Mara Maionchi è una delle produttrici discografiche e scopritrici di talento più famose nella storia italiana, oltre ad essere un personaggio televisivo irresisitibile e ormai senza peli sulla lingua. Nella sua onoratissima carriera dietro le quinte della musica ha lanciato le carriere di cantanti come Gianna Nannini, Mango e addirittura Tiziano Ferro, ma ha collaborato assiduamente anche con artisti come Fabrizio De André, Tony Renis, Edoardo Bennato, Adriano Pappalardo, Bruno Lauzi e Ornella Vanoni.
Mara Maionchi, nata a Bologna il 22 aprile del 1941, inizia la sua carriera nel mondo della discografia per puro caso. Nel 1966 si trasferisce a Milano ed inizia a lavorare presso la Ariston Records in veste di segretaria dell’ufficio stampa e poi come responsabile di promozione. Tre anni dopo, passa alla casa discografica Numero Uno, collaborando a stretto contatto con Mogol e Lucio Battisti; sarà in questo periodo che Mara Maionchi conosce il suo futuro marito, Alberto Salerno, paroliere ed anche lui discografico di successo, che sposerà alla fine degli anni Settanta. Come ricorda Sky TG24, passeranno sei anni prima che la donna in carriera passi alla Dischi Ricordi e ne diventi prima responsabile editoriale, poi addirittura direttrice artistica.
Proprio negli anni di Ricordi, Mara Maionchi scoprirà il talento di Gianna Nannini e diventerà pian piano una delle talent scout più abili della scena musicale italiana. Su Mara, Nanini ha ricordato che “è sempre stata una grande talent-scout, oltre che una donna simpaticissima. Le suonai le mie prime canzoni al piano. Si commosse. E mi fece il primo contratto, per la Numero Uno, la casa di Battisti”. Maionchi con la sua consueta schiettezza, ha ricordato che in effetti le prime esibizioni di Gianna erano commoventi, ma “terribili”. “Lei ha sempre avuto questo modo di cantare così profondo e deciso, ce l’aveva anche quando scriveva canzoni che era meglio dimenticare, però questa cosa mi colpì tantissimo” – ha detto in un’intervista da Fazio – “Mi sono anche commossa con una canzone che era un troiaio. Ho pianto perché la comunicazione al di là della canzone era potente”.
Un rapporto professionale costellato di litigi e aneddoti memorabili, come quello della rapina in banca, di cui furono testimoni: “Lei aveva il conto corrente in una banca e andammo insieme a prendere dei soldi. Eravamo in fila, lei era davanti a me” – raccontò Gianna – “Entrarono due con la pistola, urlarono ‘mani in alto’. Lei si mise a urlare e scappò”. Mara dal canto suo giustificò la sua fuga: “Non volevo aspettare che questi due finissero la rapina, che due coglioni. Sono uscita. C’erano i carabinieri, li hanno arrestati. Mi hanno detto ‘lei è pazza’. Al momento mi sono girate le balle, dovevo aspettare mezz’ora che questi finissero di rapinare la banca?”.
Sempre Maionchi raccontò inoltre, che durante una lite con Gianna Nannini, nella foga, diede un pugno ad un tavolo di vetro, che si spaccò in mille pezzi.
“Sono storici i vostri litigi..”@maramaionchi e @GiannaNannini <3#CTCF pic.twitter.com/y65dwnBHK2
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) March 24, 2024
Grazie alle collaborazioni con Dischi Ricordi la Maionchi lavorerà con Edoardo De Crescenzo, Umberto Tozzi, Mia Martini, Fabrizio De André e Dori Ghezzi. Saranno anni di enormi successi professionali per lei, che continueranno incessanti anche negli anni ’80, quando diventa direttrice artistica della Fonit-Cetra, quando lancerà la carriera di Pino Mango. Su Mango, Maionchi ha ribadito in recenti interviste che è stato un grandissimo artista, ma anche su di lui ha raccontato un aneddoto dei suoi. “Gli artisti son strani, sono fuori dal mondo. Ogni tanto dicono cose che non stanno né in cielo né in terra. Allora cercavo di portarli nella realtà” – spiegò Mara – “Come quando Mango non voleva andare a Sanremo con Lei verrà e il giorno dopo ha venduto 200mila copie. Non gli piaceva Sanremo e io feci una scena della malavita che i presenti ancora se la ricordano. Poi si è rilassato ed è andato”
Fino al 1983, quando con suo marito Alberto Salerno fonda l’etichetta discografica Nisa, la stessa che sarà trampolino di lancio per un certo Tiziano Ferro alla fine degli anni ’90 e all’inizio del Nuovo Millennio. Nei confronti di Ferro, particolare, Maionchi ha dimostrato una certa amarezza: in un’intervista a Belve infatti, ha detto che “Tiziano non ha pensato che sia io che mio marito l’abbiamo aiutato ad essere quello che alla fine, in parte, è. Ma questo non è importante, non è un obbligo avere riconoscenza”. In una precedente intervista al Corriere aveva detto: “L’ho conosciuto all’Accademia di Sanremo, ho sentito che aveva una voce particolare, direi speciale, mentre i suoi testi, pur non essendo male, avevano bisogno di essere migliorati. Abbiano lavorato per tre anni, lui è stato bravissimo, per provare con noi canzoni e parole faceva regolarmente su e giù da Latina dove abitava; capiva, era intelligente, ha aggiustato la linea dei suoi testi. Nell’insieme Ferro rappresentava un’assoluta novità. Oggi è uno dei più grandi italiani”
A partire dagli anni 2000, Mara Maionchi si divide tra lavoro di talent scout assieme al marito tramite la nuova etichetta discografica “Non ho l’età” e ruolo di giudice nel nuovo format televisivo X-Factor, nel quale sarà volto fisso per svariate edizioni di successo.