Il film: The North Sea (Nordsjøen), 2021. Regia: John Andreas Andersen. Cast: Kristine Kujath Thorp, Henrik Bjelland, Rolf Kristian Larsen, Anders Baasmo, Bjørn Floberg, Anneke von der Lippe, Christoffer Staib.
Genere: catastrofico. Durata: 104 minuti. Dove l’abbiamo visto: su Amazon Prime Video, in lingua originale.
Trama: Una piattaforma petrolifera norvegese sprofonda nel mare. Mentre le autorità cercano di capire cosa sia accaduto, ben presto si capisce che era solo l’inizio di qualcosa di più grande….
Tra i vari titoli spettacolari di origine angloamericani, ogni tanto su Prime Video si intrufola qualche pellicola di genere non meno ambiziosa, ma proveniente da tutt’altra regione. È il caso del disaster movie norvegese che è appena arrivato sulla piattaforma, un anno dopo l’uscita in sala in patria, e di cui parliamo nella nostra recensione di The North Sea.
La trama: la piattaforma della morte
Com’è noto, la Norvegia è molto attiva e prolifica nello sfruttamento del petrolio, con varie piattaforme in mezzo al mare. Solo che poi, all’improvviso, una di queste sprofonda nelle acque, e l’analisi scientifica suggerisce che non si tratterà di un caso isolato, ma di un fenomeno che coinvolgerà l’intera parte acquatica della regione. E le conseguenze ambientali potrebbero essere disastrose se non si interviene per tempo: come viene sottolineato in una scena, l’episodio statunitense di Deepwater Horizon fu catastrofico ed era una singola piattaforma, con conseguenze delle dimensioni della Danimarca. E nel caso della Norvegia, tale effetto andrebbe moltiplicato per 350…
Il cast: qualità norvegese
Sulla piattaforma figurano interpreti del calibro di Kristine Kujath Thorp (la protagonista dell’acclamato Ninjababy, a cui abbiamo dedicato una recensione), Henrik Bjelland e Rolf Kristian Larsen (noto a livello internazionale per essere stato David in quattro episodi della serie Lilyhammer), mentre sulla terraferma, a cercare di risolvere i problemi di tutti, ci sono Anders Baasmo (noto soprattutto per Kon-Tiki, candidato all’Oscar nel 2013), Bjørn Floberg (il Primo Ministro svedese nel capostipite del franchise di Kingsman), Anneke von der Lippe (apparsa in 22 July di Paul Greengrass) e Christoffer Staib (attivo soprattutto in televisione e come doppiatore di progetti d’animazione). Una miscela efficace di vari talenti degli schermi norvegesi.
Terzo atto
The North Sea è considerato il terzo capitolo di una trilogia di disaster movies norvegesi, dopo The Wave (2015) e The Quake (2018). I primi due capitoli, di cui il primo presentato fuori concorso al Torino Film Festival, erano legati dalla presenza degli stessi protagonisti (un geologo e la sua famiglia), mentre il terzo ha in comune con il secondo il regista John Andreas Andersen e ripropone il fil rouge di uno scenario catastrofico tipico dei film americani ma con un nesso con la realtà norvegese. I due episodi precedenti, infatti, finivano con la stessa didascalia, precisando che gli eventi narrati – rispettivamente uno tsunami e un terremoto – in teoria si verificheranno in un futuro prossimo ma non meglio precisato. E da quelle premesse nasce anche la trama di questo terzo lungometraggio, che al fattore geografico aggiunge quello socioeconomico del petrolio come risorsa finanziaria, in un’ottica che vorrebbe essere satirica ma rimane solo uno di tanti elementi buttati un po’ alla rinfusa dentro un progetto meno visionario degli altri due capitoli del trittico, che avevano un immaginario più forte come punto di riferimento.
L’elemento mancante
Certo, gli effetti speciali sono comunque ben congegnati, e non per nulla hanno vinto nella loro categoria in occasione dei premi Amanda, il massimo riconoscimento cinematografico della Norvegia. Ma sotto la nuvola di fumo digitale che accompagna il disastro in diverse sequenze ben gestite a livello di tensione manca comunque un po’ quel fattore umano, con i nuovi personaggi che per certi versi sono dei semplici facsimile dei protagonisti di The Wave e The Quake. Il divertimento c’è, ma meno ponderato e più schematico, e forse anche per questo per il mercato italiano si è optato per lo streaming anziché la sala, per dare maggiori chances a una pellicola che intrattiene il giusto quando non rischia di sprofondare nell’anonimato.
La recensione in breve
Con The North Sea, il tentativo di replicare il modello del disaster movie americano non è del tutto riuscito, complice l'abbandono della struttura narrativa e dei personaggi che avevano fatto la fortuna dei due capitoli precedenti del trittico.
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Voto CinemaSerieTV