Si sa che Jerry Calà ha sempre avuto un grande amore per le donne, esattamente come Billo, il personaggio interpretato nello storico Vacanza di Natale del 1983 in cui, però, era destinato ad andare in bianco niente meno che con Moana Pozzi. A ricordare il momento è stato lo stesso attore durante un’intervista in cui ha ripercorso i momenti di un film diventato ormai un cult.
“Moana era una ragazza dolcissima, una grande professionista. Nella scena che girammo fu anche brava, naturale. Billo, però, non riuscì a conquistarla. D’altronde sono cose che capitano anche ai migliori”
D’altronde, negli anni Ottanta, Moana Pozzi rappresentava il sogno proibito di molti italiani. Ma, dal punto di vista dello spettacolo e della cultura, rappresentava anche la grande eccezione di una porno star in grado di conquistare gli ambiti canonici del cinema e della televisione. Un successo che non stupisce, visto che Moana aveva molte altre doti oltre quelle fisiche, tra cui cultura e intelligenza. Non è un caso, dunque, che dopo la sua morte ammantata di mistero, sia rimasta una figura emblematica di cui parlare ancora oggi. Un esempio è il documentario Essere Moana: segreti e misteri, trasmesso in prima serata su Nove e disponibile in streaming su Discovery. Un documentario al quale hanno fatto seguito ulteriori rivelazioni riguardo Simone Pozzi, l’uomo che disse di essere suo figlio.
Oltre al ricordo del suo ciak con Moana, comunque, Jerry Calà ne ha condivisi altri con il Corriere del Veneto molti altri riguardo ad una pellicola che, volente o nolente, è stata considerata una sorta di apri pista per i cinepanettoni, nonostante l’ironia proposta dai Vanzina sia sicuramente più graffiante e critica. Un’interpretazione, questa, avvallata dallo stesso Calà.
“Vacanze di Natale è una signora commedia con tutti gli attributi. È stato un film che ha riportato la commedia di satira, di costume in un momento in cui il cinema era molto favolistico.”
Tra una risata e l’altra, infatti, si andavano sondando i difetti e i limiti dell’italiano medio nel pieno del secondo boom economico. Negli anni ottanta, infatti, ci si sentiva ricchi ed, anche per questo, Cortina viene rilanciata come simbolo di un’esclusività finalmente accessibile.
“Per i canoni di oggi il film sarebbe considerato politicamente scorretto. Ma rappresenta un riflesso evidente di come si parlava in quel momento, negli anni ’80. Era sicuramente anche un po’ cattivo e affrontava temi che non si erano affrontati, come la “fluidità” del personaggio interpretato da Christian De Sica, che viene trovato a letto con il maestro di sci e si dichiara “bisex”. Ricordo che, riguardo questo, alcuni erano perplessi, invece piacque tantissimo e abbiamo sdoganato alcune situazioni che oggi sono comuni.”
Se vi è venuta voglia di rivederlo, ricordiamo che Vacanze di Natale è in streaming.