Durante una sua recente apparizione nello show radiofonico Jim Norton & Sam Roberts, Giancarlo Esposito ha rivelato che, prima di ottenere l’iconico ruolo di Gus Fring in Breaking Bad, era così al verde che pensò di organizzare il proprio omicidio. In questo modo, i suoi figli avrebbero potuto mettere le mani sulla sua assicurazione sulla vita e godere di una certa tranquillità finanziaria.
Secondo quanto riportato da Variety, l’attore valutò di compiere questo drammatico gesto intorno al 2008, un anno prima che Breaking Bad stravolgesse la sua carriera, aprendogli le porte di produzioni come The Mandalorian e The Boys. Alla domanda su come sia scampato alla bancarotta, Esposito ha risposto: “La mia via d’uscita nel mio cervello era: ‘Ehi, ottieni un’assicurazione sulla vita se qualcuno si suicida?’ Mia moglie non aveva idea del motivo per cui stavo chiedendo queste cose. Ho iniziato ad architettare. Se avessi avuto qualcuno mi avesse fatto fuori, morto per un incidente, [i miei figli] avrebbero avuto l’assicurazione. Avevo quattro figli. Volevo che avessero una vita. È stato un momento difficile. Ho letteralmente pensato all’auto-annientamento in modo che potessero sopravvivere. Ecco quanto ero caduto in basso“.
“Poi ho iniziato a pensare che non fosse fattibile perché il dolore che avrei causato loro sarebbe durato tutta la vita, e avrei creato un trauma che avrebbe solo esteso il trauma generazionale da cui sto cercando di allontanarmi. La luce alla fine del tunnel era ‘Breaking Bad’“. ha continuato esposito ai microfoni di Jim Norton & Sam Roberts.
Esposito è apparso nel ruolo di Gus Fring in 26 episodi di Breaking Bad, per poi riprendere il ruolo nella fortunata serie prequel Better Call Saul, dove appare in 34 episodi. Recentemente ha preso parte alla serie Netflix The Gentleman di Guy Ritchie (di cui trovate la nostra recensione) e presto potremo vederlo in Megalopolis, nuovo film di Francis Ford Coppola che verrà presentato in concorso a Cannes 2024.