Franca Leosini, la signora dei misteri e dei gialli, capace di confrontarsi con chiunque pur di ricostruire gli eventi che hanno caratterizzato la cronaca nera italiana, compie 90 anni. In questa occasione speciale, proviamo un po’ a metterci nei suoi panni e a ricostruire la sua vita privata, come se fosse un affascinante mistero.
La storia di Franca Lando, questo il suo nome da nubile, inizia a Napoli il 16 marzo 1934, più precisamente tra le mura privilegiate di una famiglia altoborghese. La Leosini, infatti, è figlia di Arturo Lando, un importante banchiere, legato agli ambienti dell’alta finanza. Un uomo di cui Franca non parla spesso e che ha ricordato come “un uomo meraviglioso” e di prestigio.
Quando ha conosciuto e poi sposato Massimo Leosini, ha preso il suo cognome, anche professionalmente. Una decisione che la giornalista ha affrontato per non sentirsi una “raccomandata”, o comunque una persona che lavorava grazie all’influenza del padre. La coppia, che ha avuto due figlie, ha vissuto sempre a Napoli. Da quando, però, ha iniziato il suo programma la Leosini si è vista obbligata a vivere a Roma. Una decisione che non ha mai inciso sul loro rapporto. Come ha dichiarato in una delle poche volte in cui ha parlato della sua vita privata, infatti, sembra che il marito sia del tutto disinteressato al lato pubblico della moglie. Se gli impegni di lavoro glielo consentono, i Leosini trascorrono insieme le vacanze estive nella loro casa a Capri.
Il loro, d’altronde, sembra essere un grande amore nato molti anni fa. All’epoca la Leosini aveva ancora il cognome Lando ed una vita legata ad un altro uomo. Quando, però, ha conosciuto Leosini ad una festa, dove lui si sarebbe fatto avanti con un complimento sulle sue gambe, ha deciso che valeva la pena rischiare il tutto per tutto pur di stare insieme. Le gambe, spiegò Franca, avranno certamente fatto presa sul futuro marito, ma in televisione preferisce non mostrarle: “Anni fa, durante una puntata indossai una gonna. Il giorno seguente un collega mi disse che non aveva capito nulla di quello che avevo detto perché guardava solo le mie gambe. Da quella volta bandii le gonne”
Se i colleghi etero sono affascinati dalle sue gambe – e allo stesso modo anche i detenuti, disse lei, per ragioni simili le hanno inviato missive piccanti – i fan sono letteralmente ipnotizzati dalla sua personalità, dalla decisione con cui conduce le interviste e dal suo eloquio. E tra molti fan, si contano tantissimi omosessuali, perché Franca Leosini oggi è considerata un’icona gay oltre che un personaggio entrato nell’immaginario collettivo e nella cultura pop. Lei inizialmente si è detta stupita di essere considerata un’icona LGBT come la Carrà o Ambra, ma poi ha accettato di buon grado anche questo riconoscimento e nel 2013 si è presentata al Muccassassina per le dovute celebrazioni. Una popolarità crescente, che a volte le rende difficile vivere la quotidianità,: “I miei colleghi dicono che uscire con me è impossibile” – raccontò lei – “perché vengo sempre fermata per una foto o un saluto”. Un po’ come succede nel film Come un gatto in tangenziale, in cui Franca ha un piccolo cameo.
In tv Franca Leosini è conosciuta per le sue interviste nel seguitissimo programma Storie Maledette, ma non tutti sanno che lei spesso ha intrecciato rapporti di natura umana e professionale con alcuni dei protagonisti dei più eclatanti fatti di cronaca nera, tra cui Pino Pelosi, l’uomo che fu accusato di aver massacrato Pasolini ad Ostia. Fu lei a cercare Pelosi per la prima volta, negli anni ’90, per far luce sulle dinamiche del delitto, e successivamente, fu Pino a mettersi in contatto con lei per farle una rivelazione importante, e cioè che quella sera ad Ostia non era solo. Allo stesso modo Franca ha aiutato Pino a trovare un lavoro e a cercare una cura efficace, quando l’uomo si ammalò di tumore. Allo stesso modo ha intessuto un rapporto di reciprocità anche con Rudy Guede, protagonista del delitto di Perugia e con protagonisti di “storie maledette”. Altre interviste invece, non si concretizzano, ad esempio, come spieghiamo al link che segue, Franca Leosini si rifiutà di intervistare Donato Bilancia per un motivo ben preciso, che ha adottato come regola generale, nel suo lavoro.