Il film: Retribution, 2023. Regia: Nimród Antal. Cast: Liam Neeson, Noma Dumezweni, Lily Aspell, Jack Champion, Embeth Davidtz, Matthew Modine. Genere: thriller. Durata: 90 minuti. Dove l’abbiamo visto: al cinema, in lingua originale.
Trama: Un uomo viene costretto a eseguire gli ordini di uno sconosciuto che gli ha piazzato una bomba sotto il sedile della macchina.
Correva l’anno 2015, e alla Mostra di Venezia veniva presentato il thriller spagnolo El desconocido, su un uomo costretto a guidare in giro per la città e portare a termine diversi incarichi, pena la morte per ordigno esplosivo sotto il sedile della macchina. Da quella prima proiezione lidense ebbe inizio un percorso che portò poi alla realizzazione di diversi remake del progetto, di cui uno in lingua inglese. È di questo che parliamo nella nostra recensione di Retribution, il nuovo film di Nimród Antal, ungherese trapiantato a Hollywood, che si iscrive anche nel filone della filmografia di Liam Neeson che vede l’attore irlandese coinvolto in vati scenari action per proteggere la famiglia.
La trama: non alzarti da quel sedile!
Matt Turner, consulente finanziario, vive a Berlino con la moglie e i figli, e passa gran parte delle sue giornate al telefono con i clienti. Una mattina tocca a lui portare i ragazzi a scuola, e proprio in quell’occasione riceve una chiamata da un mittente sconosciuto con toni minacciosi: egli avrebbe infatti piazzato delle bombe sotto i sedili dell’automobile, mettendo a rischio Matt e i suoi due figli, Emily e Zach.
Per sopravvivere, Turner deve guidare in giro per la capitale tedesca e seguire alla lettera le istruzioni del misterioso interlocutore che ha preso di mira altre persone per motivi non del tutto chiari nelle fasi iniziali della vicenda. Col passare delle ore l’Europol comincia a interessarsi al caso, poiché l’uomo al telefono ha lasciato un po’ di vittime per strada, e Matt diventa sempre più disperato nel tentativo di salvare la vita ai propri figli.
Il cast: Liam e il telefono
Matt è Liam Neeson, ancora una volta perfettamente calato nel ruolo del padre di famiglia che per proteggere moglie e/o figli si ritrova in una situazione più grande di lui (scenario in cui l’attore, vedovo dal 2010, verosimilmente ci mette molto di suo, ragion per cui anche nei progetti meno riusciti di questo filone la sua performance rimane sufficientemente magnetica). Embeth Davidtz ha la parte un po’ ingrata della signora Turner, ed è abbastanza sprecato anche Matthew Modine nei panni di Anders, il socio in affari di Matt. Noma Dumezweni, attrice inglese originaria dello Swaziland, contribuisce alla componente poliziesca della trama nel ruolo dell’agente dell’Europol che si ritrova a indagare sui bizzarri eventi della giornata storta che sta avendo il protagonista.
Thriller macchinoso
Al netto del suo essere un remake (di un film già di suo abbastanza prevedibile e artificioso, con colpo di scena letteralmente telefonato), la versione americana di El desconocido è una vera lezione di scarsa originalità, che spera di poter compensare le pecche di scrittura con un apparato d’azione imponente e il carisma di Neeson, ormai abbonato a questi personaggi. Ma le scene sedicenti spettacolari sono impostate in maniera troppo elementare, al servizio di un meccanismo narrativo e formale davvero macchinoso, e in mezzo a cotanto anonimato sul piano cinematografico anche l’attore principale sembra occasionalmente cedere all’impulso del pilota automatico, per poi riemergere con la sua classica intensità che però non basta per risollevare le sorti di un esercizio di stile piuttosto sterile, dove la suspense, a differenza di Matt, è rimasta in garage all’inizio del film.
La recensione in breve
Liam Neeson ce la mette tutta ancora una volta, ma nemmeno lui può salvare dalla mediocrità questo fiacco esercizio di suspense basato su un non eccelso prototipo spagnolo.
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Voto CinemaSerieTV