Giovanbattista Cutolo, nato nel 1999 a Napoli, era un musicista del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, dove studiava corno e pianoforte. Mancavano pochi mesi per il conseguimento del Diploma accademico quando, la sera del 31 agosto del 2023, è stato ucciso a colpi di pistola da un pregiudicato minorenne, dopo una lite per futili motivi, legata a un parcheggio. Giogiò era figlio d’arte: suo padre infatti è il regista teatrale Franco Cutolo, fondatore della Compagnia Li Febi Armonici, mentre sua madre è Daniela Di Maggio, logopedista. Aveva una sorella, Ludovica.
Cutolo era cresciuto a Mugnano, piccolo comune nell’area nord-occidentale della città partenopea. Uno dei suoi sogni era quello di poter suonare il grande repertorio sinfonico con la Nuova Orchestra Scarlatti, di cui faceva parte da tempo. Inoltre, aveva suonato nella formazione del teatro Ariston a Sanremo. Proprio per questo motivo, sua madre Daniela Di Maggio, diventata attivista contro la criminalità, è tra gli ospiti della prima serata del Festival di Sanremo 2024. “Quest’anno sarebbe venuto di nuovo lì, a suonare. Ha fatto anche una masterclass con il primo corno dell’orchestra sinfonica di Sanremo. Era giusto quindi un tributo alla sua memoria nel tempio della musica, Sanremo, dove mio figlio si sarebbe trasferito se avesse passato l’audizione che doveva fare“, ha detto Di Maggio all’Adnkronos.
A togliergli la vita a Piazza Municipio, nei pressi di una paninoteca, con tre colpi di pistola, è stato un ragazzo di 16 anni che faceva parte di una banda di rapinatori di Rolex, che aveva già precedenti per tentato omicidio e truffa e che è stato arrestato grazie alle immagini dei circuiti di sorveglianza e che successivamente ha ammesso la sua colpevolezza.
Ai suoi funerali, nonostante il gran caldo di quei giorni, hanno partecipato tantissime persone, compresi gli amici e le istituzioni e personalità locali, nelle persone del sindaco Gaetano Manfredi, Gennaro Sangiuliano, Vincenzo De Luca, Giorgio Zinno (sindaco di San Giorgio a Cremano), Antonio Bassolino con sua moglie, Maurizio de Giovanni e Antonio De Iesu, assessore alla Sicurezza del Comune di Napoli. C’era anche l’attrice di Gomorra Cristina Donadio, che ha abbracciato forte la madre del ragazzo. C’erano anche artisti neomelodici, come Franco Ricciardi e Rosario Miraggio.
Gomorra è stata citata nel discorso funebre della sorella di Giogiò: “Napoli sei tu e non Gomorra, non è Mare fuori o il Boss delle cerimonie. Mamma sta lottando per te, con la forza di cento uomini, perché non puoi essere definito da quello che ti è successo. Io non sono figlia unica. Siamo sempre Giogiò e Lulù”
“Mio figlio era proteso verso una vita meravigliosa, bruciata in strada, con tre colpi di pistola, così, senza un motivo” – ha detto il padre del ragazzo, Franco, in uno sfogo affidato ai media – “L’ho cresciuto a pane e cultura e Napoli me l’ha ucciso a 24 anni. Vado via da questa città, basta”. Di diverso avviso sua moglie Daniela, determinata a restare a Napoli e ad imporsi per una riforma giudiziaria, che imponga l’ergastolo anche ad assassini minorenni.
Giovanbattista Cutolo era molto legato ai compagni di corso del San Pietro a Majella. Nel conservatorio dove studiava, gli è stata recentemente intitolata un’aula.