinemaSerieTV