Il film: Transformers One, 2024. Regia: Josh Cooley. Cast: Chris Hemsworth, Brian Tyree Henry, Scarlett Johansson, Keegan-Michael Key, Steve Buscemi, Laurence Fishburne, Jon Hamm. Genere: animazione, azione, fantascienza. Durata: 104 minuti. Dove l’abbiamo visto: al Festival di Annecy, in lingua originale.
Trama: L’amicizia tra Orion Pax e D-16, prima che diventassero Optimus Prime e Megatron.
A chi è consigliato? Ai fan dei Transformers, soprattutto delle versioni animate.
C’è un che di simbolico nel fatto che i Transformers tornano al cinema in forma completamente animata nel 2024, a quattro decenni esatti dall’esordio della storica serie che introdusse sullo schermo (piccolo, in quel caso) il brand di giocattoli della Hasbro. Nel corso degli anni l’animazione ha continuato a far parte del franchise, ma la versione dominante nell’immaginario collettivo da quasi vent’anni è quella dei film live-action diretti da Michael Bay, il quale si è poi tirato indietro in occasione del reboot avviato nel 2018. E mentre quell’incarnazione continua, la Paramount cerca di sfruttare ogni tipo di potenziale per questo universo, con quello che nelle intenzioni dello studio è l’inizio di una nuova trilogia, interamente d’animazione (a cura dell’apposito reparto del colosso degli effetti speciali ILM). Di questo inizio parliamo nella recensione di Transformers One.
Amici come Prime
Anni dopo una guerra contro una razza aliena ostile, Cybertron, il pianeta natale dei Transformers, è a corto di Energon, la sostanza che mantiene in vita tutto, e i robot sono costretti a estrarla in miniera sotto la superficie del pianeta. Tra i minatori ci sono due amici, lo spavaldo Orion Pax e il più placido D-16, che finiscono spesso nei guai per colpa del primo. Circostanze varie li portano, insieme alla collega Elita-1 e il robot B-127 (alias Bumblebee), a ritrovarsi in superficie, dove li attende una rivelazione che non si aspettavano sulla storia di Cybertron. E una volta acquisita quell’informazione, le loro vite cambieranno per sempre: Orion Pax, infatti, è destinato a diventare Optimus Prime, leader dei pacifici Autobot, mentre D-16, al contrario, si trasformerà in Megatron, a capo dei perfidi Decepticon.
Nuove voci robotiche
(Nota: chi scrive ha visto il film in inglese, pertanto il giudizio sulle voci si basa su quello)
Se a livello di design i personaggi ricordano le loro incarnazioni classiche, la componente prequel ha comportato un passaggio di consegne di non poco conto per quanto riguarda Orion/Optimus: per la prima volta in assoluto al cinema non ha la voce di Peter Cullen (o, per il mercato italiano dai film di Michael Bay in poi, di Alessandro Rossi), bensì di Chris Hemsworth (anche se ci sono sparuti omaggi alla futura transizione vocale), mentre D-16/Megatron è un intenso Brian Tyree Henry, ormai lanciatissimo anche nell’animazione dopo essere stato il padre di Miles Morales nei due lungometraggi dello Spider-Verse (entrambi gli attori sono sostituiti nella versione italiana dai loro doppiatori abituali, Massimiliano Manfredi e Simone Mori). Breve ma memorabile la presenza di Steve Buscemi nei panni di Starscream, spassoso Keegan-Michael Key che doppia Bumblebee. Da segnalare anche Laurence Fishburne (in italiano Massimo Corvo) nel ruolo di Alpha Trion, il cui timbro maestoso è perfetto per approfondire gli aspetti mitologici di questo primo capitolo della potenziale trilogia.
Ritorno alle origini
Al netto di qualche singolo caso riuscito, dal 2007 il franchise era generalmente appesantito dai personaggi umani, motivo per cui questo lungometraggio, interamente ambientato su Cybertron e popolato da sole presenze robotiche, è una ventata di aria fresca, grazie anche alla regia di Josh Cooley (Toy Story 4) che trova il giusto equilibrio fra epica, ironia e introspezione. È una rinascita per la saga, che ritrova il suo spirito originario pur stando attento alle evoluzioni visive dell’animazione, con uno stile digitale che è al passo coi tempi e nello stesso momento vicino alle atmosfere degli anni Ottanta (già parzialmente rievocate con successo, e un’estetica simile, nell’incipit del film Bumblebee). Sono i personaggi che conosciamo da anni, ma per certi versi è come se li conoscessimo davvero per la prima volta. Dopo quasi vent’anni di superficialità e spettacolo autocompiaciuto, gli Autobot e i Decepticon hanno veramente la possibilità di dimostrare che le apparenze ingannano e incarnare pienamente il motto del franchise: more than meets the eye.
La recensione in breve
I Transformers tornano al cinema con spirito avventuroso, ritrovando le atmosfere originali grazie alla decisione di accantonare del tutto i personaggi umani.
PRO
- Il design è molto curato
- L'animazione arricchisce il lato epico della storia
- L'equilibrio tra azione e humour è gestito bene
CONTRO
- L'assenza delle voci storiche potrebbe deludere i fan di vecchia data
- Voto CinemaSerieTV