Il film: Race for Glory – Audi vs. Lancia, 2024. Regia: Stefano Mordini. Cast: Riccardo Scamarcio, Volker Bruch, Katie Clarkson-Hill, Esther Garrel, Haley Bennett, Daniel Brühl. Genere: drammatico. Durata: 107 minuti. Dove l’abbiamo visto: al cinema, in anteprima stampa, in lingua originale.
Trama: La rivalità fra l’italiana Lancia e la tedesca Audi nel contesto dei campionati mondiali di Rally negli anni Ottanta.
È ormai consolidata la sinergia artistica fra il regista Stefano Mordini e l’attore Riccardo Scamarcio, iniziata nel 2016 con Pericle il nero e ora giunta al quinto lungometraggio, ossia tutti i film successivi di Mordini con l’eccezione di Lasciami andare. E a questo giro è lo stesso Scamarcio a essere all’origine del progetto, una storia vera a cui evidentemente teneva tanto poiché non solo interpreta Cesare Fiorio ma è anche co-sceneggiatore (insieme allo stesso Mordini e Filippo Bologna) e co-produttore (insieme a Jeremy Thomas, premio Oscar per L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci), figura centrale di un’operazione internazionale di cui parliamo nella nostra recensione di Race for Glory – Audi vs. Lancia.
Fu vera gloria?
1983: intervistato da una giornalista americana, Cesare Fiorio racconta le difficoltà affrontate dal team Lancia per essere competitivo nel mondo del rally, dominato dalla rivale tedesca Audi, capitanata da Roland Gumpert. Una nuova strategia sembra dare dei vantaggi alla scuderia italiana nelle prime fasi del mondiale, ma l’ossessione di Fiorio potrebbe compromettere non solo l’esito delle gare ma anche il suo rapporto personale con i piloti, alcuni dei quali sono scettici circa le possibilità di Lancia su circuiti specifici, e con altre figure come la dottoressa Jane McCoy, assunta per occuparsi della dieta dei piloti ma incerta sul proprio rapporto con lo sporto, dato che suo padre era un noto campione che purtroppo è venuto a mancare in un tragico incidente…
Sento (,) doppio
Scamarcio accede a tutte le fragilità dietro l’ossessiva sete di vittoria di Fiorio, confermando di avere buone doti drammatiche nel contesto giusto e affermandosi come principale elemento d’interesse del film sul piano recitativo. Questo anche perché ha il vantaggio di essere tra i pochi nel cast a recitare con la propria voce, per lo meno nella versione prevista per il mercato nostrano: salvo rare scene in cui vengono utilizzati i sottotitoli, gli interpreti internazionali sono tutti doppiati in italiano, con un’alternanza straniante fra presa diretta e audio posticcio che smorza le interpretazioni (soprattutto quando è evidente la discrepanza fra la vera voce dell’attore, a volte udibile, e quella del doppiatore). Ne esce meglio di tutti Daniel Brühl nei panni di Gumpert, poiché le scene prive di dialogo gli permettono di trasmettere le emozioni con un intelligente gioco di sguardi. Piccola nota curiosa: in una delle scene ambientate negli stabilimenti FIAT a Torino, Lapo Elkann appare in un cameo nel ruolo del nonno materno, l’avvocato Gianni Agnelli.
Corse senza fiato
Se sul lato umano la pellicola riesce saltuariamente a rendere le sfumature psicologiche di una rivalità che vuole presentarsi come l’equivalente cinematografico italiano dello statunitense Le Mans ’66 – La grande sfida (uscito in patria con il titolo Ford vs. Ferrari), viene meno quando si tratta del reparto puramente spettacolare, con un montaggio che annacqua la velocità e la tensione delle gare riducendole a intermezzi roboanti che interrompono i dialoghi, ben più interessanti anche se parzialmente compromessi, come già accennato, dall’audio aggiunto in post-produzione. È un ritratto di grande ambizione che sullo schermo si presenta con eccessiva modestia, trasformando un’ossessione dalle conseguenze potenzialmente fatali in una sequela di scene che alludono a quel lato tragico senza mai abbracciarlo pienamente.
La recensione in breve
La passione dietro le quinte non si rispecchia pienamente in un'operazione che sullo schermo continua a tentennare, annacquando la potenza drammatica della vicenda e delle interpretazioni degli attori.
- Voto CinemaSerieTV