Hedwig Hensel (1908-1989) era la moglie di Rudolf Höss, il comandante del campo di concentramento di Auschwitz durante la seconda guerra mondiale. I due si sono sposati nel 1929 e hanno avuto cinque figli. La famiglia viveva in una villa attaccata al campo di sterminio: la loro storia è raccontata nel film di Jonathan Glazer La zona d’interesse, candidato a cinque premi Oscar. Dopo la guerra, Höß è stato catturato e processato per crimini contro l’umanità e condannato a morte, mentre Hedwig è morta negli Stati Uniti, dove si era trasferita.
Hedwig Hoess nacque nel 1908 da Ostwald Richard Hensel e Linna Florendine Hensel (nata a Kremtz) e sposò Rudolf Höss il 17 agosto 1929, all’età di 21 anni. La sua vita è stata fortemente influenzata dall’attività criminale del marito, anche se non vi è alcuna evidenza diretta che lo abbia supportato o partecipato direttamente alle atrocità commesse ad Auschwitz. Durante il periodo in cui lui era comandante del campo di concentramento di Auschwitz, ebbero cinque figli: Klaus Höss, Annegret Höss, Heidetraut Höss, Ingebrigitt Höss e Hans-Rudolf Höss.
Hedwig si riferiva spesso alla loro vita nella villetta adiacente ad Auschwitz come al “paradiso” e, nel film di Jonathan Glazer, di cui vi abbiamo parlato nella nostra recensione di La zona d’interesse, il personaggio arriva addirittura ad autodefinirsi “la regina di Auschwitz”. La famiglia si trasferì nella zona del campo di sterminio nel 1940 e solo nel 1946 Hedwig fu scoperta vivere a nord di Flensburg con il figlio maggiore, prima di essere presi in custodia dalla 92 Field Security Section dell’esercito britannico. Vennero interrogati per sei giorni su dove si trovasse il marito, ma lei disse ripetutamente che era morto: in quel periodo, cercando di evitare la cattura, stava lavorando come bracciante agricolo sotto il nome di Franz Lang. Dopo il suo arresto, Hedwig Hoess e suo figlio furono rilasciati. Hedwig cercò una nuova vita in Germania dove si risposò, si trasferì in America e visse fino alla sua morte, avvenuta all’età di 81 anni.
La casa del comandante Rudolf Höss e della moglie Hedwig era situata vicino alla struttura principale del campo, per consentirgli di essere in prossimità immediata delle operazioni del campo. Come molte altre strutture all’interno del complesso di Auschwitz, è stata oggetto di interesse storico dopo la seconda guerra mondiale. Dopo la liberazione del campo, fu utilizzata dalle forze alleate per vari scopi, tra cui l’alloggio per i prigionieri liberati e come sede per le indagini e i processi contro i criminali di guerra nazisti.
Dopo la guerra, la casa del comandante di Auschwitz è diventata parte del museo e del memoriale di Auschwitz-Birkenau, che è stato istituito per commemorare le vittime dell’Olocausto e per educare sulle atrocità commesse dai nazisti durante il regime di Adolf Hitler. La casa è ora aperta ai visitatori come parte del tour del memoriale di Auschwitz.