40 anni fa usciva il primo album di Madonna, intitolato semplicemente con il nome della cantante. Poche tracce destinate a cambiare la storia della musica pop. Canzoni orecchiabili scritte, come spesso detto dalla stessa Mrs. Ciccone, con il ritmo dell’aerobica in testa. Aveva solo 25 anni quando la volitiva ballerina di Bay City, Detroit, divenne una celebrità. Prima con il suo gruppo i Breakfast Club, poi in solitaria, Madonna crebbe come artista nei locali di New York. Luoghi d’incubazione di ogni tendenza musicale (e di stile) che si rispettasse.
![Madonna nelle foto per la cover del primo album](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2023/07/madonna-primo-album-foto.jpg)
Proprio in uno di questi, il Danceteria, propose i suoi primi singoli. Tra questi, Everybody, riscosse un successo tale da scatenare una vera reazione a catena. Dopo il rifiuto della Island Records (quella degli U2) di metterla sotto contratto, Madonna e il suo pigmalione Mark Kamins approdarono alla Sire. Leggenda narra che l’accordo per alcuni demo tra la ragazza e la casa di produzione fu siglato in ospedale. Dove il capo della Sire, Seymour Stein, era ricoverato. Mai scelta fu più azzeccata, però, perché Everybody, dopo vari aggiustamenti, ottenne grande successo. Sarebbe diventato la punta di diamante del futuro album d’esordio di Madonna. Assieme a pezzi indimenticabili come Lucky Star e Holiday.
![Madonna nel video di Like a Prayer](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2023/07/madonna-like-a-prayer.jpg)
Immaginate di essere nel 1983 e di avere tra le mani quell’LP con il primo piano di Madonna a tutta copertina. Era praticamente impossibile non farsi attrarre da quella ragazza biondo platino. Piena zeppa di braccialetti e con una vistosa catena al collo. Il pubblico femminile voleva essere come lei, quello maschile ne era sedotto. Qualsiasi produttore avrebbe voluto averla in scuderia ed è facile anche capire perché. Madonna ha sempre indicato una nuova strada da seguire. Senza paura. Il trittico di album successivo a Madonna, Like a Virgin, True Blue e Like a Prayer, farebbero impallidire chiunque. Filo rosso tra loro, una sessualità libera. E l’immagine sfrontata di una donna bomba. Sono gli anni in cui Madonna arriva per la prima volta in Italia con il suo Who’s That Girl World Tour, a Torino e Firenze. Il concerto in diretta su Rai1 sbanca tutto e quelle poche parole pronunciate in italiano, sono rimaste nell’immaginari collettivo: “Ciao Italia!… siete pronti? Siete già caldi? Anch’io”.
![Madonna in una foto del libro fotografico Sex](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2023/07/madonna-sex.jpg)
Gli anni ’90 sono stati quelli del controverso Blond Ambition Tour, con i costumi disegnati da Jean Paul Gaultier poi a seguire gli scandali del video di Justify my Love ed Erotica e del libro fotografico Sex e del punto forse più alto della sua produzione musicale, Ray of light. Con la notevole parentesi cinematografica di Evita, progetto a cui ha dedicato anima e corpo. Già, il cinema. Non è sempre stato un rapporto bello quello tra Mrs. Ciccone e la settima arte. Per le sue acerbe qualità interpretative, in primis. E poi per la scarsa autorevolezza delle produzioni a cui ha partecipato. Eppure, in certi casi l’accoppiata è stata vincente. Qualche nome? Su tutti, il cult Cercasi Susan disperatamente, Dick Tracy (era perfetta nei panni di Mozzafiato) e ovviamente Evita.
![Madonna al Festival di Sanremo 1998 con Frozen](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2023/07/madonna-sanremo-frozen.jpg)
Da quel giorno di luglio in cui il mondo conobbe la forza esplosiva di un’artista come nessun altra, sono cambiate tantissime cose. Nella vita di Madonna, certo, ma anche in una società che sta lentamente provando a essere più libera, inclusiva, attenta. Anche grazie alle sollecitazioni di una popstar moderna e disinibita come lei. Costruita a tavolino, come spesso sostengono i suoi detrattori. Forse un po’ invidiosi della capacità unica di questa musicista di trascinare la gente.