Il film: La Casa dei Fantasmi (Haunted Mansion), 2023. Regia: Justin Simien. Cast: LaKeith Stanfield, Rosario Dawson, Owen Wilson, Tiffany Haddish, Danny DeVito, Jamie Lee Curtis, Jared Leto.
Genere: commedia, horror. Durata: 123 minuti. Dove l’abbiamo visto: al cinema, in lingua originale.
Trama: Una vedova e il figlio traslocano, e si ritrovano a dover ingaggiare degli esperti del paranormale per indagare sugli strani fenomeni che hanno luogo nella nuova casa.
Nel 2003, qualche mese dopo il trionfo de La maledizione della prima luna, la Disney riuscì ad annacquare quel successo, improbabile campione d’incassi data la materia di base (un’attrazione di Disneyland) e apprezzato da critica e pubblico, con un film decisamente meno riuscito, anch’esso ispirato ai parchi della major, questa volta in chiave horror con la Haunted Mansion. Negli anni successivi ci sono stati vari tentativi di riportare sullo schermo quell’idea di base, con Guillermo del Toro in particolare che voleva farne una pellicola del brivido di tutto rispetto, e ora è tornata al cinema, in estate (in modo da poter andare su Disney+ in tempo per Halloween), ed è di questo che parliamo nella nostra recensione de La Casa dei Fantasmi.
La trama: inquilini di troppo
Gabbie, rimasta vedova da poco, si trasferisce in una nuova casa con il figlio, nei pressi di New Orleans, e presto si rendono conto che ci sono delle presenze dall’oltretomba in giro per i corridoi della dimora che lei vuole trasformare in un bed and breakfast. Per risolvere il problema si rivolge a degli esperti in materia: Padre Kent, esorcista; Bruce Davis, studioso di case infestate; Harriet, una medium; e Ben Matthias, astrofisico che dopo la morte della moglie ha deciso di continuare il di lei lavoro come guida turistica specializzata in luoghi paranormali. Una squadra che però forse non è all’altezza di questo caso specifico, poiché alla base di tutto c’è un fantasma particolarmente spietato, che potrebbe facilmente uccidere tutti i membri del team.
Il cast: esorcisti improvvisati
I quattro membri della squadra sono LaKeith Stanfield (Ben, intenso), Tiffany Haddish (Harriet, irritante), Owen Wilson (Padre Kent, insipido) e Danny DeVito (Bruce, spassoso a intermittenza), con l’aggiunta di Rosario Dawson, radiosa come sempre, nei panni di Gabbie. A rubare la scena a tutti ci pensa la breve presenza di Jamie Lee Curtis, e anche Winona Ryder (non accreditata) ci mette del suo. E poi, per confermare quanto l’operazione sia indecisa a livello tonale, c’è Jared Leto, eccessivo e privo di spessore come spesso gli capita, nei panni del fantasma cattivo, ruolo che francamente non richiede quel livello di star power dato che, tolto un minuto scarso di flashback, è una creatura digitale con la voce manipolata al punto da rendere irriconoscibile l’attore (presumibilmente, se si fosse concretizzata la versione di Guillermo del Toro, avrebbe avuto le fattezze, molto più pertinenti, di Doug Jones).
Ridere dalla paura? Forse no
Rispetto al 2003 c’è una struttura più coerente, e un tentativo più serio di fare una commedia horror (laddove due decenni fa era un film con Eddie Murphy dove accadevano cose un po’ a caso). Ma è veramente il minimo indispensabile per quello che, ancora una volta, sembra il solito, cinico sfruttamento del marchio associato al parco a tema (con il problema che la Haunted Mansion in senso stretto esiste solo nei parchi americani e in quello di Tokyo, e quindi il pubblico europeo e parte di quello asiatico, abituati rispettivamente al Phantom Manor di Parigi e al Mystic Manor di Hong Kong, difficilmente coglieranno i rimandi all’originale), un prodotto dove l’esito artistico è secondario all’esperienza ludica. Solo che andando a Disneyland quell’esperienza specifica dura pochi minuti, mentre qua sono due ore di confusione tonale tra brividi e risate, con i generi che si scontrano timidamente mentre gli attori cercano di capire come modulare le loro performance. Estenuante più che esilarante, il che dà una connotazione un po’ beffarda alla classica battuta inaugurale della Casa, usata anche qui: “Welcome, foolish mortals.”
La recensione in breve
In bilico tra commedia e horror, questo nuovo adattamento dell'attrazione di Disneyland è troppo timido per decidere chiaramente cosa vuole essere, sprecando una buona premessa e un cast promettente.
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Voto CinemaSerieTV