Susan Sarandon ha dichiarato, durante un intervento al 90s Con domenica scorsa, che sta ancora aspettando che le condizioni lavorative delle donne migliorino ad Hollywood. L’attrice di Thelma & Louise e di Nemiche amiche ha detto che non ritiene che l’industria abbia ancora affrontato le rivelazioni del movimento #MeToo riguardanti Harvey Weinstein come dovrebbe.
“Non credo che abbiamo fatto la pulizia successiva che dovremmo fare“, ha detto Sarandon, “Non credo che si parli abbastanza delle persone che hanno facilitato i Harvey Weinstein del mondo che stanno ancora operando e che sono altrettanto responsabili.” L’attrice ha poi aggiunto che ci sono persone che lavorano nell’industria che “sapevano quando mandavano persone in un hotel e che non prestavano attenzione quando qualcuno si lamentava“, riflettendo sui modi in cui la sessualità femminile è rimasta “una costante di questo settore” sin dagli inizi della sua carriera negli anni ’70. “È molto confuso essere, sai, una giovane ragazza e sapere che stanno valutando la tua validità in base a quanto sei sexy“, ha detto. “Lo sai vero? Sai che c’è qualcosa che non va. Lo chiamano una questione di chimica o quello che vogliono chiamarlo. Ma fa parte di ciò che stai portando sul tavolo. Che ti piaccia o no, questo esiste.”
I suoi commenti sono giunti in risposta a quanto dichiarato poco prima da Mira Sorvino, che ha dichiarato che Weinstein ha “soffocato” la sua carriera dopo il suo Oscar del 1996 come Migliore attrice non protagonista per La dea dell’amore, diretto da Woody Allen. “Ho smesso di essere un’attrice cinematografica valida, avevo i film indipendenti e la televisione, ma è stato molto difficile“, ha detto Sorvino commossa. L’attrice è tra le decine di donne che negli ultimi anni hanno accusato Weinstein di cattiva condotta sessuale.
Weinstein, co-fondatore di Miramax, è stato al centro del movimento #MeToo del 2017 e attualmente sta scontando molteplici condanne per stupro e aggressione sessuale.