Durante l’autopsia di Jeffrey Dahmer, il cervello fu rimosso e conservato in formalina per possibili studi, anche se il padre non era d’accordo a quest’ipotesi. Successivamente fu cremato su ordine di un giudice. Il serial killer fu ucciso in prigione da Christopher Scarver il 28 novembre 1994. Il suo corpo, anche da morto, rimase incatenato al letto dell’ospedale finché non iniziò l’esame autoptico.
Entrare nella mente di un serial killer ha il suo fascino, non solo per i profiler ma anche per gli scienziati che sperano, attraverso lo studio dell’organo, di capire se, dietro determinati comportamenti, esistano delle motivazioni biologiche. Per questo motivo, il cervello di Jeffrey Dahmer fu conservato, ma i genitori discordavano sulla sua destinazione.
Jeffrey Dahmer, conosciuto come il cannibale di Milwaukee, ha ucciso 17 persone e in queste settimane il suo personaggio è tornato in auge grazie alla serie Netflix Mostro: la vera storia di Jeffrey Dahmer, che ripercorre la sua carriera criminale, senza tralasciare le incapacità delle forze dell’ordine di fermarlo. Jeffrey Dahmer fu ucciso in carcere da un altro detenuto, Christopher Scarver. L’uomo picchiò il criminale con l’asta di un manubrio trafugata dalla palestra del carcere mentre i due stavano pulendo i servizi della prigione. “Dio mi ha detto di farlo“, disse Scarver che lasciò Dahmer a terra in una pozza di sangue ed il volto quasi irriconoscibile. Il serial killer morì durante il trasporto all’ospedale ma le catene alle gambe gli furono tolte solo quando iniziò l’autopsia.
![Il cervello di Jeffrey Dahmer in un contenitore, con formalina](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2022/10/cervello-jeffrey-dahmer.jpg)
Dopo la sua cremazione, i genitori del serial killer litigarono su cosa fare del suo cervello, scrisse all’epoca The Washington Post. La madre di Jeffrey, Joyce Dahmer, nata Flint, voleva che il cervello di suo figlio fosse esaminato per determinare se le sue azioni fossero state influenzate da fattori biologici: “Jeff ha sempre detto che se poteva essere di aiuto, avrebbe fatto tutto il possibile“.
Al contrario, Lionel Dahmer, padre di Jeff, voleva che anche il cervello fosse cremato perché desiderava lasciarsi alle spalle le azioni di suo figlio. Le ceneri del corpo furono divise tra i genitori di Dahmer, che erano divorziati.
Il 13 dicembre 1995, un giudice della contea di Columbia ordinò che il cervello di Jeffrey Dahmer, che era stato conservato su richiesta di Joyce, nella speranza che potesse essere studiato dagli scienziati della Fresno State University in California, doveva essere cremato. L’audizione durò circa un’ora, come riportò il Los Angeles Times.