Olivia Colman ha parlato apertamente della disparità di salario a Hollywood, l’attrice ha affermato che guadagnerebbe “un bel po’ di più” se fosse un attore maschio. L’attrice-produttrice ha parlato delle disuguaglianze salariali che ha sperimentato nell’industria cinematografica e televisiva durante una recente apparizione su The Amanpour Hour di CNN.
“Non mi fate parlare della disparità salariale, ma gli attori maschi vengono pagati di più perché un tempo si diceva che attiravano il pubblico. E in realtà, questo non è vero da decenni, ma continuano comunque a usarlo come motivo per non pagare le donne tanto quanto i loro colleghi maschi,” ha spiegato Olivia Colman. La conduttrice Christiane Amanpour ha poi chiesto a Colman se ha affrontato personalmente la disparità salariale, nonostante sia un’attrice premio Oscar che ha recitato in dozzine di progetti apprezzati da pubblico e critica – tra cui, solo per citarne alcuni, La favorita, per cui si è aggiudicata l’Oscar come MIglior Attrice, Hearstopper, The Father The Lost Daughter e The Crown. “Sono molto consapevole del fatto che se fossi Oliver Colman, guadagnerei molto di più di quanto faccio,” ha risposto lei. “So di una disparità salariale, che è una differenza del 12.000 percento.”
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Colman è solo l’ultima star di Hollywood a denunciare le disuguaglianze salariali all’interno dell’industria. Taraji P. Henson (una delle protagoniste del recente Il colore viola, qui trovate la nostra recensione) ha puntato il dito contro Hollywood che non da il giusto valore alle attrici nere. Mentre promuoveva Il colore viola, la star ha rivelato di aver quasi lasciato l’industria perché veniva sottopagata per il suo lavoro:
“Sono semplicemente stanca di lavorare così duramente, di essere grata per ciò che faccio e di essere pagata solo una frazione del costo,” ha detto Henson durante un’apparizione nello show SiriusXM di Gayle King nel dicembre 2023. “Sono stanca di sentire le mie colleghe dire sempre le stesse cose. Ci si stanca. Sento la gente dire, ‘Lavori molto.’ Devo farlo. I conti non tornano. E quando inizi a lavorare molto, hai un team. Le grosse spese arrivano con ciò che facciamo. Non facciamo questo da soli. C’è un intero team dietro di noi. Anche loro devono essere pagati.”
In un’intervista a The Hollywood Reporter, Hanson aveva poi dichiarato: “Ciò che ho ottenuto finora, l’ho ottenuto a suon di lotte, combattendo con tutte le mie forze ad ogni progetto per ottenere la stessa maledetta cifra. Ed è un insulto quando la gente mi dice, ‘Oh ma lavori sempre. Sei sempre così impegnata!’ Bene, maledizione, devo farlo. Non perché vorrei poter fare solo due film all’anno e basta. Devo lavorare perché i numeri non tornano. Ho le bollette da pagare.“