I social non l’hanno sedotta, il gossip non la vede protagonista e le sue apparizioni pubbliche sono limitate alla promozione dei suoi film. Tutti aspetti, questi, che fanno di Emma Stone l’antidiva per eccellenza della nuova Hollywood. Per lei, infatti, parlano i fatti o, per essere più precisi, il grande schermo. Senza dimenticare i premi ottenuti.
Due Golden Globes, un Bafta, un Critic’s Choice, una Coppa Volpi, due Oscar e varie nomination. Questo, esattamente, è ciò per cui la Stone preferisce essere ricordata e definita. D’altronde diventare un’attrice è stato il suo desiderio più grande fin da giovanissima. Quindi che senso avrebbe non farlo al meglio e, soprattutto, non lasciarsi definire dalla sua professione piuttosto che dagli eventi privati della propria vita?
Nonostante tutto ciò, però, ci sono degli aspetti che la rendono particolarmente interessante non solamente come protagonista ma anche come donna e, probabilmente, come modello femminile moderno e ben equilibrato tra costanza, testardaggine e fragilità. Proviamo, dunque, a scoprire alcuni particolari che hanno trasformato Emma Stone nella protagonista perfetta di La La Land ed oggi nella probabile vincitrice di un secondo Oscar come miglior attrice protagonista con il film Povere Creature diretto da Yorgos Lanthimos ed in uscita al cinema dal 25 gennaio.
Project Hollywood
![Crudelia](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2023/12/Crudelia.jpg)
Ma come ha fatto una ragazzina nata e cresciuta in Arizona, con origini tedesche e svedesi, a diventare una delle attrici più quotate di Hollywood? Probabilmente sapendo perfettamente cosa voler fare della sua vita, anche se in giovanissima età. Leggenda vuole, infatti, che a soli 4 anni, Emma si vedesse già proiettata all’interno di un teatro o sul set cinematografico. Non è un caso, dunque, se ha iniziato a dedicarsi a delle lezioni di canto con particolare interesse fino a fare il suo debutto a soli 11 anni nella produzione teatrale de Il vento tra i salici.
In quell’occasione interpreta la parte di Otter ma è solo l’inizio. Da quel momento, infatti, appare in ben sedici spettacoli. Ma è nel 2004 che arriva la svolta. Sempre più convinta di come direzionare il proprio futuro, Emma, decide di realizzare una presentazione in Power Point per convincere i suoi genitori ad andare a vivere in California e farle tentare il tutto per tutto nel cinema. Una mossa che deve aver mostrato alla famiglia quanto fosse determinata, visto che a soli 15 anni si trasferirà con la madre a Los Angeles.
Una, cento, mille Emma
![Frame che ritrae Emma Stone in La La Land](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/emma-stone.jpeg)
Il successo per Emma Stone, però, non è certo arrivato come un lampo a ciel sereno. Dotata di un sorriso carismatico e particolare, si è fatta largo nell’ambiente un passo alla volta fino a dimostrare la sua capacità di farsi carico delle sorti di un intero film. La prima pellicola in grado di mettere in evidenza effettivamente il suo talento in questo modo è stata Easy A. E’ il 2010 e questa commedia dai toni adolescenziali le aprono le porte di una prima nomination ai Golden Globes. Il film, infatti, evidenzia soprattutto il suo potenziale comico e la capacità di sostenere un ruolo centrale. Nonostante questo, però, il grande pubblico si accorge effettivamente di lei grazie ad altri due titoli: The Help e The Amazing Spider-Man. Nel primo, tratto dal romanzo di Kathryn Stockett, interpreta una giovane donna il cui scopo è di mettere in discussione il razzismo all’interno degli stati del sud negli anni sessanta. Un’interpretazione che le è valsa la sua prima nomination agli Oscar come miglior attrice non protagonista.
Con il secondo, invece, riceve la “benedizione” di un film di super eroi che non si nega a nessuna promessa di Hollywood. Oltre a questo, poi, l’esperienza le regala la prima e unica vera esperienza con il gossip. Sul set, infatti, incontra Andrew Garfield, nei panni del nuovo Peter Parker, con cui inizia una relazione sentimentale. I due si sono lasciati nel 2015 ma sono rimasti in ottimi rapporti. Due anni dopo, infatti, è praticamente diventata virale la reazione emotiva di Garfield di fronte all’Oscar che la Stone ha ottenuto per La La Land. Che la storia d’amore tra Mia e Sebastian abbia risvegliato in lui dei ricordi più personali?
Parentesi romantica a parte, Emma ha continuato a sfidare se stessa sul set alzando sempre l’asticella delle sue performance. Da qui l’incontro con Alejandro González Iñárritu, che l’ha diretta in Birdman, e Damien Chazelle. A lui, in particolare deve il ruolo dell’aspirante attrice Mia Dolan e la collaborazione sul set con un Ryan Gosling in stato di grazia. I due si erano già conosciuti sul set della commedia Crazy, Stupid Love ma, in questo caso, hanno la possibilità di rappresentare una storia d’amore assoluta destinata ad entrare nella storia del cinema. Durante la notte degli Oscar del 2016, infatti, La La Land si aggiudica ben sei statuette, tra cui proprio quella come miglior attrice protagonista per Emma Stone.
Ma cosa si può voler di più dopo un successo del genere? Probabilmente bissarlo e tentare di aggiudicarsi il secondo Oscar come protagonista. Questa volta, però, potrebbe accadere con Povere Creature di Yorgos Lanthimos. La loro prima collaborazione risale al 2018 con La favorita ma è con l’interpretazione di Bella che la Stone potrebbe avere la sua assoluta consacrazione. In questo caso, infatti, si fa carico esclusivo di tutto un film dando forma ad uno dei personaggi femminili più libero, istintivo e intelligente mai apparso fino ad ora.
Emma e le sue debolezze
![Emma Stone in una scena di Povere creature](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/Emma-Stone-in-una-scena-di-Povere-creature.jpg)
Un’artista così determinata, dunque, non può che essere dotata di una grande lucidità ed una forza caratteriale indomabile. In parte è vero. Ma solo in parte. Nel corso degli anni, infatti, Emma Stone non ha fatto mistero delle fragilità che l’hanno colta, soprattutto in età molto precoce. L’attrice ha raccontato il suo percorso durante un’iniziativa per il Child Mind Institute. Sembra, infatti, che a soli 7 anni abbia vissuto il suo primo attacco di panico e che, da quel momento, l’ansia sia diventata una compagna con la quale ha imparato a convivere, controllando i suoi inopportuni arrivi.
La sua, in particolare, è stata diagnosticata come un’ansa da distacco. Non è un caso, infatti, che durante i primi anni scolastici accusasse sempre dei dolori di stomaco assolutamente somatici per chiamare sua madre. Per imparare a controllare la situazione, dunque, Emma è andata giovanissima in terapia. Un percorso che continua a portare avanti ancora oggi, integrato con delle sedute di meditazione.
L’aiuto più grande, comunque, è arrivato proprio dalla recitazione. A 11 anni, infatti, ha capito che su di un palco poteva incanalare tutte quelle emozioni nella costruzione di un’altra se stessa e di un universo completamente diverso rispetto a quello che l’angosciava. Un mondo che, a differenza del suo, poteva controllare fin nei minimi particolare. La sua, dunque, è una convivenza non sempre piacevole con gli stati di ansia ma, comunque, gestibile. Un’esperienza che la Stone ha deciso di condividere nel corso degli anni pensando a tutti coloro che si trovano nella medesima condizione e si sentono schiacciati senza una via d’uscita. Come lei stessa ha dichiarato in diverse interviste, infatti, è essenziale che s’inizi a parlare di questa problematica e che le persone comprendano come superarla trovando dentro di sé qualche cosa che le appassioni tanto da combattere questo silente nemico emotivo.